Red Bull: ecco perché la RB13 evoluta è una macchina tutta nuova
Adrian Newey aveva promesso che avrebbe portato in Ungheria una monoposto profonda rivista e il direttore tecnico di Milton Keynes ha mantenuto la parola, modificando il disegno delle pance e lanciando un nuovo pacchetto aerodinamico.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Red Bull aveva promesso un'evoluzione della RB13 e Adrian Newey ha mantenuto la promessa al GP d'Ungheria, rispettando le tempistiche che il team di Milton Keynes si era dato. Daniel Ricciardo è stato il più veloce in entrambre le sessioni di prove libere del venerdì, rivelando che il salto di qualità è stato importante. La monoposto è stata rivista in molti aspetti non solo aerodinamici. L'intervento principale riguarda il nuovo disegno delle bocche dei radiatori.
La RB13, infatti, ha adottato delle bocche dei radiatori con un imbocco dell'aria per il raffreddamento che è posto più in alto e con un disegno che non è più tondeggiante ma richiama la forma delle fiancate della Toro Rosso. Nella parte superiore, per esempio, ora si possono osservare le strutture antintrusione che sono riconoscibili per la loro forma a cono sebbene la carrozzeria le copra.
Appare evidente il tentativo di Newey di rastremare la parte più bassa della pancia onde favorire un maggiore passaggio di aria verso la parte posteriore: a Milton Keynes sembrano aver sposato alcuni concetti aerodinamici che si sono visti sulla Mercedes.
Nell'immagine si osservano anche i supporti degli specchietti: in questo caso è il caso di parlare al plurale perchè ce ne sono due. La funzione non è ovviamente strutturale, ma aerodinamica, visto che l'intenzione è di sfruttare le due paratie come convogliatori di flusso utli a far riattaccare l'aria verso l'ala posteriore.
La Red Bull ha introdotto sotto al bordo di entrata del fondo tre deviatori di flusso, sopra,: la squadra di Milton Keynes, quindi, sposta i coltelli che la Mercedes aveva introdotto l'anno scorso sui barge board anche più indietro per reindirizzate i passaggi di aria. Quella che era una monoposto nata con la filosofia di basso carica nel corso della stagione si è convertita ai concetti che vanno per la maggiore.
In alto, ecco il nuovo fondo che davanti alle ruote posteriori mostra ben nove soffiaggi per controllare il "tyre squirt". L'immagine ci mostra anche l'accentuato assetto Rake che è possibile vedere già da fermo: l'inclinazione diventa maggiore quando la monoposto è in movimento.
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