Russell: "Tornare a guidare la Williams è stato complicato"
Il talento inglese ha chiuso il campionato alla guida della FW43 ed ha affermato come sia stato più difficile tornare a guidare la Williams piuttosto che adattarsi alla Mercedes W11.
Dopo aver preso il posto di Lewis Hamilton nel penultimo appuntamento della stagione a Sakhir, ed aver brillato in qualifica ed in gara prima, George Russell è tornato in Williams in occasione dell’ultima gara del campionato andata in scena ad Abu Dhabi.
Per il forte pilota inglese, giunto alla sua seconda stagione completa in Formula 1, il ritorno all’interno dell’abitacolo della FW43 non è stato certamente semplice. Subito fuori nel Q3 in qualifica, una vera e propria novità per Russell, in gara George ha chiuso in quindicesima posizione.
“Probabilmente è stato più difficile tornare alla guida della Williams piuttosto che debuttare sulla Mercedes”, le parole dell’inglese subito dopo la gara.
“La W11 ha tutto quello che un pilota desidera da una monoposto. Sulla Mercedes sei tu che controlli la vettura, mentre sulla FW43 in alcune occasioni accade il contrario”.
“Con la Williams ci sono dei momenti in cui sei costretto a reagire alla svelta, mentre con la Mercedes è sempre tutto sotto controllo ed è un vero piacere da guidare. Forse per questa ragione mi sono adattato così velocemente alla W11”.
Il campione 2018 della Formula 2 ha poi spiegato di aver dovuto affrontare numerosi problemi nel corso dell’ultima gara della stagione.
“Eravano al limite con la temperatura dei freni. Dovevamo sempre tenerla sotto controllo e modificare la ripartizione in staccata. Ovviamente questo ha influito anche sulla gestione delle gomme”.
“Non avendo la possibilità di frenare forte la temperatura degli pneumatici è crollata rapidamente. In aggiunta, poi, si ci è messo anche un asfalto che è andato a raffreddarsi leggermente e per riuscire a tenere le gomme nella giusta finestra ho dovuto affrontare le curve in modo aggressivo”.
“Credo di aver gestito bene la gara nonostante tutti i problemi. Con la temperatura del tracciato che è andata a calare bisognava guidare la vettura al limite e noi non potevamo farlo”.
“Nonostante ciò sono stato felice del risultato finale. Le Alfa Romeo erano più veloci di noi, ma sono riuscito a chiudere sia davanti a Giovinazzi che davanti ad entrambe le Haas”.
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