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Renault: se si rompe un'altra MGU-H non c'è più nemmeno una scorta!

I problemi alle due Toro Rosso sommati a quello della Red Bull di Ricciardo hanno fatto crescere l'allarme fra i tecnici della Casa francese che non hanno più motori elettrici di ricambio nuovi. E partono le prime accuse incrociate...

Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso STR12 con un guasto al motore

Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso STR12 con un guasto al motore

Sutton Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13
Cyril Abiteboul, Renault Sport F1 Managing Director
Scuderia Toro Rosso STR12 nel garage
Scuderia Toro Rosso STR12 nel garage
La monoposto di Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso STR12 ferma in pista nelle FP1
Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso STR12 con un guasto al motore
Brendon Hartley, Scuderia Toro Rosso si ferma in pista nelle FP1
Franz Tost, Team Principal, Scuderia Toro Rosso, Yusuke Hasegawa, Senior Managing Officer, Honda, ne

La prima giornata di attività in pista del Gran Premio del Brasile ha determinato uno scenario da incubo per le power unit Renault.

Se uno dei sei piloti equipaggiati dal motore francese dovesse accusare problemi nella giornata di domani, la sua presenza al via della gara sarebbe a rischio a causa della carenza di ricambi.

L’ecatombe di power unit verificatasi nel weekend del Gran Premio del Messico ha avuto forti ripercussioni sulla programmazione delle forniture. L’allarme è suonato sul fronte MGU-H, visto che le disponibilità delle scorte è ormai al limite.3

Prima dell’inizio delle attività in pista è arrivata la comunicazione che ben tre monoposto equipaggiate dalla Renault (le due Toro Rosso e la Red Bull di Daniel Ricciardo) avrebbero sostituito l’unità MGU-H, poi, dopo pochi giri percorsi nella sessione FP1, sulla monoposto di Gasly ha ceduto sempre lo stesso particolare su una power unit di rotazione, rendendo necessaria l’ennesima sostituzione.

Da qui l’allarme, perché le scorte dell’unità ibrida sarebbero terminate, mettendo a rischio il proseguimento del weekend qualora si registrasse un’ulteriore problema su una delle MGU-H.

Anche se in modo soft, il responsabile della Renault, Cyril Abiteboul, ha puntato il dito contro la Toro Rosso, non addossandosi tutte le responsabilità per i continui problemi che assillano la squadra italiana. “Non siamo contenti di questa situazione, e la prendiamo seriamente – ha dichiarato – la Toro Rosso ha sofferto negli ultimi due weekend di gara molto più delle altre squadre. Siamo un po’ preoccupati per il modo in cui il nostro motore viene utilizzato sulle monoposto della Toro Rosso, potrebbe esserci un motivo sul perché abbiamo accusato tanti problemi su un team in particolare. Non ci sono mai coincidenze in questo sport”.

Abiteboul ha però confermato che l’affanno in Casa Renault esiste:
“Non potevamo immaginare di dover gestire una situazione simile. Sono trascorse solo due settimane dal Gran Premio del Messico, e nella sede di Viry abbiamo lavorato a pieno ritmo, anche durante le festività. Ma con le esigenze logistiche e le tempistiche c'è un limite a quello che si può fare, e al numero di nuove parti di scorta che si possono portare. È un effetto a “palla di neve”, una volta che inizia a rotolare è molto difficile fermarla. Stiamo provando a fare del nostro meglio”.

Come previsto è arrivata anche la replica di Franz Tost, che ha visto tutto il personale della Toro Rosso impegnato in un tour de force al limite del minuto per consentire alle due monoposto di essere in pista nella sessione FP2:
“Non è cambiato nulla nell’installazione e nella gestione della power unit da inizio campionato, e posso confermare che non c’è parte del telaio collegata alla MGU-H che possa teoricamente causare problemi. Da parte nostra non c’è niente che possiamo fare...”.

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