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Red Bull chiede 4 motori per il 2018. Ferrari non cambia le regole

Stando alle indiscrezioni, Horner avrebbe proposto nello Strategy Group di Ginevra di usare 4 power unit il prossimo anno, mentre l'anno prossimo il regolamento FIA prevede che si scenda a tre. La Ferrari non ha voluto modifiche.

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H

Sutton Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, parla con Chase Carey, Chairman, Formula One
Ferrari SF70H gear box
Chase Carey, Chief Executive Officer and Executive Chairman of the Formula One Group and Sergio Marchionne, CEO FIAT  at Ferrari 70th Anniversary
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Jerome Stoll, Director of Renault Sport F1 and Christian Horner, Red Bull Racing Team Principal
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08

Non si è parlato solo di 2021 nei recenti incontri dello Strategy Group di Formula 1. Oltre ad un futuro anteriore, c’è n’è uno prossimo che non vede ancora un’uniformità di vedute tra i rappresentanti delle squadre.

Parliamo sempre di motori, prossimi al passaggio (nel 2018) alla restrizione che prevede l’utilizzo di tre power unit per l’intera stagione. Il regolamento parla chiaro, e da tempo i costruttori sono al lavoro sul fronte dell’affidabilità per cercare di allungare il ciclo di vita delle power unit òer arrivare a 7 GP senza gravi perdite di performance.

Nell’ultimo Strategy Group c’è stato però un ultimo tentativo da parte della Red Bull per cercare di mantenere in vigore l’attuale regolamento (che prevede l’utilizzo di quattro motori) invocando il crescente disagio che si verifica nell’ultimo terzo di stagione, quando ogni griglia di partenza è zeppa di piloti in penalità a causa dei cambi delle componenti delle power unit.

La discussione sarebbe stata però molto breve, perché la Ferrari (rappresentata dal Presidente, Sergio Marchionne, e Maurizio Arrivabene) avrebbe subito respinto la proposta Red Bull.

Christian Horner ha sollevato la questione, ma è stato subito chiaro che chi ha già sostenuto ingenti investimenti per poter sviluppare ed adattare le proprie power unit al nuovo regolamento (come la Ferrari) non avrebbe garantito l’unanimità senza la quale non è possibile variare regole già scritte ed approvate dal Consiglio Mondiale.

Non è una presa di posizione inedita quella della Red Bull, che già in precedenti incontri ha sempre espresso parere contrario ad un ulteriore giro di vite sul numero di power unit a disposizione.

Al termine del Gran Premio del Brasile dello scorso weekend, anche lo stesso Lewis Hamilton aveva dichiarato di non gradire la restrizione che ci sarà nel 2018, e che la spettacolare rimonta di Interlagos è stata possibile grazie anche all’inedita condizione di non dover pensare alla gestione della power unit: “Non mi piace pensare che saremo costretti ad utilizzare solo tre motori, penso che faccia schifo. E lo dico perché credo che dovremmo essere in grado di spingere di più, siamo in Formula 1, e lo sprint dovrebbe esserci in ogni momento”.

Informazioni aggiuntive di Jonathan Noble

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