Rinnovo Leclerc: punto fermo e assicurazione per la Ferrari
Il Cavallino oggi ha annunciato di aver prolungato il contratto del Monegasco fino al 2024: un accordo da cui guadagnano entrambe le parti e che manda un messaggio chiaro.
Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images
A stupire, più che il contenuto, è la tempistica dell’annuncio, ovvero a trentasei ore dal giorno di Natale, ma ormai di tempo in Formula 1 ce n’è sempre meno. A due settimane dallo spegnimento dei motori al termine dei test di Abu Dhabi, Charles Leclerc ha messo la firma su un contratto che ufficializza il prolungamento del suo contratto con la Scuderia Ferrari.
Il pilota monegasco è arrivato a Maranello nel 2016, firmando l’accordo con la Driver Academy del Cavallino, un contratto standard che siglano tutti i giovani piloti che si legano alla Scuderia per un lungo periodo (si stima tra i cinque e sei anni). La Ferrari investe, e si riserva la priorità sulle scelte di carriera nonché sul "cartellino" del pilota. Ma nel caso di Leclerc il contratto si è "evoluto" negli anni, grazie a risultati straordinari che hanno rese necessarie diverse revisioni.
Il successo da rookie prima nella GP3 Series e poi in Formula 2sono stati il preludio all’esordio in Formula 1 con la Sauber nel 2018, e alla successiva convocazione dodici mesi dopo al volante della Ferrari. Un primo ritocco è arrivato proprio a fine 2018, alla vigilia dell’esordio in rosso: aumento dell’ingaggio e prolungamento dell’accordo fino al termine del Mondiale 2022, ma ancora una volta Leclerc ha bruciato le tappe, e a Maranello hanno deciso la scorsa estate di non correre rischi. Gli avvocati del Cavallino e i rappresentanti di Leclerc hanno trattato un’estensione di due ulteriori stagioni, ovvero fino al termine del Mondiale 2024.
Ad una prima valutazione può sorgere qualche dubbio: che interesse c’è (da entrambe le parti) a firmare un accordo così posticipato nel tempo? Ma soprattutto: chi ci ha guadagnato di più? Dal punto di vista di Leclerc il vantaggio economico sarà tangibile subito, ovvero già a partire dal 2020.
La possibilità di potersi sedere nuovamente al tavolo delle trattative ha concesso ai rappresentanti di Charles la possibilità di poter ridiscutere anche un aumento della retribuzione già a partire dal prossimo anno. Nel 2019 Leclerc ha aumentato parecchio i suoi introiti grazie ai premi di risultato ottenuti con delle performance straordinarie, ma dal prossimo anno potrà contare su una base (in crescendo) più solida, secondo indiscrezioni di circa nove milioni.
Per la Ferrari il prolungamento del contratto è un’assicurazione, un ‘asset’ importante nella pianificazione di un futuro lontano, senza correre il rischio di vedere partire da Maranello il primo allievo della Driver Academy riuscito a diventare titolare della rossa in Formula 1. Ad inizio autunno la Mercedes si era informata sulla situazione contrattuale di Leclerc, e avrebbe anche abbozzato una proposta che nel paddock è stata sussurrata come "molto interessante".
Azione di disturbo? Può essere, visto che da tempo il "Piano B" di Toto Wolff in caso di partenza di Lewis Hamilton prevede l’ingresso nel team di Max Verstappen, ma sempre meglio avere due opzioni anche per avere più potere durante le eventuali trattative. La Ferrari ha però reagito prontamente togliendo Leclerc dal mercato e battezzandolo ufficialmente come uomo del futuro del Cavallino.
Un messaggio molto chiaro inviato a tutti, Vettel compreso: il punto fermo della Ferrari è (e lo sarà per molto tempo) Charles. Chi dal 2021 sarà al suo fianco, non potrà pretendere ingaggi faraonici e garanzie da prima guida.
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