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Raikkonen: "Sulla SF16-H ci sono diverse aree dove si può migliorare"

Raikkonen è fiducioso sulla Ferrari. "Sono sicuro che stiamo facendo le cose giuste, abbiamo grandi persone e una bella atmosfera nel team, ma la velocità non è quella che vogliamo". Il finlandese considerà quella di Singapore una gara difficile

Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H

Foto di: Kaspersky Motorsport

Kimi Raikkonen, Ferrari con Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari con Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal e Sebastian Vettel, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari con le Pirelli 2017
Kimi Raikkonen, Ferrari con le Pirelli 2017
Ferrari SF16-H di Kimi Raikkonen,
Minttu Raikkonen, wife of Kimi Raikkonen, Ferrari

Kimi Raikkonen non si illude, anche se la Ferrari a Singapore l'anno scorso aveva vinto con Vettel. Quali sono le tue aspettative alla vigilia di questo fine settimana?
“Non credo siano poi così diverse rispetto a quelle delle altre gare, dobbiamo attendere i primi riscontri che arriveranno domani. Sì, è vero che lo scorso anno siamo andati molto bene, ma quanto accaduto dodici mesi fa non ci dà alcuna garanzia che sarà così anche questo weekend. Speriamo che possa essere così”.

Hai avuto modo di provare gli pneumatici versione 2017. Che impressioni hai avuto?
“E’ difficile da descrivere, perché le monoposto sono modificate, quindi ci sono troppe variabili differenti per poter trarre delle conclusioni. I pneumatici sono ancora in una fase embrionale, ma mi aspetto che tutto sarà okay quando arriveranno le nuove monoposto. Sembra un po’ più ampia la parte anteriore, come sensazione, ma la guida non cambia”.

Da parte tua sei stato più competitivo in questa stagione rispetto alla precedente, ma la monoposto sembra aver fatto un passo indietro. In quali settori pensi che si siano manifestati i maggiori problemi?
“Ovviamente vogliamo vincere, vogliamo lottare per la vittoria, essere lì a giocarci il successo in ogni weekend di gara. In questo Mondiale finora non è stato così, purtroppo. Siamo più veloci dello scorso anno, ma alcuni dei nostri avversari sono migliorati di più. Sono sicuro che stiamo facendo le cose giuste, abbiamo grandi persone e una bella atmosfera nel team, ma la velocità non è quella che vogliamo, e credo che ci siano più zone in cui è possibile migliorare”.

Ti piace questa pista?
“Sappiamo che qui a Singapore le prime difficoltà sono legate al caldo umido. E’ una gara lunga, su un tracciato abbastanza impegnativo perché parliamo pur sempre di un circuito cittadino. Non è un circuito tra i più semplici, ma abbiamo visto spesso delle belle gare. In un certo senso è un tracciato a metà strada tra una circuito cittadino puro e un permanente. Ma se devo riassumere in una parola, dico che si tratta di una pista difficile”.

Come commenti le ultime vicende legate al cambio di proprietà della Formula Uno?
“Non sono affari miei, non so nulla. Sappiamo chi sono le persone coinvolte, quindi basta che andiate a chiedere a loro. Come ho detto, non ha nulla a che fare con me. Qualunque cosa andrà ad accadere in futuro spero sia positiva. Tutti vogliono gare più emozionanti ed interessanti, ed il prossimo anno sappiamo che ci saranno molti cambiamenti. Vedremo se la direzione è quella giusta”.

Se potessi cambiare una cosa in Formula Uno, cosa faresti?
“Ho risposto tante volte. Non possiamo dettare noi le regole. E, come ho detto, ci saranno alcuni cambiamenti il ​​prossimo anno che spero possano confermarsi nella giusta direzione”.

Ferrari ha fatto scelte di pneumatici per questo fine settimana molto diverse da Mercedes e Red Bull. Puoi spiegare la ragione di queste scelte?
“E’ difficile da dire, ma da quello che abbiamo visto in molte gare, si parte con scelte diverse ma poi si arriva prima della gara con le stesse gomme. Sembra molto diverso osservando la tabella della Pirelli, dove si vede il numero di pneumatici a disposizione per tutto il weekend, ma i team usano pneumatici diversi durante le prove libere e quando arriviamo in gara siamo tutti allineati. Non c'è una scelta giusta o sbagliata, ma solo metodi di lavoro differenti. Ci sono squadre che lavorano allo stesso modo sulle due vetture, altre che differenziano il programma. Noi tendiamo a scegliere gomme più morbide, a prescindere dal tipo di tracciato”.

 

 

 

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