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Rosberg: "I piloti di oggi devono essere i gladiatori moderni"

Rosberg era al box della Mercedes nei test di Barcellona: il campione del mondo vede una sfida Mercedes-Ferrari, con una Red Bull ancora indecifrabile. Il tedesco poi rilvela: "Quando ho detto a Toto che mi ritiravo c'è stato un lungo silenzio"

Nico Rosberg con i giornalisti

Foto di: XPB Images

Nico Rosberg
Nico Rosberg with the media
Nico Rosberg
Nico Rosberg
Nico Rosberg
Nico Rosberg
Nico Rosberg firma autografi ai fan

Mentre le monoposto girano in pista per la terza mattinata di test, nel paddock di Barcellona ecco apparire un ospite d’eccezione: il campione del Mondo 2016. Nico Rosberg si è presentato nel box Mercedes in gran forma, nessun chilo di troppo (“continuo ad allenarmi”) e un volto effettivamente più rilassato rispetto all’espressione molto tirata che lo ha contraddistinto nelle fasi finali della scorsa stagione.

Autografi, selfie, pacche sulle spalle, sembrava in effetti il Rosberg di sempre. Il tempo trascorso dall’annuncio del suo ritiro rende ancora faticoso vedere Nico come un ex, ma lui ribadisce che non ci sono ripensamenti.

Tornare al volante?
“Ci può stare un kart, quello sì. Ma al momento non c’è altro”.

Non hai resistito alla tentazione di vedere da vicino queste monoposto?
“Esatto, queste vetture sono dei mostri, e devono essere così. La Formula 1 per sua natura deve impressionare, i piloti devono essere dei moderni gladiatori. Sarà fisicamente più impegnativa, e magari vedremo un pilota che perde una gara perché non ce la fa più. E’ un elemento in più di spettacolo, ed una sfida aggiuntiva per chi sarà in pista. Ma ho visto anche altre novità”.

A cosa ti riferisci?
“Ai nuovi proprietari americani! Oggi ho potuto girare un breve video nei box da pubblicare sui social, è una novità! Credo sia una buona idea lasciare questa libertà a piloti e squadre”.

Davvero non avresti voglia di fare qualche giro su queste monoposto?
“Guidare fa sempre piacere, certo, però il pensiero non c’è più. Capitolo chiuso. Mi sento bene, sono qui, rilassato, e mi diverto”.

Credi che Bottas riuscirà ad impensierire Hamilton?
“Lewis è ad un livello molto alto. Credo che Valtteri farà bene, ma forse avrà bisogno di un po’ di tempo, ma ci sarà battaglia. Mi ha detto Valtteri che la prima impressione al volante della nuova monoposto è stata fantastica”.

Come vedi i valori in campo tra i top-team?
“Mercedes è messa bene, Red Bull ancora indecifrabile, Ferrari sembra bene. Credo che sarebbe bello per lo sport un confronto Ferrari-Mercedes”.

La Mercedes sembra ancora molto, molto competitiva. Qualche rimpianto?
“Mi aspettavo che la squadra sarebbe stata in grado di fare un gran lavoro, e così sembra. C’è ancora bisogno della conferma in gara, ma credo che abbiamo fatto una gran macchina, e la cosa non mi sorprende”.

Facciamo un passo indietro di tre mesi. Come è andata la telefonata in cui hai informato Toto Wolff della tu decisione?
“In effetti dall’altra parte del telefono c’è stato un certo silenzio… però subito dopo ha subito rispettato la mia scelta, ha capito, e mi ha fatto molto piacere che Toto abbia compreso la mia scelta. Non sapevo che reazione avrebbe avuto, anche perché ero consapevole che gli avrei complicato i piani per un po’ di tempo”.

Se potessi dare un consiglio a Bottas cosa gli diresti?
“Non ha bisogno di suggerimenti sul fronte della guida. Magari potrei sedermi con lui e chiacchierare un po’ dell’ambiente e delle persone che compongono questo team. Li conosco tutti molto bene, è la mia famiglia ‘da corsa’”.

Cosa farai nel 2018 a parte il ruolo di ambasciatore Mercedes?
“Non lo so ancora, mi sono concesso del tempo per valutare. Ci sono tante e differenti opportunità, e mi sto godendo il momento di relax. Poi deciderò, ma con calma”

Hai letto le dichiarazioni di Lewis in merito alla condivisione dei dati tra compagni di squadra?
“Si, è il suo punto di vista. Se entriamo in un’ottica di piloti degli anni ’70 credo che non sia male, rende tutto un po’ più ‘puro’, e non è certo una cosa negativa tenere per sé i propri dati. Ma oggi siamo in un mondo tecnologico, all'avanguardia e super professionale, e da questo punto di vista lavorare in gruppo è fondamentale”.

Quale pilota avevi immaginato come tuo sostituto?
“In realtà non ci ho pensato, non ho mai avuto un’idea a questo proposito, ma sono felice che sia Valtteri. E’ un ragazzo che si adatta molto bene, è veloce, e sono sicuro che farà un gran lavoro per la squadra”.

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