Rosberg beffa Hamilton in Ungheria, ma pole in dubbio?
Rosberg non avrebbe rispettato le bandiere gialle per il testacoda di Alonso con la McLaren, mentre Hamilton e Vettel avevano visibilmente rallentato. La Red Bull è in seconda fila con Ricciardo e Verstappen. Male Raikkonen solo 14esimo.
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
XPB Images
Quando Lewis Hamilton ha visto Fernando Alonso in testacoda con la McLaren ha pensato di aver colto la 46esima pole position della sua carriera nelle qualifiche del GP d'Ungheria: l'inglese ha preso la via della corsia dei box pronto per festeggiare un'altra partenza al palo, mentre lo spagnolo con la McLaren riprendeva la pista e si toglieva dalla posizione pericolosa. Ma Nico Rosberg è arrivato a chiudere un ultimo tratto prodigioso che ha permesso al tedesco di ottenere un tempo fantastico: con 1'19"965 il leader del mondiale è stato l'unico che è riuscito a sfondare il muro dell'1'20" e a conquistare la sua 26esima pole, affiancando Mika Hakkinen.
Sulla supremazia del tedesco pesa però il fatto che non abbia rallentanto nel secondo tratto dove erano ancora esposte le bandiere gialle: la BBC ha mostrato le immagini per cui potrebbe ancora essere rivista la classifica se il filmato verrà visionato.
Rosberg ha lasciato Hamilton a 143 millesimi di secondo, un'inezia dopo una sfida bellissima, dove le qualità della guida sono venute fuori proprio come le doti della macchina. E' stata una qualifica bersagliata da un forte temporale che ha condizionato la Q1 dopo ripetuti ritardi per la pista che era impraticabile (ne sanno qualcosa Marcus Ericsson, Felipe Massa e Rio Haryanto che hanno sbattuto).
Alle spalle delle solite Mercedes c'è la conferma delle Red Bull Racing che ha messo entrambi i piloti in seconda fila: Daniel Ricciardo ha fatto valere l'esperienza per mettere la sua RB12 davanti a quella di Max Verstappen per un paio di decimi. Le monoposto di Milton Keynes in questa fase sono indiscutibilmente più competitive delle Ferrari. Sebastian Vettel deve fare tesoro della quinta posizione, dopo un grande spavento nel primo tentativo quando ha fatto un brutto traversone sul rettilineo finale dopo che è finito sul cordolo ancora bagnato.
I nove decimi di distacco di Sebastian testimoniano l'attuale debolezza della SF16-H che non trova nemmeno nelle condizioni anomale il modo di emergere dalla mediocrità. Kimi Raikkonen, addirittura, non ha superato la Q2 per un errore nella gestione del pilota da parte del muretto: il finlandese è stato il primo a prendere la bandiera a scacchi mentre era virtualmente ancora il primo della classifica e alla fine della sarabanda è finito al 14esimo posto: un'altra grande occasione persa per Iceman.
L'eroe della giornata può essere considerato Carlos Sainz: lo spagnolo ha portato al sesto posto la Toro Rosso, mentre il compagno di squadra Daniil Kvyat è naufragato nella pioggia al 12esimo posto. Deve far riflettere il fatto che l'iberico con una monoposto dotata del motore Ferrari 2015 sia arrivata a soli due decimi dalla SF16-H di Vettel. Questo spaccato di... realtà dovrebbe far riflettere gli uomini di Maranello sui problemi che affliggono la Rossa, anzichè invocare sempre la sfortuna.
Giornata da ricordare anche per la McLaten-Honda che risale posizioni su posizioni: Fernando Alonso è settimo, davanti a Jenson Button staccato di quattro decimi. La MP4-31 comincia a mostrare i frutti del lavoro svolto a Woking e una grande squadra come quella di Ron Dennis può ambire per tornare ad essere un top team.
La top ten è completata da Nico Hulkenberg con la Force India e da Valtteri Bottas con la Williams superstite (visto che Felipe Massa si è schiantato in Q1).
La Haas può essere soddisfatta dell'11esima posizione di Romain Grosjean, mentre Esteban Gutierrez ha completato al 15esimo posto staccato di oltre un secondo dal più competitivo transalpino.
Male anche Sergio Perez con la Force India che si è trovato in una situazione simile a quella di Raikkonen e si è dovuto arrendere alla 13esima posizione, mentre Felipe Nasr si è accontentato della 16esima piazza.
Quattro bandiere rosse hanno caratterizzato la Q1: la prima è stata sancita per l'aumento della pioggia che ha reso la pista impraticabile, mentre le altre tre sono state causate da incidenti: prima ha sbattutto Marcus Ericsson che con la Sauber si è infilato sotto ai cartelli pubblicitari della curva 8. Estratto lo svedese incolume e riparata la barriera, è stato ridato il via: nel giro di lancio è finito in aquaplaning Felipe Massa che aveva deciso di montare le gomme Intermedie.
Il brasiliano strappa una sospensione della sua Williams nell'impatto con il rail. Inevitabile la nuova interruzione: ripulita la pista dei detriti è toccato a Ryo Haryanto schiantarsi quasi nello stesso punto di Ericsson. La quarta bandiera rossa è stata esposta quando mancava un minuto e diciotto secondi, per cui la direzione di gara ha deciso di non ridare il via alla sessione perché non ci sarebbe stato il tempo per arrivare a completare un giro cronometrato per cui sono rimasti fuori anche i due piloti della Renault (Jolyon Palmer e Kevin Magnussen) e il superstite della Manor (Pascal Wehrlein).
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Tempo | Gap | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | Mercedes | 1'19.965 | 197.231 | |
2 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 1'20.108 | 0.143 | 196.879 |
3 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 1'20.280 | 0.315 | 196.457 |
4 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 1'20.557 | 0.592 | 195.781 |
5 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 1'20.874 | 0.909 | 195.014 |
6 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Ferrari | 1'21.131 | 1.166 | 194.396 |
7 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 1'21.211 | 1.246 | 194.205 |
8 | 22 | Jenson Button | McLaren | Honda | 1'21.597 | 1.632 | 193.286 |
9 | 27 | Nico Hulkenberg | Force India | Mercedes | 1'21.823 | 1.858 | 192.752 |
10 | 77 | Valtteri Bottas | Williams | Mercedes | 1'22.182 | 2.217 | 191.910 |
11 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 1'24.941 | 4.976 | 185.677 |
12 | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Ferrari | 1'25.301 | 5.336 | 184.893 |
13 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 1'25.416 | 5.451 | 184.644 |
14 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 1'25.435 | 5.470 | 184.603 |
15 | 21 | Esteban Gutierrez | Haas | Ferrari | 1'26.189 | 6.224 | 182.988 |
16 | 12 | Felipe Nasr | Sauber | Ferrari | 1'27.063 | 7.098 | 181.151 |
17 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 1'43.965 | 24.000 | 151.701 |
18 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 1'43.999 | 24.034 | 151.651 |
19 | 20 | Kevin Magnussen | Renault | Renault | 1'44.543 | 24.578 | 150.862 |
20 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 1'46.984 | 27.019 | 147.420 |
21 | 94 | Pascal Wehrlein | Manor | Mercedes | 1'47.343 | 27.378 | 146.927 |
22 | 88 | Rio Haryanto | Manor | Mercedes | 1'50.189 | 30.224 | 143.132 |
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