Renault a denti stretti: "Daremo i V6 a Red Bull, se necessario"
I vertici di Renault confermano di poter fornire i motori a Red Bull e AlphaTauri, ma ammettono anche che la situazione sarebbe imbarazzante per le modalità con cui si separarono nel 2018.

L'addio di Honda alla Formula 1 ufficializzato nella giornata di ieri e che diverrà effettivo alla fine del 2021 ha lasciato Red Bull Racing e AlphaTauri senza un partner motoristico. Almeno per ora.
In Formula 1, oltre a Honda, ci sono 3 fornitori di motori ma, di fatto, solo 2 potrebbero diventare partner delle due scuderie a partire dal 2022, quando sarà introdotto il nuovo regolamento tecnico che ridisegnerà le monoposto.
Con Mercedes che dall'anno prossimo avrà 4 team da fornire (Aston Martin, McLaren, Williams oltre alla squadra ufficiale), rimangono aperte le strade che portano a Ferrari e Renault. A Maranello, però, sembra che l'idea di fornire power unit alla squadra di Milton Keynes non faccia impazzire i vertici della Gestione Sportiva.
Per questo motivo rimarrebbe un solo fornitore di motori disponibile che, per regolamento, dovrebbe accollarsi la fornitura per i due team essendo l'unico ad avere una sola squadra che utilizza le proprie power unit (Renault, che dall'anno prossimo sarà rinominata Alpine).
Una situazione imbarazzante per Red Bull, perché dopo aver fatto incetta di titoli iridati in Formula 1 dal 2010 al 2014 (8 su 8 tra Costruttori e Piloti), con l'avvento delle propulsioni ibride hanno velocemente deteriorato un rapporto che pareva saldo dopo tutte le vittorie portate a casa nel quadriennio dorato.
Le critiche, divenute sempre più feroci, hanno portato Red Bull e Toro Rosso ad accettare la sfida Honda. Ora, però, si trovano a dover fare una clamorosa marcia indietro. I team bibitari hanno assoluto bisogno di una power unit dal 2022 e, se non entreranno ulteriori fornitori, Renault sarà proprio il partner designato per regolamento (allegato 9 di quello sportivo FIA).
Ma in tutto questo, tra imposizioni di regolamento sportivo e frizioni divenute vere e proprie guerre verbali nel recente passato, qual è il pensiero di Renault? Innanzitutto i vertici di Renault, nella figura di Cyril Abiteboul, hanno subito sottolineato come, a oggi, non vi siano ancora state discussioni tra le parti.
"Posso confermare che a oggi non c'è stata alcuna conversazione a tal riguardo", ha dichiarato Abiteboul a Motorsport.com. "Essendo in questo sport siamo ben consapevoli di dover rispettare il regolamento e i nostri obblighi".
"Ovviamente la questione è più complicata di come può apparire. Dobbiamo essere richiesti e, al momento, non lo siamo stati. In secondo luogo, ci sono circostanze molto specifiche, compresi tempi, perché ciò possa accadere. Siamo ancora abbastanza lontani da quella finestra. Questa non sarà prima della primavera del 2021".
"Non posso immaginare che la Red Bull non abbia piani sullo sfondo. Horner e Marko sono pieni di soluzioni e capaci di fare delle mosse. Non mi aspetto che Renault sia il loro Piano A. Sicuramente sarebbe imbarazzante una nuova partnership tra di noi. Ma dobbiamo pensare al fatto che stiamo parlando di uno sport. Sappiamo però che è qualcosa che può succedere".

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Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Team | Red Bull Racing , Renault F1 Team |
Autore | Giacomo Rauli |
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