Sainz si scusa con Albon, ma: "Non potevo fare diversamente"
Carlos Sainz ha rivelato di aver mandato le sue scuse via radio per il contatto alla prima di Lesmo con Alexander Albon durante il loro duello nel Gran Premio d'Italia di Formula 1.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Carlos Sainz ha rivelato di aver mandato le sue scuse via radio per il contatto alla prima di Lesmo con Alexander Albon durante il loro duello nel Gran Premio d'Italia di Formula 1.
Albon ha provato a prendere l'ottava posizione al pilota della McLaren nel corso del terzo giro, con un attacco deciso all'interno della Variante della Roggia.
Una manovra audace, che però ha dato a Sainz la possibilità di tentare l'incrocio a Lesmo, con il pilota della Red Bull che però ha provato a resistere all'esterno, avendo la peggio in un contatto che lo ha fatto finire prima nella ghiaia della via di fuga e poi in 11esima posizione.
"E' andato a frenare molto in profondità alla curva 4, ma è una cosa che vediamo fare spesso anche a Max (Verstappen) e a tutti quelli che guidano la Red Bull" ha detto Sainz.
"Sono rimasto piuttosto sorpreso del fatto che ci sia riuscito e io gli ho risposto mettendomi all'interno della curva 6 (Lesmo 1)".
"A metà della curva ho perso leggermente il posteriore e credo che questo sia bastato per portarlo un po' fuori linea. Mi sono scusato via radio a quel punto, ma ho perso la macchina, quindi non c'è niente che avrei potuto fare diversamente".
Albon ha ammesso di aver dovuto provare ad inventare un sorpasso particolare perché alla Red Bull-Honda in questo caso mancava qualcosa per attaccare sui rettilinei.
Successivamente, è incappato anche in una penalità di 5" per un taglio sempre alla Variante della Roggia in un duello con Kevin Magnussen, ma alla fine è riuscito a piazzarsi sesto.
"E' stata una gara un po' strana, anche se penso di aver fatto sempre delle manovre giustificate. Non ho fatto particolari pazzie" ha detto Albon.
Sul contatto con Sainz, ha aggiunto: "Mi sembrava che la mia mossa iniziale fosse abbastanza buona. Anzi mi è piaciuta molto. Lui però ha incrociato ed è stata una buona manovra da parte sua. Sapendo di avere più grip in curva, ho provato a resistere all'esterno".
"Sapevo che sarebbe rimasto davanti, ma la mia idea era quella di forzarlo ad usare una linea difensiva alla Lesmo 2 per attaccarlo alla Ascari".
"Purtroppo però ero una decina di centimetri più largo rispetto a quando avrei voluto e sono finito nella ghiaia".
Kevin Magnussen, Haas VF-19 and Alex Albon, Red Bull Racing RB15 out of the track
Photo by: Sam Bloxham / LAT Images
Il pilota della Red Bull, però, ha contestato la penalità di 5" ricevuta per il taglio di chicane nel duello con Magnussen.
Il documento dei commissari spiega che ad Albon era stata offerta la possibilità di restituire la posizione a Magnussen, ma che la Red Bull ha declinato la cosa ritenendo che il suo pilota fosse stato spinto fuori dalla pista.
Albon ha spiegato di aver imboccato la via di fuga per evitare il contatto con Magnussen, aggiungendo che il fatto che fosse implicato nella battaglia anche Daniil Kvyat rendeva più complicato restituire la posizione al pilota della Haas.
"Ho pensato che fosse una penalità un po' dura, perché ero davanti in quel momento. Se non fossi andato dritto, avremmo fatto un incidente. Non c'era nessun altro posto dove andare, quindi non avevo altra scelta che tagliare la chicane".
"Se avessi ridato la posizione a Kevin, mi avrebbe passato anche Kvyat, quindi ne avrei perse due. Capisco perché mi hanno dato la penalità, ma non potevo andare davvero da nessuna parte".
Informazioni aggiuntive di Oleg Karpov
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