Retroscena: Hamilton a Sochi ha finito secondo grazie a Ecclestone!
Hamilton è riuscito a schierarsi decimo in griglia perché Mister E è intervenuto personalemte per sbloccare dei pezzi di ricambio Mercedes arrivati nella notte con un jet privato e che erano rimasti fermi per ore in dogana.
Foto di: XPB Images
Lewis Hamilton deve ringraziare Bernie Ecclestone per il secondo posto nel Gp di Russia. Cosa centra Mister E con la prestazione del tre volte campione del mondo a Sochi? E' presto detto: se il pilota inglese ha potuto schierarsi al decimo posto in griglia di partenza sebbene abbia sostituito la power unit, il merito è proprio del grande capo della FOM.
C'è voluto l'intervento personale di Bernie Ecclestone per sbloccare dei pezzi di scorta della power unit che erano rimasti bloccati in dogana. Montando l'unità che Lewis aveva usato nel Gp di apertura della stagione a Melbourne, la squadra di Brackley ha dovuto riconfigurare il propulsore con le stesse caratteristiche della power unit che ha ceduto in qualifica altrimenti si sarebbe rotto il regime di parco chiuso.
Nel corso della notte è atterrato a Sochiun jet privato che ha portato un fuel system evoluto, ma i tecnici della Mercedes non erano riusciti ad entrarne nella disponbilità perché era rimasto bloccato in dogana. C'è voluto il personale interessamento di Bernie Ecclestone perché le preziose parti mancanti fossero trasferite in autodromo in tempo per essere assemblate per il Gp.
Ricordiamo che sulla power unit di Lewis sono state sostituite diverse parti: oltre al turbocompressore è stata montata una nuova MGU-H (che è già la terza per Lewis), oltre alla centralina elettronica della power unit e le batterie.
Hamilton, quindi, ha potuto schierarsi in griglia al decimo posto, ma senza l'intervento di Ecclestone avrebbe dovuto pagare delle penalità che avrebbero reso ancora più difficile la rimonta fino alla piazza d'onore. Va detto che Lewis è sceso dalla sua monoposto con il muso lungo: l'inglese, infatti, mentre stava producendo il massimo sforzo nel tentativo di andare a riprendere il leader del mondiale e compagno di squadra, è stato rallentato da un ordine che è partito dal muretto dei box.
I telemetristi della Mercedes avevano visto un aumento della temperatura dell'acqua nell'impianto di raffreddamento della power unit. La "scaldata" non ha pregiudicato la piazza d'onore dell'inglese, ma pare che ne abbia messo a dura prova l'affidabilità del motore termico, al punto che è già scattato l'allarme rosso nel box per un'eventuale sostituzione in Spagna.
Insomma il momento difficile di Hamilton non sembra ancora finito...
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