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Raikkonen voleva usare il bottone magico per lottare con Rosberg!

Raikkonen ha chiesto via radio ai tecnici del Cavallino se poteva utilizzare più potenza quando è stato raggiunto da Rosberg in rimonta, ma il finlandese non ha potuto contrattaccare perché lo 061/1 non permette l'overboost come il Mercedes.

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H

Foto di: XPB Images

Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
(Da sx a dx): Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H e Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid si toccano m
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H, Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H at the start
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H, Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H at the start
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H va al bloccaggio in frenata
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid e Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H lottano per la posizione

Kimi Raikkonen durante il GP della Malesia ha chiesto al muretto della Ferrari se poteva avere più potenza dalla power unit del Cavallino. Il finlandese in maniera più o meno “criptata” ha chiesto agli ingegneri della Scuderia se poteva replicare nella fase finale all’attacco di Nico Rosberg.

Il tedesco con la Mercedes era finito all’ultimo posto dopo essere stato speronato alla prima curva da Sebastian Vettel: il leader del mondiale è stato bravo a non perdere la pazienza, ricostruendo una gara che in rimonta lo ha portato fino al podio. È palese che anche in questa occasione la freccia d’argento abbia dimostrato l’indiscutibile superiorità rispetto alla Ferrari, ma la domanda di Kimi via radio deve quanto meno far sorgere un dubbio.

“Iceman”, infatti, mentre controllava negli specchietti l’avvicinamento della W07 Hybrid alla sua SF16-H ha chiesto al suo ingegnere di pista se poteva contare su più potenza: il finlandese, insomma, avrebbe voluto rivaleggiare con il tedesco potendo contare su una mappatura più aggressiva, solitamente usata in qualifica.

Kimi non ha ricevuto risposta e poi ha subito il sorpasso in tromba di Rosberg che lo ha anche toccato danneggiandogli il fondo e parte dell’ala anteriore: secondo quanto ha dichiarato Maurizio Arrivabene il ferrarista ha perso 10 punti aerodinamici, che mal contati possono valere tre decimi di secondo al giro.

Tutto sommato poca roba, considerando il passo che ha mostrato Nico in quel frangente, segno che la Mercedes ha la capacità di incrementare in modo consistente le prestazioni del proprio motore in qualifica e in alcune fasi di gara, facendo la differenza nei momenti topici. Secondo le rilevazioni fonometriche effettuate a Singapore da una Casa oggi non impegnata in Formula 1 i motoristi di Brixworth sarebbero in grado di regalare circa 80 cavalli a Rosberg e Hamilton per una durata massima di 50 secondi.

Da quando la Mercedes ha omologato l’ultima versione del sei cilindri turbo a Spa, la Ferrari non è più stata in grado di reggere il ritmo delle frecce d’argento nemmeno in gara, mentre all’inizio della stagione era palese la differenza di potenza in qualifica che, quasi, si annullava in gara.

Kimi Raikkonen, sapendo di spremere al limite la sua SF16-H a Sepang, avrebbe voluto provare a resistere all’attacco del leader del mondiale convertendo la mappatura della centralina del motore sul setup da qualifica.

Ma il propulsore 061/1 non è il Mercedes e soffre degli oggettivi problemi di affidabilità quando viene spinto alla ricerca del massimo potenziale. Anzi, la sensazione è che per evitare delle possibili rotture i piloti siano costretti a correre con scelte spesso molto, forse troppo, conservative, consentendo alla Red Bull di fare il sorpasso al secondo posto nella classifica del mondiale Costruttori nonostante una power unit Renault non certo irresistibile.

E, allora, emerge che ai problemi endemici della SF16-H si aggiunga uno sviluppo del motore Ferrari che è stato certamente meno entusiasmante di quello visto lo scorso anno. La paura di andare incontro a delle rotture deve aver minato un potenziale che c’era almeno sulla carta, ma che non si è mai visto in pista.

Il presidente Sergio Marchionne si era sentito raccontare nell’estate che sarebbe arrivata a settembre la power unit che avrebbe chiuso il gap dalla Mercedes. Sappiamo, invece, come sono andati i fatti, ma Raikkonen sa che esiste un potenziale inespresso e avrebbe voluto attingerlo in Malesia:

"E' facile indovinare quello che fanno quelli della Mercedes. In alcune condizioni di gara e in qualifica vanno molto più veloci. Tutti noi abbiamo il GPS, uno strumento grazie al quale possiamo monitorare quello che succede in pista”.

Kimi sarebbe disposto a prendere qualche rischio in più?
"Stiamo facendo il nostro massimo. Dobbiamo migliorare le cose, ma questa non è una novità. Dobbiamo rendere la vettura più veloce per essere in grado di sfidare gli altri. Non c’è niente di nuovo, sono stati più veloci di noi nell’arco dell'anno, dobbiamo continuare a spingere per cercare di migliorare".

Secondo il finlandese la Rossa non ha difetti particolari, ma manca “solo” di velocità.
"Cerchiamo di migliorare in tutte le aree della monoposto. In qualifica non riusciamo a sfidare le Mercedes, ma in condizioni di gara di solito siamo stati più consistenti e vicini”.

"Non abbiamo grossi problemi da risolvere, ed è per questo che non cresciamo più in fretta di loro. Abbiamo bisogno di più grip e più potenza per essere più veloci dappertutto. Il nostro obiettivo è di migliorare in tutte le aree della monoposto”.

Una volta tanto, un pilota che di solito parla con i monosillabi è stato chiaro, chiarissimo. E chi vuole intendere, intenda…

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