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Ricciardo: "Un anno di contratto? Nel 2019 voglio essere libero per andare in MotoGP"

L'australiano fa una battuta, ma non smentisce la motivazione per cui non ha ancora siglato il rinnovo con la Red Bull. Daniel ammette che scenderà in pista con la RB14 dotata del motore 1 con il quale ha vinto a Monte Carlo.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, nella drivers parade
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing fan
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing, con degli ingegneri
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

In uno dei weekend più attesi dalla Red Bull e Daniel Ricciardo, l’australiano sarà in pista con la power unit numero 1, ovvero quella utilizzata all’inizio del Mondiale.

I problemi che hanno causato lo stop nel Gran Premio di Germania hanno convinto la Renault a tornare al primo motore dell’anno, unica chance a disposizione di Ricciardo per non incappare in un’altra penalità dopo quella scontata la scorsa settimana ad Hockenheim.

Daniel ha minimizzato, ed è convinto (almeno così fa intendere) che un motore con qualche chilometro in più sul groppone non sia un handicap sul tracciato ungherese. Ma non è comunque la situazione che si augurava alla vigilia di un weekend in cui la Red Bull punta a vincere.

Ed anche sul fronte ‘rinnovo’ le cose non sembrano andare come previsto, considerando che Ricciardo avrebbe voluto andare in vacanza con un futuro già definito. L’ostacolo è sempre la durata del contratto (Daniel chiede un anno e la Red Bull e ferma sulla richiesta di un biennale), ed al momento nessuna delle due parti sembra intenzionata a fare un passo indietro.

Il problema alla power unit che ti ha bloccato in Germania avrà conseguenze su questo weekend?
“Non dovrebbe, intendo come penalità, perché abbiamo ancora il motore numero 1, quello utilizzato fino a Monaco. Utilizzeremo quella power unit, visto che il chilometraggio è ancora nei limiti programmati, e se non ci saranno imprevisti credo che possa andare bene”.

Alla Red Bull aspettate da tempo questa pista. Sei ancora convinto di poter lottare per la vittoria?
“Non sono sicuro che ci sia un favorito in assoluto alla vigilia di questo fine settimana, ma penso davvero che sarà una lotta serrata, e spero di far parte del gruppo. Sono convinto che lotteremo per un decimo o forse meno, mi aspetto un gruppo molto ravvicinato, soprattutto in qualifica”.

Sei stato sorpreso dalla decisione del collegio dei Commissari Sportivi di non punire Hamilton ad Hockenheim?
“Non ci ho pensato troppo, a dire il vero. Mi sono ritirato, ed anche il mio ritmo non era veloce. Entrare in pit-lane dopo il dissuasore credo sia una violazione, ma non sta a me giudicare. Di sicuro Lewis ha fatto una gran gara, soprattutto considerando da dove ha preso il via. Quindi ha meritato la vittoria, e credo che alla fine la decisione sia giusta”.

Credi di aver perso una chance importante domenica scorsa?
“Il ritmo non era granché, ma la strategia era buona, e credo che avrei potuto superare molti avversari che sono stati costretti a cambiare le gomme in anticipo rispetto alla mia strategia. Sono convinto che nella seconda parte di gara mi sarei trovato in una buona posizione”.

Credi qui a Budapest di poter avere la stessa chance che hai avuto a Monte Carlo?
“Potrebbe essere, si. Monaco è sicuramente il circuito migliore per la nostra monoposto, e poi c’è anche Singapore. Il resto delle gare per noi è più dura”.

Lo scorso anno qui ti sei beccato una ruotata da Max. Quanto ha influito quell’episodio sul vostro rapporto?
“Non ci siamo mai piaciuti, eh eh eh”.

Sei un po' frustrato dai problemi avuti con la power unit Renault?
“Quando hai diversi imprevisti finisci col perdere un po' di fiducia, e credo che sia un po' il sentimento di tutta la squadra. Alla base della decisione di cambiare power unit nel 2019 credo abbia influito anche questo aspetto, una frustrazione cresciuta negli anni. Penso che la squadra voglia avere un po' più di controllo, e penso che con la Honda ci sarà un rapporto molto aperto, una relazione che è stata un po' difficile da avere con Renault. Funzionerà? Lo sapremo l’anno prossimo, ma era necessario voltare pagina”.

Siamo arrivati a Budapest è non è ancora stato ufficializzato il tuo rinnovo con la Red Bull. Confermi che il motivo è la durata del contratto?
“Sei sicuro? Il prossimo anno in effetti ho intenzione di essere libero per una nuova grande chance, sai, voglio passare in MotoGP, e non voglio essere vincolato!”.

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