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Raikkonen: "So cosa voglio fare in futuro, ma non sono affari vostri!"

Il finlandese della Ferrari è piuttosto pepato dopo il secondo posto di Monaco: "Non sono stato contento di aver concluso la gara in seconda posizione. Non sono... pazzo da non essere felice dopo una doppietta".

Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari, Sebastian Vettel, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari and race winner Sebastian Vettel, Ferrari in the Press Conference
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70-H
Riccardo Adami, ingegnere di pista Ferrari, Kimi Raikkonen, Ferrari, Sebastian Vettel, Ferrari e Dan
Il poleman Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70-H
Il poleman Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70-H
Tifosi di Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H

Kimi Raikkonen è arrivato nel paddock di Montreal sull’onda del suo weekend (da protagonista) disputato due settimane fa a Monte Carlo. Le domande a lui rivolte nella tradizionale conferenza stampa del giovedì si sono divise tra la sua gara nel Principato e la sua situazione contrattuale in chiave 2018.

Un Raikkonen tornato comunque protagonista, al di là dell’esito della corsa di Monaco che lo ha visto tagliare il traguardo in seconda posizione dopo il sorpasso “virtuale” nella dinamica, ma concreto nei fatti, subito da Vettel nel Principato.

Hai chiarito le dinamiche della gara nel Principato? Sei arrabbiato per quanto accaduto?
“Non sono e non sono stato arrabbiato. Semplicemente non sono stato contento di aver concluso la gara in seconda posizione. Non sono "pazzo" da non essere felice dopo una doppietta”.

La Ferrari ha lavorato per la doppietta. Senti di essere comunque in corsa per il campionato?
“Sì, abbiamo fatto una gestione di gara per cercare di finire in prima e seconda posizione, e questo è ciò che ogni squadra fa. Nel mio caso è successo qualcosa di imprevisto nel traffico, ed ho perso uno spot. Ma non ci sono stati cambiamenti sulla strategia pianificata”.

Credi che i doppiati che hai incontrato dopo il pit-stop ti siano costati la vittoria?
“Erano fondamentalmente le stesse vetture con cui avevo già perso tempo prima del pit-stop, e mi sono costate altro tempo dopo la mia sosta. Ma è una delle classiche situazioni in cui ci si può imbattere sul circuito di Monte Carlo, non è l’ideale, ma è così che a volte va. Lo abbiamo visto in passato molte volte”.

Hai discusso con la squadra in merito alla strategia di Monaco?
“Certo, dopo ogni gara sappiamo che avremmo potuto fare qualcosa di migliore, è normale. A Monte Carlo certe cose sono più difficili che su altre piste, e dobbiamo sempre prendere decisioni in fretta. Questa volta non è stata l’ideale per me”.

Credi di avere le stesse possibilità di vincere che ha Seb se ti confermerai veloce in qualifica come a Monaco?
“In qualifica siamo stati vicini in alcune occasioni, è sempre questione di piccole cose che però diventano cruciali in quella circostanza. Credo che saremo sempre molto vicini nelle prime due file, e questo vuol dire che basta una piccola sbavatura per non essere al cento per cento, e da lottare per la pole position ti ritrovi in quarta posizione”.

Nel paddock si dice che la Ferrari abbia il suo punto di forza nella facilità con cui si trova l’assetto ideale.
“Non è facile, non ho mai guidato un'auto facile da assettare. Se vuoi ottenere il massimo non è mai semplice. Non credo alle persone che dicono queste cose”.

Dopo il Gran Premio di Monaco sono circolate voci in merito al tuo rinnovo contrattuale per il 2018...
“Non ho alcun contratto firmato per il prossimo anno, ma ogni anno è la solita storia, ci sono sempre molte voci sul mio futuro. Quello che è successo a Monaco non ha niente a che fare con il mio contratto, è un episodio di gara".

"Non sono stato felice di concludere la gara di Monte Carlo in seconda posizione, ma questo non vuol dire che non sia stato felice di quanto fatto dal team. Non ero contento perché non ho vinto, ed il nostro obiettivo è quello di vincere. Sono stato felice per la squadra che ha ottenuto una doppietta, ma io voglio vincere, non essere secondo”.

Dopo il trionfo nel Principato, cosa potrebbe creare più problemi alla Ferrari a Montreal?
“Diverse cose, perché ogni circuito è diverso. Ma andremo avanti come in tutti gli altri weekend di gara, cercando di ottenere il massimo dal nostro pacchetto tecnico”.

Hamilton ha detto che Seb è la prima guida della squadra…
“Non so quanto Lewis possa sapere in merito ad altri team. Qualunque cosa pensi, per me va bene”.

Quindi sei sempre libero di correre per la vittoria…
“Sì, come sempre. Conosciamo le regole interne alla squadra, sappiamo cosa vuole il team, è tutto chiaro. Ogni pilota prova sempre ad essere davanti al compagno di squadra, e c’è sempre uno dei due che sarà davanti”.

Al di là delle speculazioni, hai un piano chiaro su cosa ti piacerebbe fare il prossimo anno? Vorresti restare ancora in Formula 1?
“So cosa vorrei fare... ma non voglio condividere queste cose con nessun’altro, non sono affari vostri, vedremo in futuro”.

Quali sono a tuo parere i punti di forza di Seb?
“È veloce e costante, e questa combinazione gli ha permesso di conquistare molti punti in questa prima fase di stagione. Non commette errori, e questo alla fine fa la differenza”.

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