Red Bull: l'ala di Baku è identica a quella che è stata usata l'anno scorso
Daniel Ricciardo con la RB14 ha ottenuto la più alta velocità massima pur disponendo del mtore Renault che non è certo fra i più potenti. L'aspetto curioso è che l'ala posteriore era la stessa che era già stata montata nel 2017.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Red Bull, pur disponendo di una power unit Tag Heuer (Renault) che non sembra ancora in grado di rivaleggiare con Mercedes e Ferrari, è risultata la monoposto più veloce alla speed trap del velocissimo GP di Azerbaijan.
Daniel Ricciardo con la RB14 ha ottenuto 344,4 km/h in scia al compagno di squadra Max Verstappen, ovviamente prima del crash che ha messo fuori gioco i due piloti di Milton Keynes: la monoposto di Adrian Newey si è rivelata particolarmente efficiente dal punto di vista aerodinamico da riuscire a colmare sul dritto le carenze di motore.
Nell’analisi delle novità tecniche da Baku vi avevamo segnalato che la configurazione dell’ala posteriore scelta dalla Red Bull era certamente la più scarica fra quelle viste nella Capitale azera, ma ci era sfuggito che era esattamente la stessa usata l’anno scorso sulla stessa pista cittadina, segno che a Milton Keynes non si butta via niente, ma che ogni particolare usato potrebbe essere riutilizzato.
Non solo, ma se si è sfruttata una configurazione di ala a basso carico aerodinamico già vista l’anno prima è anche segno che sulla RB14 non è possibile montare una soluzione ancora più scarica. È molto probabile che questa ala si possa rivedere anche a Monza.
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