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Ricciardo: "Bello finire in Top3 su una pista difficile e scivolosa"

Oggi le Red Bull hanno volato a Baku e l'australiano si mostra soddisfatto del lavoro svolto con la sua RB13, anche se bisogna stare molto attenti alle caratteristiche del circuito che possono tendere trappole ovunque.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing su una bici
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing

Il sorriso non manca mai a Daniel Ricciardo, specialmente quando le Red Bull chiudono nelle prime posizioni.

Nelle libere del Gran Premio di Azerbaijan, l'australiano si è issato per due volte alle spalle del compagno di squadra Max Verstappen, con un secondo ed un terzo crono ottenuti al volante di una RB13 che sembra trovarsi molto bene sulla pista cittadina di Baku.

"E' stata un'ottima giornata, entrambi abbiamo chiuso in Top3 nelle due sessioni di libere - spiega Daniel a fine sessione - Stamattina ero andato bene, ma sapevo che c'erano margini di miglioramento perché il set-up non mi rendeva particolarmente soddifatto. Nel pomeriggio non è stato proprio come avrei voluto, ma in generale posso definirmi contento perché abbiamo lasciato indietro parecchia gente, comprese Force India e Williams, anche se con Ferrari e Mercedes siamo molto vicini".

"Forse le Ferrari andranno un po' meglio domani, ho sentito dire che i long run di Vettel erano davvero buoni, ma per ora sono contento di quanto abbiamo fatto noi".

Durante le prove ci sono state una marea di bandiere gialle: Ricciardo pensa di sapere quali siano stati i problemi.

"Queste due sessioni sono state molto dure, non è stato semplice mettere insieme il giro perfetto. Credo che il problema sia un insieme di cose, partendo dall'asfalto molto scivoloso, unito al poco carico aerodinamico e alle caratteristiche delle nuove auto e delle gomme. In generale non era facile valutare i punti di frenata giusti e quanto grip c'era in pista, per questo in molti hanno sbagliato. Siamo in una pista difficile".

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