Rodin rivela la sua proposta per entrare in F1 respinta dalla FIA
Il costruttore neozelandese Rodin ha rivelato i dettagli della sua candidatura per entrare in Formula 1 che è stata rifiutata dalla FIA, che comprendeva l'impegno a riservare uno dei suoi sedili ad una donna.
Come rivelato da Motorsport.com durante il fine settimana del Gran Premio del Giappone, la Rodin è una delle tre nuove scuderie di F1 che non sono riuscite a superare la fase finale di selezione da parte della FIA per entrare a far parte della griglia dei Gran Premi non prima del 2025.
Questo significa che la Andretti Global è ora l'unica squadra ancora in corsa e si prevede che la compagine americana riceverà il via libera della FOM.
Sebbene la Rodin, che all'inizio di quest'anno ha investito nella Carlin, non abbia mai annunciato formalmente il suo piano prima del processo di selezione della FIA, oggi ha offerto alcuni dettagli su ciò che avrebbe avuto intenzione di fare.
In un comunicato diffuso giovedì, l'azienda ha confermato che la sua proposta per entrare in F1 non è stata accolta, ma che si trattava di una proposta che avrebbe meritato attenzione.
"Desideriamo sottolineare che il nostro obiettivo non è quello di criticare la FIA o di chiedere un riesame della sua decisione", ha dichiarato la società. "Rispettiamo e accettiamo pienamente il risultato. Il nostro unico scopo è quello di rilasciare informazioni che riteniamo di pubblico interesse per informare la comunità della Formula 1".
Rodin intendeva costruire le sue vetture di F1 dalla sua fabbrica in Nuova Zelanda, che comprende un impianto completo per i motori, oltre a capacità per i materiali compositi ed una propria pista di prova. Recentemente ha assemblato, fabbricato e testato lì una sua vettura da pista, la FZero.
Sebbene la costruzione di un proprio motore per la F1 non fosse nel radar, Rodin ha suggerito di avere "l'opportunità di discutere una collaborazione con la Ferrari" sul suo progetto di F1, anche se non è chiaro a che punto fossero le trattative con l'azienda di Maranello.
Jamie Chadwick
Photo by: Indy Lights
L'aspetto più interessante è che Rodin ha dichiarato che tra le sue proposte c'era l'impegno ad avere un pilota donna nella sua formazione di F1, con la tre volte campionessa della W Series Jamie Chadwick come chiaro obiettivo.
"Ci siamo impegnati a riservare un posto ad un pilota donna. Abbiamo testato Liam Lawson, Jamie Chadwick e Louis Sharp presso la nostra struttura in Nuova Zelanda, sia su una vettura di F3 sia sulla nostra Rodin FZed, che è una vettura più veloce di una F2. Jamie si è comportata in modo eccezionale e, se fosse disponibile, non esiteremmo a metterla in macchina", spiega il comunicato.
La Rodin ritiene inoltre che, grazie alla proprietà della Carlin, abbia messo in atto un percorso attraverso le serie addestrative per i piloti, visto che la squadra gareggia in F4, GB3, F3 e F2.
E ha aggiunto: "Mentre Andretti ha una lunga storia di partecipazione di successo alle gare statunitensi, il nostro programma offre una scala diretta verso la F1, partecipando ai campionati britannici ed europei".
Sul fronte economico, il team riteneva di poter finanziare completamente l'operazione F1 grazie al patrimonio personale del fondatore David Dicker, che si ritiene abbia un valore superiore a 1 miliardo di dollari.
Pur essendo delusa per aver perso questa volta l'opportunità della F1, Rodin ha dichiarato che continuerà a spingere con forza sugli altri progetti nel motorsport.
"Apprezziamo l'opportunità di aver partecipato al processo di selezione della FIA ed estendiamo i nostri migliori auguri ad Andretti per il successo della sua candidatura", ha aggiunto. "Rodin Cars rimane impegnata a superare i confini del motorsport e continuerà a perseguire l'eccellenza nel mondo delle corse".
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