Red Bull: il marciapiede arcuato che flette è geniale o è una furbata?
Sulla RB13 che ha corso in Gran Bretagna c'era una nuova ala anteriore molto complessa: si è capito che il carico dei flap aggiuntivi serve a far flettere il marciapiede arcuato esterno alla bandella laterale. Sarà una soluzione copiata o vietata?
Foto di: Sutton Motorsport Images
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Da Baku la FIA ha fatto chiudere alla Ferrari la “scimitarra” sul fondo della SF70H per le flessioni del coltello aerodinamico che al crescere della velocità si abbassava aprendo uno slot che consentiva a un flusso d’aria pulito (anche in imbardata) di alimentare il diffusore posteriore, contribuendo a creare più downforce, senza aumentare la resistenza all’avanzamento.
Vietata la "smitarra" sul fondo della Ferrari
Per effetto di questo provvedimento a Silverstone, circuito caratterizzato da curvoni veloci, le Rosse hanno dovuto correre con il Monkey seat e ali con più incidenza per recuperare il carico che era stato perduto, ma hanno pagato la diversa configurazione aerodinamica con velocità di punta meno elevate di quelle raggiunte dalla Mercedes W08.
Mercedes, fondo polemicamente in vista?
La squadra di Brackley, quasi a voler ostentare la propria estraneità alle eventuali accuse di far flettere alcune parti del pavimento della freccia d'argento, ha lasciato in bella vista un fondo completo con tanto di diffusore (sotto).
Se alla SF70H sono state un po’… tarpate le ali, non si può dire altrettanto della Red Bull RB13. La monoposto di Milton Keynes nel GP di Gran Bretagna è parsa in grande ripresa con prestazioni in certi momenti simili a quelle della Ferrari, dopo un avvio di stagione nettamente al di sotto delle attese: Max Verstappen, anche con un atteggiamento in pista piuttosto spregiudicato, è riuscito a tenere testa a Sebastian Vettel in rimonta dopo una pessima partenza del tedesco.
Risalita Red Bull
In realtà la RB13 era sembrata una macchina piuttosto “sbagliata” all’avvio del campionato, orientata com’era alla minima resistenza aerodinamica con ali dotate di corda ridotta nel tentativo di raggiungere buone velocità alla speed trap pur disponendo di una power unit Tag-Heuer (Renault) non all’altezza di Mercedes e Ferrari.
Ma da quando ci ha rimesso le mani Adrian Newey (quasi) a tempo pieno, anche la RB13 ha fatto un salto di qualità importante, avvicinando la squadra di Milton Keynes ai due top team, tanto che Daniel Ricciardo è riuscito a vincere a Baku dopo i diversi problemi di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel.
A Silverstone c’è stato un ulteriore passo avanti con il debutto di una nuova ala anteriore che ha già attirato l’attenzione delle altre squadre perché ha fatto cambiare il comportamento della macchina.
Il marciapiede arcuato si flette in movimento
E torna su quando la vettura si ferma
La RB13 nelle foto dove è ritratta in movimento mostra come il piccolo marciapiede arcuato all’esterno della bandella laterale si fletta verso il basso (foto in alto), mentre non appena la vettura rientrava ai box, per esempio in occasione del pit stop, tornava nella posizione originale di partenza (sotto).
Ala anteriore con otto elementi!
Come è mai possibile? La risposta si trova analizzando le immagini di Giorgio Piola: sull’ala anteriore della RB13 si è vista una proliferazione di flap aggiuntivi che nella nuova specifica è costituita dai soliti sei elementi nella parte più interna, che diventano addirittura otto nella parte più esterna.
La paratia laterale non si muove
La nuova ala è stata concepita con il profilo principale e la bandella laterale (circondata di giallo, in basso) che sono sufficientemente rigidi per superare tutte le prove di flessione che la FIA effettua in verifica, mentre altri elementi come i flap aggiuntivi sono stati pensati specificatamente per determinare una spinta verso il basso del marciapiede arcuato.
I flap si ancorano al marciapiede arcuato
Si può osservare, infatti, che la “saracinesca” di flap va ad ancorarsi quasi nello stesso punto (freccia rossa) e non si allaccia al profilo principale, ma al marciapiede arcuato che, viene spinto verso il basso con il crescere del carico.
L’azione è progressiva e consente di generare una maggiore downforce anteriore sigillando di più l’ala all’asfalto. Si tratta di una trovata geniale degli aerodinamici di Adrian Newey al limite del regolamento che vedremo presto copiata dalle altre squadre, oppure siamo di fronte a un dispositivo mobile che dovrebbe essere vietato? Le risposte le avremo all’Hungaroring…
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