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Red Bull, serve serenità: Mercedes al top nella lotta di nervi

In appena 2 gare Verstappen e Red Bull hanno visto svanire tutto il vantaggio accumulato in metà campionato. A Milton Keynes la pausa estiva servirà a ritrovare serenità, perché sulla lotta di nervi la Mercedes è ancora dominante.

Valtteri Bottas, Mercedes W12, si scontra con Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, alla partenza

Valtteri Bottas, Mercedes W12, si scontra con Sergio Perez, Red Bull Racing RB16B, alla partenza

Mark Sutton / Motorsport Images

Quello che Lewis Hamilton e la Mercedes hanno portato a casa da Budapest è più di quanto hanno lasciato sul campo. I numeri premiano il weekend del tandem campione del Mondo, visto che Hamilton ha ritrovato la vetta della classifica generale dopo quasi tre mesi, e premiano anche la Mercedes, che andrà in vacanza con dieci punti di vantaggio sulla Red Bull. Ma in questa prima metà di stagione sono stati anche molti i punti lasciati per strada, sbavature cruciali (come la partenza finale del Gran Premio di Azerbaijan) o la decisione presa oggi al via della gara ungherese di far partire Hamilton (da solo) con gomme intermedie.

Ci sono imprevisti ed errori, e questi episodi rientrano nel secondo caso. Poi, sia a Hamilton che alla Mercedes, va riconosciuta la capacità di saper ricostruire gare compromesse, delle ‘pezze’ stupende, ma il prezzo pagato è comunque elevato: venticinque i punti persi a Baku, dieci quelli persi oggi, non sono poca roba. Per fortuna di Hamilton e della Mercedes c’è chi sta peggio, e non di poco. Nelle ultime due gare Lewis ha incamerato 42 punti, mentre Max Verstappen tra Silverstone ed Hungaroring ha capitalizzato solo 4 lunghezze. Il tutto senza avere nulla da rimproverarsi, così come nulla ha da rimproverarsi la sua squadra.

L’unica nota positiva di giornata per Verstappen e la Red Bull è stata la variabile ‘Alonso’, che di fatto ha stoppato la possibilità che Hamilton lasciasse Budapest a punteggio pieno nonostante l’errore strategico. Complessivamente nel weekend di Budapest la Mercedes si è confermata (un po' a sorpresa) più veloce della Red Bull, ma un conto è terminare un weekend con un secondo posto o, al peggio, con una terza posizione, tutt’altro vedere azzerate le possibilità di lottare dopo soli seicento metri di gara senza alcuna colpa. È dura da accettare, anche se stupiscono non poco, in termini sportività, le parole espresse da Christian Horner un bel po' dopo la bandiera a scacchi, quando gli animi dovrebbero essere più raffreddati.

“Non credo ci sia niente che possiamo fare – ha commentato il team principal della Red Bull - voglio dire che è la brutalità delle corse, non è vero? Sfortunatamente, avete visto Valtteri autore di una brutta partenza, ovviamente ha valutato male la sua frenata e ha fatto un ottimo lavoro per la Mercedes eliminando entrambe le nostre vetture”.

“Di certo non sta andando bene – ha confermato Verstappen - ma non per colpa nostra. Sono due gare consecutive che vengo spinto fuori gara da una Mercedes, visto che anche oggi l’incidente è stato innescato da una manovra di Valtteri. Ho cercato di andare avanti, ma con il lato sinistro della monoposto compromesso si perde davvero molto carico aerodinamico”.

La pausa estiva arriva in un momento perfetto, nella speranza che l’escalation di tensione innescatasi a partire dal weekend di Silverstone possa ridimensionarsi. La Red Bull e Verstappen hanno visto svanire in 14 giorni il vantaggio accumulato nelle gare precedenti, ma c’è un girone di ritorno in cui potersi riscattare. A patto, però, di ritrovare serenità, perché il fronte della lotta di nervi è l’unico sul quale la Mercedes ha confermato di essere ancora imbattibile.

I cocci di Budapest resteranno però sul tavolo di Horner alla voce budget cap, un aspetto sul quale il team principal della Red Bull ha lanciato un giustificato allarme: “Spero che si possa tornare a discutere dei costi degli incidenti nei quali un team non è responsabile, è un aspetto che penso debba essere esaminato più in dettaglio dalla FIA”.

L’allarme lanciato da Horner è legato al tetto delle risorse finanziarie che possono condizionare gli ultimi sviluppi tecnici programmati dalla squadra in vista della volata finale. Aggiornamenti che sembravano un lusso prima di Silverstone, ma che alla luce di quanto visto nelle ultime due tappe disputate iniziano a diventare una necessità. La partita Mondiale passerà anche attraverso questo aspetto.

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