Renault e Toro Rosso: ecco gli ormai inutili riscaldatori dei freni
Dopo che la FIA ha cambiato la norma con la quale controlla la pressione di confiaggio delle gomme prima che vengano montate sulla monoposto, non servono più i riscaldatori dei freni che servivano ad aumentare il calore.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La nuova direttiva della FIA che cambia le procedure per misurare la pressione delle gomme a partire dal GP d'Austria (il controllo da parte dei commissari della FIA viene fatto con la ruota prima che sia montata sulla monoposto) ha reso vani gli ultimi sviluppi portati in pista da Renault e Toro Rosso.
Queste due squadre hanno studiato delle soluzioni per cercare di controllare la pressione delle gomme, seguendo concetti che sono stati abilmente portati avanti da altri.
Seguendo il concetto che è stato sviluppato dalla Mercedes, la Renault aveva già svolto in Canada alcuni test per cercare di scaldare l'impianto frenante (disco, pinza e gli altri componenti ausiliari) nel tentativo di alzare la pressione delle gomme irradiando l'alta temperatura assimilata da una turbina di calore che ha soffiato il calore attraverso le prese d'aria che solitamente servono al raffreddamento.
La volontà era di avere un picco di temperatura che portasse la pressione delle gomme al valore minimo richiesto dalla FIA, per poi provocare un successivo calo della temperatura (e quindi della pressione) per avere una maggiore impronta a terra della gomma. Con il controllo della FIA che adesso avviene con la gomma separata dalla macchina, l'ingegnoso sistema si rivela inutile.
La Toro Rosso ha sperimentato la propria soluzione, che differisce da quelle che abbiamo visto realizzate dalle altre squadre, soprattutto perché il cestello dei freni è sostanzialmente diverso. La squadra di Faenza, infatti, utilizza dei cestelli aperti oltre a disporre del mozzo forato che rende estremanente difficile tenere alta la temperatura dei freni senza avere dispersioni di calore che renderebbero inefficace la soluzione.
Non solo, ma non disponendo di una tradizionale presa d'aria dei freni sarebbe anche complicato portare il calore al disco e alla pinza come fanno regolarmente Ferrari e Red Bull. Il team di James Key ha deciso di utilizzare del nastro gommato, che fa da copertura al cestello laddove risulta aperto. Questa banda viene riscaldata alla temperatura predeterminata per portare al giusto calore il disco e fare in modo che possa irradiare i cerchi e, quindi, gli pneumatici.
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