Räikkönen: "Il terzo posto è ancora troppo poco"
A Sochi la Ferrari ha potuto festeggiare il 700° podio della sua storia grazie al piazzamento in Top3 di Kimi Räikkönen, che però non è pienamente soddisfatto.
Foto di: XPB Images
Terzo è partito, terzo è arrivato e terzo è in campionato. La gara di Kimi Räikkönen a Sochi si può riassumere così, stando almeno ai numeri, visto che il finlandese ha comunque provato a lottare nelle prime battute del Gp di Russia.
L'ultimo Campione del Mondo Ferrari era partito molto bene, soffiando la seconda posizione a Valtteri Bottas alla prima curva, ma il suo connazionale lo ha ripassato dopo la Safety Car. La lotta fra i due nordici si è risolta in favore di quello di Maranello, che ha approfittato della prima sosta per sopravanzare la Williams.
Iceman si è però ritrovato ugualmente sul terzo gradino, con l'arrembante Lewis Hamilton davanti e Nico Rosberg ormai lontanissimo. Il piazzamento in Top3 è comunque molto positivo (anche perché le Mercedes oggi erano superiori) e con il ritiro di Sebastian Vettel, Räikkönen torna davanti al compagno di squadra in classifica piloti. E regala alla Ferrari il 700° podio della sua storia.
"Dobbiamo riconoscere che il terzo posto non è esattamente ciò per cui corriamo: il nostro obiettivo è sempre vincere. Sono partito bene e alla prima curva ho superato Bottas, ma purtroppo non è bastato perché dopo la ripartenza la Williams era più veloce sul dritto e mi ha superato di nuovo. Ho provato a stare attaccato a Valtteri, ma riuscivo ad avvicinarlo solo nel misto", ha spiegato Kimi.
"Dopo è arrivato anche Hamilton, non ho potuto fare molto per difendermi dal suo attacco perché ho commesso un errore mentre tentavo di passare la Williams, ma siamo riusciti a tornare davanti a Bottas dopo il pit-stop. Ormai le Mercedes erano troppo lontane, oggi erano più veloci, per cui mi sono concentrato nel risparmiare benzina e non stressare la vettura perché comunque il podio è un risultato da non buttare via".
"Oggi era impossibile vincere ed è deludente, ma in questi casi bisogna raccogliere il massimo e nel finale debbo ammettere che la macchina si comportava molto bene. Dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere la posizione che ci compete perché così è ancora troppo poco".
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