Raikkonen: "Il sesto posto è un risultato deludente"
Il finlandese ha concluso le qualifiche con il sesto tempo accusando un ritardo di mezzo secondo dal compagno di team Sebastian Vettel. Secondo Raikkonen c'è ancora molto lavoro da fare per migliorare il suo feeling con la vettura.
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Ferrari
Il sesto tempo conquistato da Kimi Raikkonen al termine della sessione di qualifiche ha lasciato l'amaro in bocca non soltato ai tifosi Ferrari, ma anche allo stesso pilota finlandese.
Il distacco di mezzo secondo accusato da Sebastian Vettel è stato importante, e Raikkonen ha chiuso alle spalle delle due Red Bull di Ricciardo e Max Verstappen.
Il campione del mondo 2007 ha inizialmente spiegato la strategia di uscire tardi nel corso del Q3, giustificando questa scelta a causa di una carenza di gomme nuove da poter utilizzare.
"Sono uscito tardi nel Q3 perchè avevamo solo un set di gomme. Non so se ho perso del tempo per via del traffico".
Raikkonen ha parlato di piccoli progressi compiuti nel corso del weekend, ma ha anche lamentato piccoli problemi, sia di guida che di assetto, che gli hanno impedito di realizzare un giro pulito e sfruttare al massimo il potenziale della sua monoposto.
"Non è stato un weekend semplice per me sino ad ora, ma abbiamo progredito passo dopo passo. Ho avuro difficoltà a realizzare un giro buono, ho avuto dei problemi in ogni giro e non sono contento né della mia guida né di alcuni problemi riscontrati con la vettura".
"La situazione è questa, sarebbe potuta andare meglio ma vedremo domani come andrà la gara".
Kimi ha infine voluto dedicare un pensiero ai meccanici della Ferrari. Il finlandese ha voluto infatti ringraziare i propri tecnici per aver migliorato decisamente il feeling con la vettura rispetto a venerdì, ma ha anche ammesso che c'è ancora da lavorare per migliorare il set up della monoposto.
"Oggi la Ferrari è migliorata rispetto a ieri, i ragazzi hanno svolto un ottimo lavoro tra ieri e oggi, ma quando concludi al sesto posto non puoi ritenerti soddisfatto. C'è ancora del lavoro da fare"
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