Ricciardo: "Il nostro gap dalla Mercedes è meno di mezzo secondo"
Il pilota della Red Bull spiega che questi sono i valori emersi dalle analisi dei dati raccolti a Barcellona, inoltre ha minimizzato sui problemi di affidabilità mostrati dalla RB13 in Spagna e spera di poter lottare con Ferrari e Mercedes.
Foto di: XPB Images
Daniel Ricciardo ha sfoderato, un po’ a sorpresa, un cauto ottimismo alla vigilia della prova inaugurale del Mondiale 2017. Il pilota australiano ha elogiato il lavoro svolto dalla Red Bull nelle prove pre-campionato, calcolando in meno di mezzo secondo il divario che separa il suo team dalla Mercedes. "Dall’analisi dei dati che abbiamo fatto dopo i test di Barcellona – ha spiegato Ricciardo – sembra che il nostro gap dalla Mercedes sia meno di mezzo secondo. Ma non sono sicuro di quanto…meno sia".
Ricciardo ha anche minimizzato i problemi di affidabilità evidenziati dalla RB13 nelle prove spagnole. "Abbiamo avuto dei piccoli imprevisti – ha ribadito – ma niente di drammatico. Se ripenso ai test pre-campionato delle stagioni precedenti, non eravamo mai stati impeccabili. Credo che le prove appena concluse siano state le migliori da quando sono nel team. Detto questo mi aspetto Ferrari e Mercedes molto veloci, ma spero che potremo essere li con loro".
L’australiano ha anche lanciato segnali distensivi sul rapporto con il compagno di squadra Max Verstappen: "Siamo stati assieme in sei cene questa settimana, e ci siamo anche incontrati a colazione questa mattina! Non condividiamo ancora la stanza d’albergo, almeno per ora…. Cerchiamo di mantenere il nostro rapporto nel modo più amichevole e professionale possibile, e lavoriamo nella stessa direzione. Credo che la scorsa stagione sia stata perfetta su questo fronte. Entrambi vogliamo vincere, entrambi vogliamo battere l'un l'altro, e così deve essere. Ma allo stesso tempo corriamo per una squadra che sta cercando di costruire una monoposto competitiva, e si affida a noi per spingere la vettura al massimo".
Ricciardo ha elogiato anche la nuova generazione di monoposto, che come previsto, è di suo gradimento. "Si, mi sento meglio – ha confermato Daniel – percorrere le curve ad una velocità maggiore trasmette un grande feeling. E’ qui che la Formula 1 deve fare la differenza rispetto alle altre categorie, la velocità in curva. La '3' a Barcellona l’abbiamo percorsa a 40 km/h in più rispetto allo scorso anno, una grande differenza, e credo che questa sia l’essenza del nostro sport, quello che appassiona il pubblico che spende dei soldi per venire in pista a venirci a vedere. Credo che sia stato un cambiamento nella giusta direzione".
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