Renault: il mono pilone della R.S.17 si ancora al DRS. È legale?
La Renault R.S.17 presentata ieri a Londra fra già discutere: il regolamento tecnico dice che il supporto dell'ala posteriore deve ancorarsi al profilo principale, mentre sulla monoposto di Enstone si allaccia al comando del DRS. Cosa dice la FIA?
Foto di: Renault F1
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Renault fa già discutere. La presentazione londinese della R.S.17 è stata seguita anche dai responsabili tecnici delle altre squadre. E pare che ci sia qualcuno che abbia storto la bocca vedendo una soluzione nel retrotreno che potrebbe sfociare in una richiesta di chiarimento regolamentare alla FIA.
In discussione ci sarebbe il mono pilone della R.S.17 che sostiene l’ala posteriore. A Enstone hanno progettato una soluzione piuttosto estrema che si attacca direttamente al comando del DRS: secondo alcuni osservatori questa trovata potrebbe essere illegale.
Per capirlo bisogna andare a rileggere due articoli del Regolamento Tecnico 2017: il 3.9.1 che definisce il profilo principale dell’ala posteriore e il 3.9.6 che specifica il modo in cui tale profilo deve essere ancorato alla monoposto.
Nell’articolo 3.9.6 si legge che il pilone, una volta definito a 595 mm al di sopra del reference plane deve essere estruso verso l’alto fino ad arrivare alla sezione del profilo principale che è descritto nell’articolo 3.9.1 con un raggio non superiore a 10 mm. E lo spessore del pilone non può essere maggiore di 25mm.
Nel caso della Renault il pilone è sì estruso verso l’alto, ma non si ancora al profilo principale, bensì alla parte superiore del comando del DRS.
Ma nell’articolo 3.9.1 si legge, invece, che a eccezione della copertura dell’attuatore del DRS, non ci possono essere raggi concavi che siano meno di 100 mm. Se l’attacco del DRS fosse considerato dalla FIA parte del mainplane, allora non ci sarebbe la violazione del raggio concavo.
La Renault punta a questa interpretazione, ma c’è chi ha forti perplessità. Ma, allora, quale sarebbe l’obiettivo dei tecnici di Enstone?
Siccome da un punto di vista strutturale la soluzione non dovrebbe dare alcuna utilità, il vantaggio potrebbe arrivare da una maggiore apertura del flap quando l’ala è sotto carico, favorendo un guadagno prestazionale sul dritto…
Questo è solo il primo elemento di contestazione di un regolamento nuovo che porterà alla ribalta molti altri caso come questo. Ricordiamo che l’anno scorso la Mercedes aveva il mono pilone della W07 Hybrid che sosteneva il mainplane, mentre quello della Red Bull si allacciava al DRS, ma aveva un contatto con il profilo principale.
Da allora le norme e le macchine sono molto cambiate: la Renault, dunque, ha deciso di spingersi molto oltre. Verrà fermata oppure aprirà un nuovo concetto di sviluppo? La parola passa alla FIA…
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