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Report Strategie GP del Brasile: ecco le decisioni che hanno generato scontri... bollenti

James Allen analizza il Gran Premio del Brasile, in cui le variazioni di scelta legate alle gomme Pirelli hanno servito agli appassionati lotte di vario genere per tutta la gara.

James Allen sul GP del Brasile di F1

James Allen sul GP del Brasile di F1

James Allen

Motorsport Blog

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Il Gran Premio del Brasile di Formula 1 ha offerto grandi spunti di interesse e di dibattito, che hanno coinvolto anche contese in pista e verbali tra i piloti oltre alle solite strategie che hanno determinato il risultato della gara.

Nuovi pneumatici contro usati, è parte del pensiero legato alle strategie dietro al concetto di degrado delle gomme Pirelli di Formula 1. Lo abbiamo avuto nell'era dei rifornimenti, quando in F1 c'erano le gomme Bridgestone, ma in misura minore rispetto a quanto visto con le Pirelli, specialmente nella parte finale della loro avventura nel Circus iridato, quando il costruttore giapponese divenne molto conservatore.

Con le F1 in difficoltà a effettuare sorpassi in molte piste, l'idea di Pirelli è quella di offrire ai team 3 mescole. Quando i team fanno le scelte giuste legate alle gomme si ottiene un'affascinante situazione in cui si possono utilizzare diversi modi per coprire la distanza di gara.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+ pit stop

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09 EQ Power+ pit stop

Photo by: Jerry Andre / Sutton Images

Dipende dalle circostanze. I team più vicini alla vetta vorranno cercare di essere più veloci possibili, mentre chi parte nelle retrovie cercherà di trovare costanza più che prestazione assoluta dal via sino al traguardo, stando in pista più possibile nel primo o nel secondo stint di gara.

Dunque spesso possiamo vedere una monoposto dotata di gomme nuove e più soffici arrivare alle spalle di una con gomme usate e più dure. In Brasile questo scenario si è riproposto più e più volte, ma due di queste hanno creato controversie: Ocon e Verstappen e la battaglia fratricida tra i piloti del team Toro Rosso, Pierre Gasly e Brendon Hartley.

Nella situazione Ocon-Verstappen, il pilota della Force India è stato doppiato ma si è poi fermato per montare gomme Supersoft. Il secondo pit stop del francese è stato effettuato al giro 40 ed è stato molto lento, così come il primo. Questo ha fatto in modo che Esteban finisse alle spalle del leader della gara Max Verstappen.

Ocon era in quel momento su gomme Supersoft, dunque un secondo più veloce dell'olandese, che continuava a condurre la gara e che in quel momento procedeva con gomme Soft che avevano già fatto 9 giri. Poi tutti sappiamo com'è andata a finire...

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, and Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11, make contact

Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, and Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11, make contact

Photo by: Steve Etherington / LAT Images

C'erano ancora da effettuare 28 giri e Verstappen stava cercando di replicare quanto fatto ad Austin, ovvero gestire al meglio le gomme per fare una sola sosta e, in questo caso vincere, la gara battendo Mercedes e Ferrari.

Verstappen stava ottenendo un altro grande risultato per la Red Bull in questo finale di stagione. Il telaio lavorava bene e il team aveva fatto un lavoro egregio sulla rifinitura del set up per massimizzare le performance di telaio e gomme per la gara.

Se in gara la Red Bull ha mostrato tutto il suo potenziale, nelle Qualifiche sono state Mercedes e Ferrari a giocarsi la pole in maniera molto ravvicinata, con le RB14 comodamente davanti alle Alfa Romeo Sauber di Marcus Ericsson e Charles Leclerc.

Le Ferrari hanno scelto di partire in gara con gomme Soft, avendo passato la tagliola della Q2 con quelle mescole, per poi passare alle Medium nel secondo stint di gara mentre le Mercedes sono passate dalle Supersoft alle Medium. Red Bull, invece, ha gestito molto bene le Supersoft per 33 giri, per poi passare alle gomme Soft. Una strategia molto simile a quella adottata ad Austin.

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H and Max Verstappen, Red Bull Racing RB14 battle

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H and Max Verstappen, Red Bull Racing RB14 battle

Photo by: Manuel Goria / Sutton Images

Non è stato facile farlo. Ciò ha richiesto tutte le migliori capacità di Verstappen, che è riuscito a superare i concorrenti davanti a lui, salendo dal quinto sino al secondo posto nei primi 10 giri della gara e salire in vetta alla corsa nello stint d'apertura senza danneggiare le gomme.

Allo stesso tempo le Mercedes hanno mostrato gli stessi problemi di Austin e Messico, ovvero blistering alle gomme, che ha compromesso la strategia di gara di Hamilton e Bottas. 

La strategia della Ferrari, quella di iniziare la gara con gomme Soft, è stata fatta saltare dalle alte temperature di domenica. La pista aveva meno grip e le due Rosse sono partite dal lato sporco della pista.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09 leads Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09 and Sebastian Vettel, Ferrari SF71H at the start of the race

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1 W09 leads Valtteri Bottas, Mercedes-AMG F1 W09 and Sebastian Vettel, Ferrari SF71H at the start of the race

Photo by: Mark Sutton / Sutton Images

Nel caso di Vettel, il tedesco ha perso subito la posizione nei confronti di Bottas alla Curva 1 dopo la partenza. Raikkonen è stato in grado di tenere testa a Verstappen nelle fasi iniziali, ma la scelta delle gomme Soft non ha pagato, perché le Supersoft hanno performato meglio del previsto.

Raikkonen è stato ancora una volta il pilota più competitivo della Ferrari, lo è stato per la terza volta nelle ultime quattro gare. In questo periodo il finlandese ha firmato 65 punti contro i 46 del tedesco. Questo, nel periodo in cui in Ferrari c'erano Alonso e Raikkonen, non era mai successo.

Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR13, arrives on the grid with his mechanics

Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR13, arrives on the grid with his mechanics

Photo by: Andy Hone / LAT Images

Problemi in casa Toro Rosso

La questione di una monoposto su gomme nuove e Soft che arriva alle spalle di una con gomme più dure e usate ha creato grattacapi in seno al team di Faenza. Abbiamo visto spesso questa situazione, in cui un team sceglie due strategie differenti per i propri piloti e la vettura che è davanti sia più lenta di quella alle spalle. Per cui il team ordina un cambio di posizioni, specialmente se quella dietro è più veloce e può raggiungere un risultato migliore. Lo abbiamo visto fare alla Ferrari, alla Red Bull, anche la Mercedes ai tempi di Hamilton assieme a Nico Rosberg.

Ma con la Toro Rosso questa volta è stata una situazione differente.

Se guardiamo al passato possiamo notare come il team abbia quasi sempre utilizzato due strategie differenti per i propri piloti, che devono crescere per poter arrivare a essere titolari in Red Bull. Dunque di solito vengono utilizzate strategie diverse per i due driver di Faenza.

Pierre Gasly, Toro Rosso STR13 pit stop

Pierre Gasly, Toro Rosso STR13 pit stop

Photo by: Mark Sutton / Sutton Images

A Interlagos potevano esserci chance di vedere Brendon Hartley, dotato di gomme Soft, raggiungere la Force India di Sergio Perez per cogliere l'ultima posizione della zona punti, la decima. Gasly si è fermato al giro 22 per montare gomme Medium, mentre Hartley è rientrato al giro 49 per montare le Supersoft. Hartley, tornato in pista, era mediamente più veloce del compagno di squadra di 1"5 o addirittura 2 secondi.

La Toro Rosso ha chiesto a Gasly di far passare Hartley, ma Gasly si è rifiutato di farlo. Alla fine lo ha fatto passare, ma la situazione di Gasly è peggiorata ulteriormente perché poco prima della fine della gara Sainz Jr. ha passato Gasly e il francese ha chiuso 13esimo pur avendo iniziato la gara in nona piazza.

La strategia di Hartley si basava sull'essere veloce alla fine della gara, avendo iniziato questa con gomme Medium. Questo ha portato il neozelandese a fare un primo stint molto lungo. Questo lo ha portato a fare una delle migliori gare della carriera al volante di una monoposto di Formula 1, ma non è comunque riuscito a centrare la Top 10 e, dunque, a segnare punti.

Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso, in the garage

Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso, in the garage

Photo by: Andy Hone / LAT Images

Lo Strategy Report di gara UBS è scritto da James Allen grazie imput e dati che arrivano da numerosi strateghi dei team di F1 e dalla Pirelli.

Grafico dell'andamento della gara

Gentilmente offerto dalla Williams Martini Racing, fare click sull'immagine per ingrandire

Race history

Il numero di giri è sull'asse orizzontale; il gap tra il leader e gli altri piloti è sull'asse verticale.

Un segno positivo è una curva ascendente ed è legata al consumo della benzina. Un segno negativo è una curva discendente legata al degrado delle gomme.

Classifica dell'utilizzo gomme

Tyre history
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