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Ricciardo boccia la strategia Red Bull: "Lasciato sempre davanti solo, non è corretto!"

L'australiano, solo settimo, non le manda a dire al muretto dei "bibitari" dopo aver dovuto girare sempre davanti a Verstappen senza beneficiare di una scia in tutte le qualifiche. Max invece è sereno e in linea con le decisioni del team.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

E' solo settimo in griglia Daniel Ricciardo dopo le qualifiche del Gran Premio d'Austria, ma il suo crono in realtà nasconde un retroscena molto... pepato riguardante la strategia adottata dalla Red Bull.

L'australiano non ha affatto gradito l'ordine di scuderia impartito dal muretto dei "bibitari", che seguendo gli accordi presi in precedenza hanno fatto uscire per primo il 28enne di Perth in ogni sessione, senza quindi dargli la possibilità di beneficiare di una scia da parte del compagno di squadra Max Verstappen, che sui rettilinei del Red Bull Ring sarebbe potuta essere più che utile.

"La strategia adottata dal team in Q3 non mi è piaciuta per niente, avevo tre tentativi ed ero sempre primo - ha dichiarato senza tanti peli sulla lingua Ricciardo, che poi ha rincarato la dose - Lo avevamo deciso all'inizio del weekend e va bene, ma solo se si tratta di un giro, non di più. Sul rettilineo ho perso davvero tanto tempo per niente. Non sono per nulla contento, ma nemmeno troppo sorpreso di tutto ciò. Bisognava essere più corretti!"

Resta comunque la speranza di vedere una rimonta da centro gruppo sfruttando le gomme Super Soft che la RB14 #3 monterà allo spegnimento dei semafori, oltre che l'ulteriore zona DRS presente sul tracciato di Spielberg.

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"All'inizio ho faticato un po', ma la macchina tutto sommato non era male, non credo ci fossero problemi di motore, almeno io non me ne sono accorto. La terza zona DRS può esserci utile per la rimonta, anche perché abbiamo gomme Super Soft all'inizio. Ho visto la gara di GP3 stamattina e chi era a centro gruppo ha recuperato, sotto questo aspetto penso che possa andare bene", ha concluso senza un sorriso (!) Ricciardo.

Dal canto suo Verstappen, che alla fine ha terminato quinto, non pare preoccuparsi delle lamentele del compagno di squadra.

"Prima del weekend ci mettiamo sempre d'accordo su chi starà davanti, io l'ho fatto al Paul Ricard, lui in Canada - ha spiegato l'olandese - Ne avevamo già parlato e stavolta toccava a lui. In Francia ero sempre primo e solo, la strategia era la medesima qui, ma a parti invertite".

"Abbiamo cercato di fare la miglior qualifica possibile e ovviamente di battere tutti gli altri, poi è chiaro che se la strategia impartita dalla squadra è "stai davanti per tutta la sessione", bisogna rispettarla. E' quello che ho fatto al Paul Ricard, ora era il turno di Daniel".

Infine a chiudere la questione ci pensa Chris Horner, che in quanto team principal della Red Bull ha spiegato cosa è successo nello specifico.

"In realtà non c'è niente da spiegare, i piloti conoscono la situazione. Abbiamo una politica che portiamo avanti da sette anni, ossia alternare ad ogni weekend di gara il pilota che uscirà dai box per primo. E' l'unico modo per essere corretti nei confronti di entrambi, stavolta toccava a Daniel partire davanti a Max per dargli la scia. I ragazzi lo sanno benissimo, in Francia era toccato a Verstappen uscire prima di Ricciardo, la prossima volta sarà uguale. Ne parliamo ad ogni riunione, questa è la nostra correttezza".

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