Ricciardo: "Esports? Preferisco allenarmi!"
Il pilota della Renault ha spiegato perché preferisce non cimentarsi nei GP Virtuali: teme che la sua natura competitiva finirebbe per portarlo a togliere tempo agli allenamenti.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
I motori sono spenti e, nella migliore delle ipotesi, continueranno ad esserlo fino al primo weekend di luglio. La pandemia del Coronavirus ha fermato il motorsport, ma piano piano sta attraendo sempre più piloti a sfidarsi sul terreno virtuale degli Esports.
Piloti di Formula 1 come Charles Leclerc, Lando Norris, Alexander Albon e George Russell si sfidano quasi quotidianamente sui loro simulatori "casalinghi", ma c'è anche chi per il momento non ne ha voluto sapere di cimentarsi davanti ad un monitor.
Per esempio, è il caso di Daniel Ricciardo, che sta trascorrendo questa fase di isolamento forzato nella fattoria di famiglia, in Australia. Ma non è tanto il fuso orario a non convincere il portacolori della Renault, quanto il tempo che gli sarebbe richiesto per essere competitivo.
"So solo che con la mia natura competitiva, ci passerei delle ore tutti i giorni" ha detto Ricciardo al New Daily. "E, prima che me ne accorga, inizierei a saltare gli allenamenti. E penso che gli allenamenti siano più produttivi".
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