Red Bull: radiatore dell'ERS grande e inclinato e ala posteriore scarica
La Red Bull Racing adotta un radiatore dell'ERS più grande che è collocato sopra il turbo in posizione inclinata mentre era quasi orizzontale. L'ala posteriore è molto scarica per favorire la ricerca di buone velocità massime.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Red Bull Racing non vuole rinunciare al secondo posto nel mondiale Costruttori dopo aver portato il sorpasso ai danni della Ferrari a Hockenheim: la squadra di Milton Keynes sta spingendo lo sviluppo della RB12 mentre altre squadre hanno già orientato le energie sulla macchina 2017.
I tecnici capeggiati da Adrian Newey hanno portato a Spa Francorchamps l'alettone posteriore a basso carico aerodinamico che si era già visto a Baku e che sarà utilizzato domani nelle prova libere da Max Verstappen. E' caratterizzato da un profilo principale quasi piatto, caratterizzato da un bordo di entrata rialzato, mentre il flap mobile è di corda corta.
La paratia laterale, invece, è caratterizzata dal vistoso slot verticale che si allaccia al primo dei due orizzontali: la RB12 si fregia della capacità di generare molto carico aerodinamico grazie al corpo vettura, per cui può ricorrere ad ali più scariche della concorrenza nel tentativo di migliorare le velocità di punta, dal momento che il motore Tag Heuer (Renault) per quanto migliorato in fase di accelerazione, paga ancora un gap importante sul sei cilindri Mercedes.
Questa configurazione si associa ad un'ala anteriore completamente nuova che viene sperimentata domani nelle prove libere, sotto.
L'immagine, inoltre permette di osservare in dettaglio l'installazione della power unit Renault nella Red Bull RB12: nella parte superiore non sfugge la cura con cui il motore è "vestito" anche sotto al cofano motore per limitare ogni forma di resistenza aerodinamica. Il propulsore francese da quando ha introdotto al GP di Monaco i primi gettoni di sviluppo ha richiesto un impianto di raffreddamento dell'ERS potenziato.
Il radiatore collocato sul turbo che era quasi orizzontale ed è stato inclinato, così come è stato ingrandito per soddisfare le esigenze di raffreddamento della power unit evoluta. Un lavoro certosino che sta dando i suoi frutti dal momento che il packaging curato in maniera quasi maniacale da Adrian Newey consente di avere un retrotreno molto snello che favorisce l'efficienza aerodinamica.
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