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Sainz: "In Francia torniamo contro McLaren, Alpine e AlphaTauri"

Lo spagnolo della Ferrari è conscio che il Paul Ricard sarà per la Rossa una tappa molto difficile. Alpine, AlphaTauri, ma soprattutto McLaren rappresenteranno i rivali del weekend per la posizione alle spalle di Red Bull e Mercedes.

Carlos Sainz Jr., Ferrari in conferenza stampa

Carlos Sainz Jr., Ferrari in conferenza stampa

FIA Pool

Per Carlos Sainz la Ferrari al Paul Ricard riparte da quelli che erano stati i riscontri emersi a Barcellona, ad inizio maggio. Lo spagnolo ha archiviato come una parentesi i verdetti di Monaco e Baku, due piste atipiche che esaltano alcune caratteristiche della monoposto. Con l’addio ai muretti ed il ritorno alle vie di fuga, Sainz indica gli avversari con cui dovrà vedersela il Cavallino, ovvero McLaren (davanti a tutti), poi Alpine e AlphaTauri. Questa è la linea di Carlos: non alimentare speranze che non abbiano una base tecnica ad avvalorarle.

Dopo la gara di Baku sei sembrato un po' frustrato…
“Sì, dal punto di vista personale penso che sia stato probabilmente il fine settimana più frustrante della stagione, con una macchina competitiva non ho ottenuto quanto speravo di ottenere sia sabato che domenica, quindi da pilota ho lasciato Baku piuttosto frustrato con me stesso e con il fine settimana in generale".

"Nel complesso per la squadra credo sia stato un weekend positivo, su una pista con meno carico aerodinamico ed un rettilineo molto lungo, il sabato siamo riusciti comunque ad essere competitivi per la pole position. In gara siamo poi tornati dove ci aspettavamo di essere alla vigilia del weekend, e alla luce di quanto visto possiamo dire che le qualifiche sono andate oltre le premesse. La gara ci ha aiutato a calmare un po' le nostre aspettative e ci ha ricordato che non siamo ancora dove vogliamo essere, stiamo ancora combattendo per cercare di essere competitivi come i leader”.

Che aspettative hai in vista di questo fine settimana?
“Beh, non credo che gli i nostri avversari avranno molti problemi a portare in temperatura le gomme in qualifica come due settimane da a Baku, dove proprio la gestione degli pneumatici è stato uno dei nostri punti di forza, soprattutto il sabato. Come ho detto, in gara abbiamo poi rivisto delle performance più normali, quindi mi aspetto che questo weekend il quadro di valori in campo sarà più simile alla corsa di Baku, e dovremo lottare con McLaren, Alpine e AlphaTauri”.

Su questa pista hai sempre ottenuto prestazioni importanti, hai un feeling particolare?
“Bella domanda… è una pista che mi riporta alla mente dei bei ricordi. Qui ho messo in cassaforte il titolo della World Series by Renault, campionato che mi ha dato il passaporto per arrivare in Formula 1, e ricordo che era stato un weekend molto stressante. Ho dovuto vincere per dimostrare alla Red Bull e a Helmut Marko che volevo davvero il posto in Formula 1, e quel fine settimana sono riuscito a far mie le due gare in programma".

"Quel weekend è stato molto importante per la mia carriera, e da allora il Paul Ricard per me ha un posto speciale. In Formula 1 su questo circuito sono riuscito ad ottenere dei buoni punti, sia con la Renault che con la McLaren, ed anche se non è la mia preferita, posso dire che questa pista mi è sempre piaciuta”.

La Ferrari ha confermato una performance importante in qualifica, ma poi la domenica il potenziale non è lo stesso. A cosa è dovuto questo calo? Quali sono i fronti su cui dovete ancora lavorare?
“Bisogna valutare gara per gara. Per esempio, a Monaco abbiamo avuto una velocità che ci ha consentito di lottare sia per la pole che per la vittoria. Quando siamo andati a Baku pensavamo che saremmo stati più lenti rispetto a Monaco, ma poi abbiamo visto che in qualifica eravamo in realtà una delle squadre più competitive, soprattutto grazie alla gestione delle gomme. Poi domenica siamo effettivamente tornati dove ci aspettavamo di essere prima del weekend, ovvero a mezzo secondo dai primi sul passo gara".

"Credo che siamo in grado di interpretare bene la gestione della gomma in qualifica, ma non è il nostro ritmo reale, penso che abbiamo ancora una macchina più lenta dei leader nella maggior parte dei circuiti in calendario. Quindi teniamo la testa bassa, questo weekend ci riporterà dove eravamo a Barcellona e in Bahrain, dobbiamo ricominciare da questa valutazione dopo aver fatto tappa su due circuiti molto particolari come Monaco e Baku”.

Ferrari contro McLaren. Dove vedi i punti di forza specifici di queste due monoposto e come vedi questo confronto nelle prossime gare?
“Le differenze di performance di queste due monoposto credo siano molto chiare da vedere leggendo i dati GPS. Ho avuto la fortuna di guidare quell'auto (la McLaren) negli ultimi anni, mentre ora conosco quali sono i punti di forza e le debolezze della Ferrari rispetto alla McLaren. Ma devo considerare anche che la McLaren da quest'anno ha una power unit Mercedes, che è davvero molto veloce, sia in modalità qualifica che in gara, è abbastanza impressionante".

"Quindi, sì, conosco le differenze. Penso che voi abbiate le informazioni di base, ovvero noi siamo più veloci nelle curve a bassa velocità, mentre loro sono più veloci sui rettilinei e nelle curve ad alta velocità. In questo quadro la media di performance tra le due squadre ha un po' di alti e bassi, al cambiare della tipologia di pista cambiano i valori in campo, sempre con un po' di vantaggio a nostro favore in qualifica e per loro in gara. È difficile fare delle previsioni, ma conosciamo i nostri avversari e proveremo a concludere a nostro favore questo confronto”.

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