Dopo il suo incidente di domenica tanti hanno parlato per conto suo, dal manager
Daniele Morelli al team principal della
Lotus Renault, Eric Boullier. Oggi però finalmente sono le parole di
Robert Kubica ad uscire dall'
Ospedale Santa Corona, grazie ad un intervista esclusiva realizzata dalla
Gazzetta dello Sport.
Il pilota polacco, che oggi verrà sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico per stabilizzare le fratture al piede, all'omero ed al gomito, ha spiegato di non ricordarsi assolutamente nulla dello schianto della sua
Skoda Fabia S2000, nel quale ha rischiato di perdere la mano destra.
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Mi spiace per quello che è successo. Non doveva. Non so neanche che cosa sia capitato, dell’incidente non ricordo nulla. Mi sono ritrovato in ospedale e mi ha spiegato tutto il mio manager Daniele Morelli. Uno fa questo mestiere e non pensa mai alle conseguenze, alla gente che hai vicino e che sta male" ha esordito
Robert.
Quello che colpisce però è la grande forza caratteriale del portacolori della
Lotus Renault, il cui obiettivo ora sembra essere quello di tornare in pista il prima possibile, con la convinzione di poter diventare un pilota anche migliore di prima...
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Penso all’inizio della preparazione. Ho in mente solo quella. Dopo questi incidenti non sei più lo stesso, migliori. Mi era successo anche dopo il botto in Canada nel 2007. Quando sono rientrato ero migliore. Io dal 2007 sono più forte come guidatore, come testa. E anche stavolta sarà così, quando tornerò fisicamente a posto".
Infine,
Robert però ci ha tenuto anche a precisare che i rally non sono solo uno svago per lui, ma anche una forma importante di allenamento. Forse questo per mettere un pò a tacere le voci di chi in questi giorni gli aveva dato dell'imprudente...
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I Rally non sono solo una passione, sono un allenamento duro, severo. Ti aiutano nella concentrazione. Non so se tornerò a correre un rally, vedrò".
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