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Ricciardo: "Non abbiamo voluto correre rischi con il motore"

Il pilota della Red Bull spiega che lo step di questa mattina è stato precauzionale, anche se ovviamente è dispiaciuto di aver perso tanto tempo. Riguardo al potenziale delle vetture 2017, crede ci sia ancora molto da tirare fuori.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13

Foto di: XPB Images

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
The Red Bull Racing RB13 of Daniel Ricciardo, is returned to the pits on the rear of a truck
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13

La prima giornata di test a Barcellona non è andata esattamente come avrebbero sperato Daniel Ricciardo e la Red Bull. Dopo appena 4 giri, infatti, il pilota australiano è stato costretto a parcheggiare la sua RB13 a cavallo tra la curva 3 e la curva 4 a causa di un'avaria ad un sensore.

Un problema di per sé banale, che però ha costretto la squadra di Milton Keynes a perdere tutta la mattinata e parte del pomeriggio per venirne a capo. Ricciardo se non altro è riuscito a sfruttare le due ore conclusive, chiudendo in quinta posizione con un tempo di 1'22"926 ottenuto con gomme a mescola soft.

"Abbiamo avuto un avvio un po' lento questa mattina. Non abbiamo fatto troppi giri, ma nel pomeriggio è andata meglio. Anche dopo la pausa abbiamo avuto ancora qualche problemino, ma fortunatamente sono riuscito a stare in macchina per la maggior parte delle ultime due ore, quindi abbiamo concluso la giornata in maniera positiva" ha detto a fine giornata.

Riguardo alla prima impressione di queste nuove monoposto 2017, sulla carta molto più veloci, ha detto: "Penso che ci sia ancora molto potenziale da tirare fuori da questa vettura, poi fa freddo. Le gomme quindi non riescono a raggiungere la temperatura ottimale, anche se i tempi si iniziano a vedere. Lewis è già andato sotto alla pole dell'anno scorso, ma penso che andremo molto più forte di così".

E poi ha aggiunto: "Le sensazioni sono state buone. Sembra quasi di graffiare l'asfalto. Si sente la differenza nelle curve ad alta velocità, anche se penso che possiamo tirare fuori molto di più, anche perché la pista è ancora abbastanza fredda, quindi non riusciamo a sfruttare al massimo gli pneumatici".

Nonostante i problemi incontrati oggi, anche la power unit Renault (che nel caso della Red Bull si chiama Tag Heuer sembra aver dato qualche indicazione positiva: "Si, oggi pomeriggio abbiamo potuto iniziare a respirare un po' di più, inoltre è stato positivo riuscire a fare dei passi avanti costanti. Speriamo che domani Max riesca a girare un po' di più, perché così riusciremo a fare un po' di messa a punto".

Daniel infatti ha parlato di uno stop sostanzialmente precauzionale: "Non sono preoccupato. Ovviamente sarebbe stato meglio fare più giri, ma il nostro stop è stato precauzionale, nel senso che ci sono stati alcuni sensori che ci hanno mandato dei segnali d'allarme. Credo che, soprattutto dal lato del motore, sia giusto andare sul sicuro e non fare danni il primo giorno. Ma nelle ultime due ore le cose sono andate bene e speriamo che possa continuare così per tutto il resto del test. Magari domani Max farà 200 giri".

Sul potenziale della RB13 e delle vetture della concorrenza invece per ora ha preferito non sbilanciarsi troppo: "Se fossimo stati due secondi davanti a tutti, avrei fatto più volentieri questa intervista, ma siamo ad oltre secondo, anche se non conosciamo le quantità di carburante di tutti quanti. Diciamo che, guardando ai pochi giri che abbiamo fatto oggi, possiamo essere contenti della nostra posizione".

Informazioni aggiuntive di Jonathan Noble

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