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Rosberg ora potrà giocare con Lewis come il gatto con il topo

Rosberg dopo il ritiro di Hamilton nel GP della Malesia può gestire 23 punti nella classifica del mondiale piloti quando mancano ancora cinque GP: gli basta vincere una sola gara arrivando poi sempre dietro al compagno di squadra...

(Da sx a dx): Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H e Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid si toccano m

Foto di: XPB Images

Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid riprende dopo il contatto all'inizio della gara
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggia il suo terzo posto sul podio
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid riprende dopo il contatto all'inizio della gara
Il vincitore della gara Daniel Ricciardo, Red Bull Racing festeggia sul podio con il terzo classific
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggia il suo terzo posto sul podio bevendo champagne dalla scarpa
Il terzo classificato Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 festeggia il suo terzo posto nel parco chiuso
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid

La rottura della power unit nel Gran Premio di Malesia è costata a Lewis Hamilton ben 28 punti. I venticinque che sarebbero arrivati grazie ad una vittoria ormai in tasca, ed i tre in più che (grazie al suo ritiro) ha conquistato Nico Rosberg.

Così a cinque gare dal termine il tedesco può contare su ben 23 lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra. Colpi di scena a parte, per il tedesco il fumo uscito dal motore di Hamilton ha delineato un futuro in discesa.

A Nico potrebbe bastare un solo successo per arrivare al sospirato titolo Mondiale, a patto di restare fedelmente alle spalle di Hamilton nelle altre quattro. Se così fosse, vincerebbe il titolo Mondiale con due punti di vantaggio sul compagno di squadra.

Una situazione confortevole, che sembra essere migliore anche di quella di inizio anno, quando chiuse il primo tour asiatico con quattro successi e ben 43 lunghezze di vantaggio su Hamilton. Un divario che Lewis ha azzerato e superato, ma c’erano molte gare davanti a tener tranquillo il campione del Mondo.

Ora si avvicina la stretta finale, ed ogni colpo a favore o contro, ha un coefficiente che ne amplifica sempre più gli effetti. Sul podio Rosberg ha recitato la parte di chi non può essere contento di salire sul gradino più basso, soprattutto se si è al volante della Mercedes. Ma in realtà si è trattato del terzo posto più importante della carriera del tedescp, lo spartiacque verso una gestione differente delle prossime prove del Mondiale.

Correre senza avere la necessità di essere sempre e comunque davanti al compagno di squadra, cambia molto. Sarà fondamentale se arriveranno dei corpo a corpo, perché tra Rosberg e Hamilton è il campione del Mondo che avrà tutto da perdere. Sarà una vita relativamente più semplice, e questo Rosberg lo sa benissimo.

Tra quattro giorni, quando i protagonisti del Circus si ritroveranno nel paddock di Suzuka, Nico dirà ancora che lui la classifica non la guarda, che corre gara per gara e che non è cambiato nulla. E’ il leit motiv che Rosberg ha deciso di mettere in campo dopo la pausa estiva, e che a quanto pare, gli porta anche bene.

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