Rosberg solitario in Cina, Vettel secondo dopo il contatto
Nico Rosberg centra la terza vittoria stagionale davanti a Sebastian Vettel che porta la Ferrari al secondo posto dopo un contatto che lo ha costretto alla rimonta. HaNilton solo settimo, con Kvyat a podio davanti a Ricciardo.
Foto di: XPB Images
Nico Rosberg meglio di Stirling Moss: il tedesco domina nel Gp della Cina e conquista il terzo successo stagionale, collezionando la 17esima vittoria in carriera, grazie alla quale scavalca il mitico pilota brittannico della prima era Mercedes in Formula 1.
Dopo una partenza ancora incerta per la Mercedes che resta il tallone d'Achille della W07 Hybrid (l'avvio lento del tedesco ha permesso a Daniel Ricciardo di andare in testa alla corsa nelle prime battute), Nico Rosberg non ha più avuto problemi potendo gestire la corsa senza dover stressare la meccanica, pur macinando giri più veloci con le gomme a mescola Media, mostrando che il potenziale della freccia d'argento viene dosato per proteggere l'affidabilità che non sembra più così granitica.
Il leader del mondiale non perde un colpo: con il tris di successi (ma quella di Nico è la sesta affermazione consecutiva) il tedesco si porta a 75 punti allungando il vantaggio sugli inseguitori: Lewis Hamilton si trova già a 36 punti dal compagno di squadra, dopo l'ennesima corsa in salita.
Partito ultimo dopo aver sostituito power unit e cambio, l'inglese è rimasto coinvolto in un contatto dopo il via con la Sauber di Felipe Nasr che lo ha costretto ai box per sostituire il musetto, rendendo ancora più difficile la sua rimonta che è stata caratterizzata da ben cinque pit stop (due sono stati fatti in regime di safety car, evidenziando una certa confusione al muretto della Mercedes che sbaglia se è messo sotto pressione).
Il campione del mondo ha corso con una monoposto menomata (l'ala anteriore era finita sotto alla scocca danneggiando il T-tray) che non gli ha permesso di tirare fuori tutto il potenziale della Mercedes, ma l'inglese ha confermato la sua tempra di combattente non rinunciando ad alcuna battaglia, anche se il distacco nella classifica del mondiale piloti comincia a farsi pesante, soprattutto perché Rosberg non sbaglia più niente.
La Ferrari fa muovere la classifica con il secondo posto di Sebastian Vettel: il tedesco dopo uno start che non è stato certo una fucilata, ha tirato una macchinata a Kimi Raikkonen che era più avanti all'esterno per evitare di essere toccato da Daniil Kvyat. Il quattro volte campione del mondo nel giro di rientro ha chiesto scusa alla squadra via radio: nell'urto ha rotto il muso che al primo pit è stato sostituito.
La squadra del Cavallino che doveva andare all'attacco in Cina si è trovata a inseguire subito, per cui il secondo posto del tedesco è il massimo che i tifosi della Ferrari potessero sperare, ma è stato severo il monito del presidente Marchionne che ha detto "Sebastian ha fatto una... Abbiamo pagato il suo errore, anche se poi la sua rimonta è stata entusiasmante".
Danill Kvyat sul podio per un eccellente terzo posto con la Red Bull RB12 ci ha tenuto a sottolineare che lui ha fatto una partenza eccellente e ha tirato una staccata al limite sulla Ferrari, ma senza alcuna manovra scorretta, per cui ha rimandato al mittente Vettel il tentativo di redarguire il giovane pilota russo.
Dopo una partenza sbagliata, Sebastian è stato un leone: ha rotto una bandella dell'ala anteriore nel sorpasso con Valtteri Bottas, ma non si è mai arreso meritando la piazza d'onore. Onestamente è difficile pensare che le SF16-H oggi potessero impensierire Nico Rosberg.
La sorpresa della giornata, quindi, è la Red Bull Racing che ha portato Daniil Kvyat sul podio (il secondo in carriera) e Daniel Ricciardo al terzo posto nel mondiale piloti, davanti alla Ferrari di Vettel. L'australiano era passato in testa alla corsa con uno start eccellente, ma è stato anche il primo a passare sui detriti di carbonio che sono rimasti in pista dopo i vari contatti. Daniel ha forato una gomma ed è dovuto rientrare ai box per sostituirla ripartendo in coda.
Subito dopo la direzione gara ha fatto entrare la safety car neutralizzando la corsa per togliere tutti i pezzi rimasti sull'asfalto, rimescolando le carte di un GP che ha offerto un sacco di sorpassi e tanto spettacolo.
La RB12 è strabiliante perché su una pista con il rettilineo più lungo del mondiale è riuscita a salire sul podio, segno che anche il motore Tag Heure (Renault) ha fatto degli importanti passi importanti associato forse al miglior telaio in circolazione.
Kimi Raikkonen è risalito al quinto posto: il finlandese ha patito l'urto di Vettel e poi la foratura di una gomma e la rottura del muso. Non poteva fare molto di più, Iceman però quest'anno è consistente. Una risorsa importante della squadra.
Delude ancora la Williams che si accontenta del sesto posto di Felipe Massa: il brasiliano ha lottato per difendere la posizione da Lewis Hamilton che non è riuscito a infilarlo con la sua Mercedes azzoppata. La squadra di Grove ha sommato anche il punticino di Valtteri Bottas, decimo alla bandiera a scacchi, ma è troppo poco per un team che voleva andare a rivaleggiare con le Ferrari.
In zona punti ci sono anche le due Toro Rosso con Max Verstappen ottavo davanti a Carlos Sainz, nono. Su questa pista ci si aspettava qualcosa di più dalla squadra di Faenza che, però, continua a mettere punti nel carniere che alla lunga saranno molto importanti.
Sergio Perez con la Force India è rimasto fuori dalla zona punti: il messicano si è messo alle spalle le due McLaren con Alonso davanti a Button. La MP4-31 è parsa buona nella percorrenza di curva, ma deludente in velocità pura.
Tutti gli altri sono doppiati: a Shanghai è sparita dai radar la Haas: Romain Grosjean ha addirittura invocato un ritiro volontario che la squadra gli ha negato sebbene avesse giudicato la monoposto inguidabile. Non tutte le ciambelle vengono con il buco...
Posi. | Pilota | Team | Auto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|---|
1 | Nico Rosberg | Mercedes | Mercedes F1 W07 Hybrid | 1:38:53.891 | 56 |
2 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari SF16-H | +37.776 | 56 |
3 | Daniil Kvyat | Red Bull Racing | Red Bull RB12 | +45.936 | 56 |
4 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing | Red Bull RB12 | +52.688 | 56 |
5 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari SF16-H | +1:05.872 | 56 |
6 | Felipe Massa | Williams | Williams FW38 | +1:15.511 | 56 |
7 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes F1 W07 Hybrid | +1:18.230 | 56 |
8 | Max Verstappen | Toro Rosso | Toro Rosso STR11 | +1:19.268 | 56 |
9 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Toro Rosso STR11 | +1:24.127 | 56 |
10 | Valtteri Bottas | Williams | Williams FW38 | +1:26.192 | 56 |
11 | Sergio Perez | Force India | Force India VJM09 | +1:34.283 | 56 |
12 | Fernando Alonso | McLaren | McLaren MP4-31 | +1:37.253 | 56 |
13 | Jenson Button | McLaren | McLaren MP4-31 | +1:41.990 | 56 |
14 | Esteban Gutierrez | Haas F1 Team | Haas VF-16 | +1 lap | 55 |
15 | Nico Hulkenberg | Force India | Force India VJM09 | +1 lap | 55 |
16 | Marcus Ericsson | Sauber | Sauber C35 | +1 lap | 55 |
17 | Kevin Magnussen | Renault F1 Team | Renault R.S.16 | +1 lap | 55 |
18 | Pascal Wehrlein | Manor Racing | Manor MRT05 | +1 lap | 55 |
19 | Romain Grosjean | Haas F1 Team | Haas VF-16 | +1 lap | 55 |
20 | Felipe Nasr | Sauber | Sauber C35 | +1 lap | 55 |
21 | Rio Haryanto | Manor Racing | Manor MRT05 | +1 lap | 55 |
22 | Jolyon Palmer | Renault F1 Team | Renault R.S.16 | +1 lap | 55 |
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