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Raikkonen: "Parlato con Hamilton? Quello che avevo da dire, l'ho detto a Silverstone"

Il pilota della Ferrari non è caduto nelle provocazioni quando gli è stato chiesto dell'incidente di Silverstone e nonostante i 55 punti di distacco dal compagno Vettel ha detto di credere ancora al titolo iridato.

Kimi Raikkonen, Ferrari

Kimi Raikkonen, Ferrari

Manuel Goria / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, in griglia
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, ai box
Kimi Raikkonen, Ferrari, firma autografi ai tifosi
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, prende la bandiera a scacchi
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari e Sebastian Vettel, Ferrari, nella drivers parade

Nelle ultime tre gare Kimi Raikkonen ha ottenuto due punti in meno di Sebastian Vettel, ma in questa classifica parziale nessun’altro avversari ha sopravanzato Iceman. È un buon periodo per il finlandese, grazie al terzo posto nella classifica di campionato arrivato dopo la reazione che ha seguito il deludente Gran Premio del Canada. Anche se il -55 che separa Kimi da Vettel è un margine difficile da colmare, la filosofia di "Iceman" è sempre quella di concentrarsi sulla prossima gara, senza pensare troppo nel lungo periodo. Poi si vedrà, sia in ottica campionato che in merito al suo futuro, una storia ancora non scritta.

Nonostante i due ritiri sei terzo in classifica. Credi ancora nella possibilità di poter rientrare nella corsa per il titolo?
“La possibilità c'è….mancano ancora molti, ma proprio molti punti da qui alla fine del campionato. Ovviamente tutto dipenderà da tante cose, e per ora quello che conta è fare bene gara dopo gara. Ovviamente dipende da molte cose, ma dobbiamo fare del nostro meglio ogni fine settimana e vedere dove siamo”.

C’è qualche aspetto in particolare che credi serva per un definitivo salto in avanti?
“Non credo ci sia qualcosa in particolare. A Silverstone, ad esempio, la mia gara è stata condizionata dalla penalità arrivata dopo il contatto con la Mercedes. Bisogna sempre migliorarsi, è ovvio, e anche le piccole cose possono fare la differenza”.

Questa è indubbiamente la migliore stagione da quando sei tornato in Ferrari. Cosa è cambiato?
“Penso che sia una combinazione di fattori. Abbiamo una buona macchina, ed il feeling è importante, intendo come ti senti la monoposto addosso, e anche altri piccoli fattori hanno funzionato al meglio. Poi ci siamo confermati competitivi sulla maggior parte delle piste su cui abbiamo fatto tappa finora, ed il gruppo sta lavorando molto bene. Poi c’è ancora tanto lavoro che ci aspetta, credo che se anche hai vinto tutte le gare, c'è sempre qualcosa da poter migliorare”.

Ti hanno infastidito i commenti Mercedes dopo la gara di Silverstone?
“No. Penso che tutto sia iniziato nella conferenza stampa, almeno, così mi sembra. Comunque è acqua passata, non mi interessa”.

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Cosa ti aspetti da questo weekend? Hai un’idea di come si adatterà la vostra monoposto alla pista di Hockenheim?
“È difficile fare previsioni. Torniamo su questo circuito dopo due anni, e con delle gomme differenti rispetto all’ultima volta. Se le temperature si confermeranno così elevate come oggi mi aspetto un confronto in cui la gestione degli pneumatici sarà fondamentale, un po' come in Austria. Personalmente mi piace questa pista, ed è anche un posto in cui sorpassare non è difficile come su altri tracciati”.

Hai conquistato quattro pole nel GP di Germania e sei rimasto al comando molti giri senza però ottenere mai una vittoria. Cosa è mancato?
“Ho pagato un sacco di problemi tecnici, qualche incidente, ed altri piccoli imprevisti che hanno condizionato le gare. Se ci fosse una statistica di tutte le piste su cui ho corso, probabilmente questa non sarebbe tra quelle in cui sono ho raccolto di più, ma non vedo motivi particolari, e qualche volta ho anche disputato delle buone gare. Spero questo weekend di invertire la tendenza”.

Hai avuto l’opportunità di parlare con Lewis dopo Silverstone?
“E Perché? No, no. Quello che dovevo dire l’ho detto dopo la gara”.

Quando sapremo se resterai o meno in Ferrari e in Formula 1?
“Non lo so. La squadra conosce le mie volontà, poi sono loro a dover prendere una decisione. È stato così anche in passato, non è un segreto che lo scorso anno ho firmato un contratto per una stagione, per il resto dovete chiedere al team. La mia posizione in classifica? Non credo che un risultato aiuti di colpo a prendere una decisione di questo tipo, ma ovviamente è sempre meglio essere in alto piuttosto che il contrario”.

Oggi è arrivata la conferma del rinnovo biennale tra la Mercedes ed Hamilton. Cambia qualcosa per te?
“No, non è il mio contratto, e non ha nulla a che fare con me”.

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