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Sainz quinto con la Renault fa riflettere su un talento che rischia di stare a piedi

Lo spagnolo si è messo alle spalle le due Red Bull, lottando sul bagnato con monoposto che solitamente sono un paio di secondi più veloci. Carlos rilancia le sue quotazioni in un momento in cui la sua carriera sembra sulle montagne russe.

Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18, con pneumatici intermedi
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team, cammina lungo il circuito
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18, solleva scintille
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18
Carlos Sainz
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18

Carlos Sainz è riuscito a scalare le posizioni dei top team con la Renault: lo spagnolo ha infilato la R.S.18 al quinto posto di una qualifica bagnatissima nel GP di Ungheria. Questa zampata (considerato che il suo compagno di squadra, Nico Hulkenberg non è andato oltre un deludente 13esimo posto) ci voleva per il figlio del vincitore della Parigi Dakar che si è venuto a trovare in una situazione a dir poco paradossale.

Sainz jr, infatti, è bloccato da un’opzione della Red Bull che scade il 30 settembre. I “bibitari” non hanno alcuna fretta di liberarlo, almeno fino a quando non avranno la certezza di aver ottenuto la firma di Daniel Ricciardo in calce al contratto del rinnovo dell’australiano con la squadra di Milton Keynes.

In molti parlano di una formalità, mentre a respirare l’aria della Red Bull sembra che Daniel sia stato messo sotto una… cura speciale da quando si è permesso di chiedere un prolungamento solo di un anno e non accettando la proposta di un legame che duri due stagioni.

La Renault, che ha piani ambiziosi per il 2019, non ha alcuna intenzione di aspettare il GP di Russia a fine settembre per decidere quale sarà il pilota che dovrà affiancare Nico Hulkenberg l’anno prossimo. Cyril Abiteboul, fra l’altro, avrebbe ricevuto un’offerta da Toto Wolff per girargli Esteban Ocon dalla Force India, squadra in disarmo che da oggi è in amministrazione controllata.

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È indubbio che la Casa francese farebbe dei salti di gioia potendo contare su un pilota transalpino, tanto più che si porterebbe dietro anche una consistente dote, per cui la posizione di Sainz si sarebbe indebolita. A far da salvagente allo spagnolo ci sarebbe la McLaren che avrebbe formulato un’offerta a papà Carlos: Alonso spinge perché sia Sainz a prendere il suo posto nel team di Woking, ma l’asturiano non ha alcuna intenzione di ufficializzare quale sia la sua strategia futura, per cui c’è il rischio concreto che con tre piloti disponibili (Alonso, Vandoorne e Norris) l’iberico rischi di restare con il cerino in mano…

Sarebbe paradossale che accadesse, visto che è difficile trovare un 23enne con 71 GP disputati, ma le tempistiche sembrano giocare contro lo spagnolo. Ecco perché è importante il risultato delle qualifiche ungheresi…

“Stavamo lottando per le posizioni da podio nei turni di qualifica contro monoposto che di solito sono due secondi davanti a noi, ma sotto la pioggia possiamo chiudere il divario e accettare la sfida. Sono molto contento perché abbiamo mostrato un buon passo e con il pieno la macchina era anche migliore”.

Cosa ti hanno detto nel team Renault?
“Sono contenti, soprattutto gli ingegneri e i meccanici. Loro sono stati molto felici. Il resto della squadra non ha detto molto. Ma quelli a cui tengo, quelli con cui lavoro ogni giorno, sono contenti”.

Quando ha iniziato a piovere credevi possibile il quinto posto?
“No, nemmeno sul bagnato ho pensato che fosse possibile perché anche sull’acqua il carico aerodinamico è importante ed è quello che ci manca nel confronto con i tre top team”.

“Però sapevo che potevo contare sulle mie capacità sotto la pioggia e su una macchina che è buona nelle curve a bassa velocità, ma non mi sarei mai aspettavo di battere le due Red Bull”.

È una prestazione che dà morale a un pilota che è sempre sulle montagne russe…
“Il realtà lo è ogni pilota. Non so perché ci siano così tante domande sul futuro. Sono contento alla Renault, i miei ingegneri e i miei meccanici sono soddisfatti del mio lavoro, come lo sono quelli della Red Bull, quindi non penso che la mia carriera sia su un ottovolante. Le cose non hanno funzionato a dovere in due o tre gare, ma non appena le cose sono tornate alla normalità tutto è rientrato nei ranghi”.

Carlito mostra tranquillità, che non è la stessa di papà Carlos…

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