Ricciardo vince a Baku uno dei GP più pazzi della storia di F.1
L'australiano regala la prima vittoria stagionale alla Red Bull davanti a Bottas e all'incredibile Stroll. Vettel, quarto, e Hamilton, quinto hanno dato spettacolo dopo il contatto in safety car che è costato uno stop and go al tedesco. Che emozioni!
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Steven Tee / Motorsport Images
Daniel Ricciardo centra la quinta vittoria della carriera in un incredibile GP d'Azerbaijan che ha offerto emozioni all'infinito e che avrà a lungo degli strascici per tutti i fatti che lo hanno condizionato, rendendolo uno dei più pazzi della storia della Formula 1.
L'australiano, partito decimo in griglia, può ringraziare i guai di Lewis Hamilton che è stato costretto ad una sosta ai box per sostituire il poggia testa che si è staccato e che lo costringeva a guidare con una mano sola in rettilineo e lo stop and go di 10 secondi con il quale Sebastian Vettel è stato punito per la ruotata rifilata alla Mercedes dell'inglese durante la seconda safety car.
Hamilton, infatti, nel 19esimo giro, prima della seconda ripartenza dalla safety car, ha rallentato esageratamente e Vettel lo ha tamponato a bassissima velocità. Via radio il tedesco si è lamentato che Lewis abbia frenato volutamente (brake testing), prima di portare la Rossa al fianco della Mercedes, gesticolare contro Hamilton e rifilargli una ruotata (forse perché non aveva le mani sul volante), degna del peggior fallo di reazione calcistico. Un episodio pessimo per un pilota in lotta per il mondiale che la FIA non ha potuto lasciar perdere, sanzionando a Sebastian uno stop and go di 10" che gli è costato un successo certo. Ma la provocazione di Lewis è passata liscia perché chi tampona ha sempre torto. Questo episodio lascerà dei rancori fra i due che sono in lotta per il mondiale con il tedesco che non ha capito perché la penalità sia stata inflitta solo a lui.
Vettel sceso al settimo posto dopo la penalità e Hamilton caduto all'ottava piazza, hanno fatto una rimonta a suon di giri veloci e sono arrivati ai piedi del podio dopo una battaglia fantastica nella quale la Ferrarri era migliore nel misto e la Mercedes decisamente più veloce in rettilineo.
Il GP d'Azerbaijan ha offerto, quindi, un podio imprevedibile: Daniel Ricciardo si è rivelato l'uomo giusto al momento giusto. E dire che nelle prime battute della corsa è stato costretto ad una sosta anticipata in pit lane per un detrito che era entrato in una presa dei freni. Azzzeccata la scelta delle gomme, ò'australiano non ha più commesso errori ritrovandosi sul gradino più alto del podio in modo rocambolesco, quando avrebbe festeggiato il terzo posto come una vittoria.
Al posto d'onore è risalito Valtteri Bottas con la Mercedes: il finlandese, dopo aver speronato Kimi Raikkonen nel primo giro è riuscito a recuperare un giro (era doppiato) sfruttando le safety car e la bandiera rossa. Il finlandese ha conquistato il posto d'onore beffando Lance Stroll sul rettilineo finale potendo contare sulla potenza del motore Mercedes ufficiale. Valtteri si è dimostrato molto consistente nella battaglia per il mondiale Costruttori regalando punti importanti alla Stella.
Eccezionale il podio di Lance Stroll: il 18enne, lo "scassa macchine" non ha commesso alcuna sbavatura in una gara incredibile, ma è stato bravissimo a ottenere il massimo risultato con la FW40 rivelando una grande freddezza e una capacità di concentrazione che vanno ben oltre la sua età. Dopo un inizio di stagione molto difficile il ragazzo canadese raccoglie un podio che non era nei piani della squadra di Grove. Il pubblico ha riservato a Lance il titolo di pilota del GP.
Sebastian Vettel, livido dalla rabbia dopo il traguardo, con il quarto posto mantiene la testa del mondiale piloti con 153 punti, 14 in più di Lewis Hamilton. In una gara che era favorevole alla freccia d'argento incrementa il vantaggio, segno che questo mondiale si giocherà fino alla fine. La Ferrari vista in gara è parsa decisamente più competitiva di quella che ha sofferto in qualifica (Seb ha pagato 1"2 da Lewis), ma senza colpi di scena sarebbe arrivata vicina, ma dietro alla W08, nonostante il giro più veloce della corsa di Sebastian.
Il quattro volte campione del mondo si è fatto saltare i nervi in una fase di safety car, abboccando alle "provocazioni" fatte da Hamilton che via radio si lamentava della velocità troppo bassa della safety car e poi rallentava esageratamente per intruppare il gruppo prima del restart. Sebastian ha buttato alle ortiche una vittoria: chissà cosa gli dirà il presidente Sergio Marchionne!
La prestazione della Rossa va giudicata con quello che ha fatto Vettel, perché Kimi Raikkonen è stato il più sfortunato del weekend: al primo giro è stato colpito da Valtteri Bottas che con la Mercedes è decollato su un cordolo colpendo la fiancata sinistra della Ferrari, demolendogli il bargeboard (che la FIA non ha sanzionato). Il finlandese della Mercedes che aveva una gomma forata e l'ala anteriore rovinata si è fermato subito ai box per la riparazione, mentre Iceman ha proseguito in quinta piazza finché non ha perso il bargeboard al 13esimo giro causando la seconda safety car.
Kimi si sarebbe dovuto ritirare dopo aver preso un detrito delle Force India in seguito al contatto fra i due che gli ha forato la posteriore destra e gli ha sfasciato il fondo: ma grazie alla bandiera rossa del 22esimo giro ha potuto ripartire dopo la riparazione del fondo e la sostituzione della gomma. Ma l'ingegner Greenwood è intervenuto in fast lane sulla Rossa e ha causato una drive through per Kimi che si è ritirato definitivamente prima della bandiera scacchi!
Lewis Hamilton ha scoperto che anche un particolare che potrebbe essere insignificante (non gli hanno fissato il poggiatesta dopo la bandiera rossa) può costare un successo: l'inglese quando si è reso conto di cosa stava succedendo ha cercato di guidare con una mano sola in rettilineo, sperando di poter risistemare la protezione. La squadra, invece, ha preferito richiamarlo ai box per la riparazione, producendosi poi in una sfida a vista con il penalizzato Vettel che è stata entusiasmante, ma che non gli ha dato quanto aveva seminato con una pole straordinaria.
In questa gara pazza si registra anche il sesto posto di Esteban Ocon con la Force India: il francese, dopo aver stretto il compagno di squadra Sergio Perez al muro, sembrava destinato al ritiro come il messicano. La bandiera rossa al 22esimo giro decisa per togliere i mille detriti in pista gli ha pewrmesso di ripartire conquistando un piazzamento molto consistente, mentre Perez si è dovuto arrendere con la seconda VJM10.
Ottima la settima piazza di Kevin Magnussen con la Haas che ha preceduto Carlos Sainz a punti con la Toro Rosso dopo un testacoda alla prima curva causato dal rientro in pista dopo un lungo del suo compagno di squadra, Daniil Kvyat.
Il nono posto di Fernando Alonso regala due punti alla McLaren Honda: può essere il punto di ripartenza di una seconda parte di stagione più positiva per la squadra che finalmente ha visto la bandiera a scacchi. Pascal Wehrlein regala un altra soddisfazione alla Sauber con un decimo posto importantissimo per l'economia della squadra svizzera.
Max Verstappen è stato costretto al quarto ritiro in otto GP: l'olandese era furioso quando è riuscito a portare la Red Bull nei box. Max era in lotta con Sergio Perez per il terzo posto quando ha accusato un problema alla power unit con un calo della pressione dell'olio del motore termico Renault nel corso dell'11esimo giro. Sulla sua RB13 si era già staccato un pezzo che era volato in pista: Max ora rosica perché avrebbe potuto esserci lui sul gradino più alto del podio.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 51 | 2:03'55.570 | 4 | 25 | |||||
2 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 51 | 2:03'59.474 | 3.904 | 3.904 | 4 | 18 | |||
3 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 51 | 2:03'59.579 | 4.009 | 0.105 | 3 | 15 | |||
4 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 51 | 2:04'01.546 | 5.976 | 1.967 | 4 | 12 | |||
5 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 51 | 2:04'01.758 | 6.188 | 0.212 | 4 | 10 | |||
6 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 51 | 2:04'25.868 | 30.298 | 24.110 | 4 | 8 | |||
7 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 51 | 2:04'37.323 | 41.753 | 11.455 | 3 | 6 | |||
8 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Renault | 51 | 2:04'44.970 | 49.400 | 7.647 | 3 | 4 | |||
9 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 51 | 2:04'55.121 | 59.551 | 10.151 | 3 | 2 | |||
10 | 94 | Pascal Wehrlein | Sauber | Ferrari | 51 | 2:05'24.663 | 1'29.093 | 29.542 | 5 | 1 | |||
11 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 51 | 2:05'27.364 | 1'31.794 | 2.701 | 3 | ||||
12 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Honda | 51 | 2:05'27.730 | 1'32.160 | 0.366 | 4 | ||||
13 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 50 | 1 lap | 1 giro | 1 giro | 5 | ||||
14 | dnf | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 46 | 5 | Ritirato | |||||
dnf | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 39 | 5 | Ritirato | ||||||
dnf | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 25 | 4 | Ritirato | ||||||
dnf | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 24 | 3 | Accident | ||||||
dnf | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 12 | 1 | Ritirato | ||||||
dnf | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Renault | 9 | Electrical | |||||||
dnf | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 7 | 1 | Ritirato |
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