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Verstappen: "In gara non siamo lontani da Mercedes e Ferrari. Punto al podio"

Max aveva previsto che con la Red Bull non sarebbe andato oltre la seconda fila, ma è soddisfatto del comportamento della RB15 con le gomme per cui ambisce a una bella gara. Gasly è stato chiamato da commissari sportivi per un'anomalo consumo di benzina al fuel meter.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Andy Hone / Motorsport Images

Lo aveva detto prima di scendere in pista per le qualifiche: “Voglio la seconda fila”, e seconda fila è stata. Poco importa a Max Verstappen che il quarto tempo sia arrivato anche grazie all’errore commesso da Charles Leclerc, perché la notizia di giornata è che in Red Bull (dopo molto tempo) iniziano a vedere la luce sul fronte motore.

L’ultima evoluzione della Honda ha confermato un altro passo avanti, e il mezzo secondo che ha separato Verstappen dal poleman Bottas non è un divario da mal di testa su una pista come Baku, considerando che il telaio 2019 ha ancora margini di miglioramento.

Ha sorpreso ritrovare una Red Bull prima in Q1, con Pierre Gasly (il francese a tal proposito è stato chiamato dai commissari sportivi perché i tecnici della FIA hanno registrato un anomalo consumo di benzina dal fuel meter), e nel Q2 con Verstappen, ma Max ha messo in chiaro che nel corso del lungo pomeriggio di Baku non ha mai pensato di poter puntare a qualcosa di più rispetto alle sue previsioni della vigilia.

In gara però nulla è precluso, soprattutto se Verstappen riuscirà a gestire la gomma nel miglior modo possibile, una sfida che Max sotto sotto spera di poter far sua. Se sarà così, allora alla Red Bull numero 33 nessun risultato potrebbe essere precluso.

Max, dopo il buon riscontro in Q2 non hai davvero fatto un pensierino alla prima fila?
“Diciamo che non ho mai creduto di poter puntare alla pole position, ma sappiamo che questa pista è molto particolare, e puoi ritrovarti nelle condizioni di abbassare il tuo tempo di quattro o cinque decimi con la giusta scia".

"Personalmente non mi piace l’idea di essere penalizzato nel fare un giro da solo, ma è così, perché poi se qualcuno becca la scia giusta te lo ritrovi davanti. Se fai un buon giro da solo magari limi un decimo nel primo settore, e altrettanto nel secondo, ma se hai qualcuno alle spalle te ne prende poi il doppio nel terzo”.

È stata una sessione particolarmente difficile quella di oggi?
“È stato molto impegnativo riuscire a riscaldare al meglio le gomme, le condizioni erano tali da rendere molto alto il rischio di un bloccaggio in frenata, ma credo che questo sia stato per noi un buon punto di forza. In generale la monoposto è andata meglio del previsto, intendo nel confronto con Ferrari e Mercedes, quindi non posso che essere contento”.

Perché hai fatto un solo ‘run’ in Q3?
“Avevamo ancora un solo set di soft a disposizione. Nel mio ultimo giro mi sono comunque sentito molto bene, ho girato da solo e ho ottenuto un tempo senza scia. Ho perso tre decimi e mezzo rispetto a quello che avrei potuto fare se avessi trovato una monoposto davanti a me sul rettilineo, per questo dico che avremo una buona macchina in gara”.

Senti ti poter lottare per il massimo risultato domani?
“Le vetture in prima fila hanno ottenuto il tempo con la scia, ma in generale penso che come passo siamo vicini a Ferrari e Mercedes. Dipenderà solo dalle gestione degli pneumatici, ovvero gestione delle temperature e durata, questo farà la differenza”.

Avrei a che fare con una Ferrari in meno…
“Scatterà dal nono posto, quindi nelle prime fasi dovrebbe essere alle spalle, ma poi arriverà e si unirà alla lotta, la Ferrari credo sia la monoposto più performante questo weekend”.

Ti vedremo sul podio?
“Cercherò di esserci…”.

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