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Report strategie: ecco come Red Bull ha beffato Ferrari e Mercedes

James Allen analizza il Gran Premio della Cina e pensa che l'approccio conservativo riguardo le strategie adottate da Ferrari e Red Bull abbia consegnato la gara nelle mani del maestro dei sorpassi Daniel Ricciardo.

GP della Cina, report strategia di gara

GP della Cina, report strategia di gara

James Allen

Motorsport Blog

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Questa era una gara in cui la Ferrari aveva due chance per vincerla, Mercedes una sola così come Max Verstappen. Ma la vittoria è finita sì nelle mani della Red Bull, ma di Daniel Ricciardo.

Senza l'intervento della Safety Car a 21 giri dalla fine della corsa, la gara avrebbe riservato un pit stop ai piloti di vertice. Ma la Red Bull ha deciso di adottare una strategia aggressiva, fermando entrambe le vetture per montare le Soft.

Quando la Safety Car è entrata in pista ha di fatto tagliato fuori Bottas e Vettel ed è costata al finlandese la prima vittoria stagionale, ma ha anche dato a Mercedes e Ferrari l'opportunità per diversificare le strategie tra i loro piloti e fare a loro volta una scommessa. Nessuno dei due ha però scelto questa opzione e hanno sbagliato.

Questa è stata una gara in cui la svolta nelle strategie hanno regalato emozioni mozzafiato grazie a sorpassi nell'ultima fase di gara. Le gomme Soft hanno avuto un ruolo fondamentale nella rimonta di Ricciardo che lo ha portato alla vittoria.

Considerazioni pre-gara

Domenica è stata la giornata di gran lunga più calda del fine settimana. La questione era legata alla durata della gomma Ultrasoft. Sarebbe durata abbastanza a lungo per permettere ai piloti di fare un solo pit stop? Per fare ciò la loro vita avrebbe dovuto durare almeno 17 giri. Le monoposto che hanno scelto di iniziare con gomme Soft - nella battaglia tra Ferrari e Mercedes - era chiaro avessero l'intenzione di affrontare la gara facendo una sola sosta.

Per le Red Bull, scattate dalla quinta e dalla sesta casella dello schieramento con gomme Ultrasoft, qualora avessero trovato un buon ritmo avrebbero potuto scegliere quale strategia adottare.

La prima, grande scelta che hanno fatto è stato il doppio pit stop, perché dati i distacchi che avevano i due, se le soste fossero state separate uno dei due sarebbe stato svantaggiato. Il vantaggio che entrambi avevano nei confronti dei primi avversari alle loro spalle ha consentito di adottare questa strategia e questo le ha riportate in pista in ottima posizione.

Per tutti quelli che avevano deciso di fare una sola sosta è stato Pierre Gasly il vero riferimento. Il francese della Toro Rosso è scattato con gomme medie, mostrando a tutti i team quali fossero le performance di quelle gomme.

Fernando Alonso è stato un altro pilota che è passato alle gomme medie molto presto. Le sue prestazioni si sono rivelate incoraggianti e hanno così suggerito ai team di cambiare gomme con le medie e fare una sola sosta.

Come ha fatto la Ferrari ha perdere la testa della corsa

Anche se i colpi di scena sono arrivati soprattutto nella parte finale della corsa, a metà di questa è arrivato un momento piuttosto strano della competizione e lo abbiamo avuto tra la Ferrari e la Mercedes che si trovavano rispettivamente in prima e seconda posizione prima della sosta.

La Ferrari, che ha dominato le Qualifiche e stava cercando di portare a casa la terza vittoria consecutiva, ha fatto una serie di piccoli errori che hanno costretto Vettel a perdere la testa della corsa.

Per prima cosa, Vettel ha stretto il suo compagno di squadra in partenza, costringendolo ad alzare il piede dall'acceleratore e questo ha permesso a Valtteri Bottas di superare Raikkonen poche decine di metri più tardi. Senza la protezione di Raikkonen, Vettel è rimasto vulnerabile al tentativo di undercut del team tedesco. Inoltre la Ferrari ha sottostimato gli effetti dell'undercut fatto dalla Mercedes. Le gomme nuove montate da Bottas hanno permesso a Valtteri di chiudere il gap su Vettel e di superarlo una volta che il tedesco è uscito dalla pit lane dopo la sua sosta, mentre il finlandese era entrato per primo a fare la sua.

Certo, Ferrari non voleva fare un pit stop troppo anticipato per evitare di arrivare a fine corsa con gomme finite, ma doveva coprire anche l'undercut cercato dalla Mercedes. Ma è stato proprio questo a non permettere a Vettel di rimanere davanti a tutti una volta fatto il suo primo e unico pit stop. Avrebbe dovuto essere la Ferrari a prendere l'inziativa, e non lasciarla alla Mercedes.

Quando Bottas si è fermato al 19esimo con Vettel che era al comando con oltre 3" di vantaggio su di lui. Per la Ferrari c'era margine. Pensando però ai problemi avuti al pit stop in Bahrain, il team di Maranello avrebbe dovuto cercare di costruire un po' più di margine immaginando che nei meccanici addetti alla sosta avrebbe potuto esserci più tensione del solito dopo quanto accaduto nel weekend precedente.

Il pit stop di Bottas è stato velocissimo, mentre quello della Ferrari è stato più lento di 1 secondo. Mentre Vettel era ai box, Valtteri ha sfruttato al meglio le gomme medie nuove e ha coperto il gap che aveva prima della sosta ed è addirittura riuscito a passare Vettel.

La Ferrari ha scelto di lasciare fuori Raikkonen per cercare di frenare Bottas e permettere a Vettel di recuperare. Inoltre questa scelta ha fatto perdere a Kimi tanti secondi sui piloti che avevano già fatto il loro pit stop e in quel momento giravano 2" più veloci di lui.

La strategia che il team ha affidato a Raikkonen è stata rischiosa su due fronti: in primo luogo è stato difficile dare un aiuto a Vettel, in secondo luogo è demoralizzante per il pilota che deve metterla in atto. Raikkonen sembra più competitivo in questo inizio di stagione. Essere bloccati alla Curva 1 da Vettel dopo la partenza non ha fatto altro che peggiorare il suo umore.

Kimi ha però fatto ciò che gli è stato chiesto e ha evitato di dare strada facilmente a Bottas per aiutare Vettel a riavvicinarsi. Sebastian è riuscito a farlo, ma Bottas si è liberato senza troppi problemi di Raikkonen e ha potuto allungare sul tedesco.

Abbiamo detto sin dall'inizio della stagione che la Ferrari vincerà il titolo se riuscirà a eseguire le operazioni in maniera perfetta. Lo hanno fatto a Melbourne e in Bahrain, ma questa serie di piccoli errori hanno tenuto in vita la Mercedes, specialmente dopo non aver messo alcuna Freccia d'Argento in prima fila a Shanghai.

La Red Bull ha avuto un approccio audace

Dopo la mossa della Red Bull, Ferrari e Mercedes sono rimaste fedeli alle rispettive strategie ed è stato sorprendente che non abbiano approfittato della permanenza della Safety Car in pista per permettere ai commissari di percorso di togliere i detriti dalla Curva 6 dopo la collisione tra le due Toro Rosso di Gasly e Hartley.

Nel momento dell'entrata in pista della Safety Car, come detto, per Vettel e Bottas era ormai troppo tardi ma lo stratega della Red Bull Will Courtenay ha fatto in tempo a richiamare ai box Verstappen, che stava affrontando la Curva 14 e ha richiamato anche Ricciardo per un doppio pit stop.

I pit stop sotto regime di Safety Car hanno fatto perdere ai due piloti due terzi di tempo in meno rispetto a una sosta normale. Inoltre le gomme nuove e più morbide avrebbero garantito un surplus di prestazione che ha consentito a entrambi di attaccare i piloti che erano davanti.

Le gomme di Raikkonen erano le più fresche di quelle dei piloti di vertice che non si sono fermati per sostituirle. Sia per Ferrari che per Mercedes avrebbe avuto senso fermare almeno uno dei due piloti per fare pit stop in regime di Safety Car, avendone già uno in pista con gomme medie. La Safety Car ha unito il gruppo di monoposto e per questo avrebbero avuto l'opportunità di attaccare con gomme Soft.

Al momento della ripartenza della corsa era chiaro come Vettel e Bottas non potessero resistere al ritorno delle Red Bull. Shanghai è una pista in cui se uma monoposto riesce ad avere più grip delle altre, ha ampie possibilità di sorpassare alla Curva 6 e alla Curva 14. Due chance ogni giro.

Una delle due strategie che Ferrari e Mercedes avrebbero potuto adottare avrebbe di certo funzionato. Addirittura Hamilton avrebbe potuto chiudere davanti a Ricciardo. Raikkonen aveva invece un vantaggio di 24 secondi su Hulkenberg, quindi non avrebbe corso alcun rischio facendo il secondo pit stop per montare le Soft.

Per la Ferrari la ragione per non far rientrare Raikkonen era legata probabilmente alle sue prestazioni con gomme Soft. Una volta effettuato l'eventuale cambio gomme, Kimi sarebbe stato molto più veloce di Vettel e avrebbe potuto facilmente passarlo in pista, togliendo al tedesco punti importanti in ottica campionato.

A questo punto sembrano già ben definiti i ruoli all'interno della Ferrari, con Vettel punta di diamante e Raikkonen "gregario", che continua a fare il lavoro sporco. Ma come avrebbe potuto reagire Vettel se Raikkonen avesse fatto il pit stop e gli fosse arrivato alle spalle?

L'UBS Report Strategie è scritto da James Allen con gli imput e i dati che arrivano da diversi strateghi dei team di F1 e dalla Pirelli.

Race History Chart

Race history

Kindly provided by Williams Martini Racing

The number of laps is on the horizontal axis; the gap behind the leader is on the vertical axis. The aspect to look at is the gaps between the cars and also the relative pace of the cars. A positive sign is an upward curve indicating strong pace as lap time falls.

Look at the gap Raikkonen has to Hulkenberg before the Safety Car (orange vertical band). Look also at how much time he loses by staying out in the opening stint. In contrast to Melbourne, where the tyres held on for Vettel, in China new tyres are at a premium.

 

Tyre history
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