Red Bull: il nuovo muso corto sta diventando un mistero
La Red Bull ha omologato un naso più corto di 15 mm che doveva debuttare in Canada e che, invece, si vedrà a Baku: si tratta di un muso che arriva al limite concesso dal regolamento per avere una maggiore portata d'aria verso il diffusore.
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Red Bull Content Pool
Il muso nuovo della Red Bull Racing sta diventando un giallo a Montreal. La squadra di Milton Keynes ha omologato un naso più corto, ma per il momento non si è visto sulle RB12 che hanno girato nelle prove libere del GP del Canada.
Christian Horner, team principal della Red Bull Racing, ha smentito che il muso più corto di 15 millimetri si possa vedere in questo week end, mentre è molto probabile che faccia il suo debutto in pista la prossima settimana a Baku dove dovrebbe associarsi ad altre modifiche sulla RB12.
Il tecnici di Adrian Newey, infatti, dopo aver penato per superare il crash test frontale con la versione attuale del muso, hanno deciso di studiare anche una versione che permetta di arrivare al limite concesso dal regolamento e che finora non è stato raggiunto per i problemi di natura strutturale.
Adesso, invece, sono in grado di introdurre un naso cortissimo grazie al quale sarà possibile aumentare la portata d'aria da incanalare fra i due piloni che sostengono l'ala anteriore, in modo da incrementare il carico aerodinamico nel diffusore posteriore senza incidere sull'efficienza della monoposto.
La Red Bull Racing è la monoposto fra quelle top che non ha un'aerodinamica studiata in funzione di quello che è chiamato il vortice Y250: gli aerodinamici di Milton Keynes, infatti, hanno sviluppato una monoposto che risulta essere la più veloce nella percorrenza di curva perché il lavoro svolto in galleria del vento sarebbe finalizzato a quando la macchina è in imbardata, mentre Mercedes e Ferrari portano avanti uno sviluppo più tradizionale, almeno come approccio.
La filosofia di lavoro di Milton Keynes è di arrivare al limite delle soluzioni concesse dal regolamento: dal 2014 la parte più bassa del muso non può essere più alta di 135 mm al di sopra del piano di riferimento (il provvedimento era stato preso per ragioni di sicurezza, quando la FIA temeva che un muso troppo alto potesse avere devastanti in un impatto laterale di una monoposto), per cui si è notevolmente ridotta la portata d'aria che alimenta il diffusore posteriore.
E' stato chiaro a tutti che il modo migliore per recuperare la quantità di aria fosse dotarsi di un naso il più corto possibile: per i motivi di resistenza strutturale la Red Bull Racing non era riuscita ad avere un muso che non eccedesse gli 850 mm dalla linea dell'asse anteriore, mentre ora anche questo obiettivo è stato raggiunto brillantemente.
E' evidente che la Red Bull Racing, potendo contare su un motore TAG Heuer (Renault) più potente voglia tentare l'avvicinamento alla Mercedes, cercando il sorpasso della Ferrari: l'intenzione è di sfruttare al meglio l'incremento di potenza valutato in una trentina di cavalli con un'aerodinamica ancora più efficiente di quanto non sia già adesso...
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