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F1 | Sainz vince Silverstone, ma la Ferrari penalizza Leclerc quarto

Lo spagnolo si aggiudica il GP di Gran Bretagna e centra la sua prima vittoria in F1 davanti a Perez, autore di una rimonta dall'ultimo posto, e a Hamilton con una Mercedes in crescita. Leclerc si accontenta di un quarto posto pagando una scelta strategica discutibile del muretto Ferrari che non lo ha fermato per il pit in occasione della safety car, mentre Verstappen era costretto a un settimo posto.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Carlos Sainz, Ferrari F1-75, Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Zak Mauger / Motorsport Images

La Ferrari torna alla vittoria con Carlos Sainz che festeggia la sua prima affermazione in F1 dopo 150 GP: la Scuderia rompe l'egemonia della Red Bull in casa degli inglesi, ma una scelta strategica scellerata al giro 39, quando è entrata in pista la safety car per l'Alpine di Esteban Ocon ko, il muretto del Cavallino ha deciso di far rientrare in pit lane la F1-75 dello spagnolo per il pit stop e passare alle gomme soft, mentre il leader della gara è rimasto in pista con le hard.

Una follia: la squadra di Maranello poteva osare il doppio pit stop, esponendo il vincitore della gara all'attacco di Lewis Hamilton e di Sergio Perez. Il messicano è rientrato clamorosamente in gara, dopo una rimonta dall'ultima posizione, visto che era stato costretto a entrare ai box al giro 5 con l'ala rotta dopo un contatto con Charles Leclerc. La Ferrari ha scelto lo spagnolo che centra un successo caparbiamente cercato dopo la bella partenza dalla pole position quando è riuscito a contenere lo scatto di Max Verstappen.

La Scuderia festeggia l'impresa di Sainz, ma paga amaramente il quarto posto di Charles Leclerc quando la Ferrari sembrava costruire una strepitosa doppietta: il monegasco ha dato un saggio del suo valore replicando a Copse, con un sorpasso all'esterno, all'attacco di Lewis Hamilton che poi si è dovuto accontentare del terzo posto, dovendo subire il ritorno di Sergio Perez, a riprova del valore della RB18, decisamente più veloce della Mercedes del sette volte campione del mondo.

Carlos Sainz si gode il trionfo costruito già in qualifica con la pole position: il madrileno è stato esemplare accettando di far passare Leclerc quando il compagno di squadra era nettamente più veloce. Sembrava che i due potessero festeggiare una storica doppietta "a casa loro", ma la safety car ha rivoluzionato un copione che ha lasciato la festa solo a Carlos.

L'amaro resta in bocca a Leclerc che aveva l'occasione per recuperare punti importanti nei confronti di Max Verstappen costretto a un settimo posto, dopo una foratura lenta causata da un pezzo di fondo che si è rotto su un cordolo togliendogli carico e prestazioni. A difendere i colori di Milton Keynes ci ha pensato un Sergio Perez capace di portare nel carniere un secondo posto preziosissimo che lascia la Ferrari a 63 punti nella lotta per il Costruttori e Leclerc a 43 punti da Verstappen.

Sainz si è dimostrato all'altezza del suo compito: la Ferrari può fare affidamento su una coppia molto forte, anche se Leclerc ha pagato un prezzo troppo alto nell'ottica del mondiale: il monegasco con una vettura danneggiata (ha perso 5 punti di carico) per la scaramuccia con Perez nelle prime battute nelle quali ha rotto la bandella destra dell'ala anteriore, ha lottato come un leone ma ha raccolto meno di quello che avrebbe meritato. Chissà se sono bastate le parole di Mattia Binotto subito dopo la gara a chiarire lo stato d'animo di Charles: Leclerc è andato a complimentarsi sportivamente con Sainz, ma aveva il volto scuro mentre il team principal gli parlava.

Lewis Hamilton coglie un altro terzo posto con la Mercedes: sembrava lo sfidante delle Ferrari al restart del giro 42, ma ha dovuto fare i conti con la superiore Red Bull di Perez. Il sette volte campione del mondo si è preso il giro più veloce accontentandosi di un terzo posto che testimonia quanto Lewis sia un campione integro in attesa di disporre di una macchina vincente.

Ottima la quinta piazza di Fernando Alonso con l'Alpine davanti a Lando Norris con la McLaren. Primi punti iridati per Mick Schumacher con la Haas: il tedeschino ha cercato un attacco a un certo Verstappen all'ultimo giro. Il figlio del Kaiser rompe un ciclo negativo e Gunther Steiner porta a casa anche il punticino di Kevin Magnussen decimo. Fra i due si è infilato Sebastian Vettel con l'Aston Martin che ha festeggiato nel modo migliore il compleanno.

Pauroso l'incidente al via: Pierre Gasly prova a infilarsi fra Guanyu Zhou e George Russell. Il sandwich si chiude e Pierre urta la posteriore sinistra della Mercedes che scarta a sinistra e sperona l'Alfa Romeo del cinese che si capotta con l'Halo che fa un mare di scintille strisciando sull'asfalto, perché il roll bar si è strappato mentre arava la pista.

La C42 come è un proiettile è finita per la tangente della via di fuga ed è decollata prima dell'impatto con le protezioni, per un'onda della sabbia, e poi si schianta contro le reti di contenimento della pista. L'Alfa Romeo è cascata nella zona fra le protezioni e la rete e lì è rimasta incastrata, dopo che i fotografi in postazione era riusciti a scappare in tempo.

Guanyu Zhou è rimasto bloccato nell'abitacolo e c'è voluto quasi un quarto d'ora per estrarre il pilota cinese dall'abitacolo che è stato trasferito al centro medico del tracciato, insieme ad Alexander Albon.che poi è stato trasferito in ospedale per accertamenti.

Nel parapiglia del gruppo l'anglo-thailnadese rallenta con la Williams e viene tamponato dall'incolpevole Sebastian Vettel: la nuova Williams, dopo aver rimbalzato sul muro di destra è ripiombata in pista colpita prima da Esteban Ocon e poi da Yuki Tsunoda. 

I due sono riusciti a rientrare in pit lane: il giapponese aveva l'ala anteriore dell'AlphaTauri divelta, mentre il francese aveva l'anteriore destra dechappata e la sospensione rotta che è stata rapidamente riparata dai meccanici dell'Alpine. George Russell ha accostato la sua Mercedes dopo il danno subito alla posteriore sinistra. L'inglese è andato a chiedere ai commissari se era possibile recuperare la W13, ma Jo Bauer ha escluso queste eventualità perché l'inglese doveva rientrare con i suoi mezzi in pit lane.

Immediata la bandiera rossa che ha bloccato subito la corsa, ma in pista i piloti avevano segnalato la presenza di alcuni protestanti che aveva scavalcato le protezioni per dare vita a una protesta che è stata sedata ancora prima che iniziasse. Insomma è andata bene, da tutti i punti di vista...

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Spain Carlos Sainz Jr. Ferrari 52 2:17'50.311     133.285 25
2 Mexico Sergio Perez Red Bull 52 2:17'54.090 3.779 3.779 133.224 18
3 United Kingdom Lewis Hamilton Mercedes 52 2:17'56.536 6.225 2.446 133.185 16
4 Monaco Charles Leclerc Ferrari 52 2:17'58.857 8.546 2.321 133.147 12
5 Spain Fernando Alonso Alpine 52 2:17'59.882 9.571 1.025 133.131 10
6 United Kingdom Lando Norris McLaren 52 2:18'02.254 11.943 2.372 133.093 8
7 Netherlands Max Verstappen Red Bull 52 2:18'09.088 18.777 6.834 132.983 6
8 Germany Mick Schumacher Haas 52 2:18'09.306 18.995 0.218 132.980 4
9 Germany Sebastian Vettel Aston Martin 52 2:18'12.666 22.355 3.360 132.926 2
10 Denmark Kevin Magnussen Haas 52 2:18'14.901 24.590 2.235 132.890 1
11 Canada Lance Stroll Aston Martin 52 2:18'16.458 26.147 1.557 132.865  
12 Canada Nicholas Latifi Williams 52 2:18'22.822 32.511 6.364 132.763  
13 Australia Daniel Ricciardo McLaren 52 2:18'23.128 32.817 0.306 132.758  
14 Japan Yuki Tsunoda AlphaTauri 52 2:18'31.221 40.910 8.093 132.629  
  France Esteban Ocon Alpine 37 1:52'21.784 15 Laps 15 Laps 116.319  
  France Pierre Gasly AlphaTauri 26 1:35'14.447 26 Laps 11 Laps 96.407  
  Finland Valtteri Bottas Alfa Romeo 20 1:25'26.385 32 Laps 6 Laps 82.644  
  United Kingdom George Russell Mercedes 0          
  China Guan Yu Zhou Alfa Romeo 0          
  Thailand Alexander Albon Williams 0          

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