Raikkonen: il "risveglio" di Kimi è dipeso dalla pista più gommata
Iceman poteva ambire alla prima fila se non avesse commesso un errore nel giro finale: Kimi, in crisi quando c'è poco grip, riesce ad esprimersi al meglio se la pista si gomma e può sentire il treno anteriore.
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Glenn Dunbar / Motorsport Images
E’ (quasi) sempre una questione di gomme. E non solo di quelle montate sulle monoposto, ma anche di quella che si deposita sull’asfalto. Uno dei verdetti a sorpresa delle qualifiche disputate oggi a Singapore è un Kimi Raikkonen ritrovato.
Settimo in Fp1, nono in Fp2 ed Fp3. Con questi riscontri poco incoraggianti Iceman ha iniziato le qualifiche di Marina Bay, ma dopo aver passato il taglio della Q1 in tranquillità, Raikkonen ha concluso a sorpresa la Q2 in terza posizione e la Q3 in quarta, nonostante nell’ultimo giro abbia commesso un errore costato almeno un paio di decimi.
Una sorta di resurrezione, che ha incuriosito. Cosa ha fatto cambiare passo a Raikkonen in modo così repentino?
Ovviamente in Ferrari hanno lavorato molto per cercare di ovviare al fastidioso sottosterzo lamentato da Kimi soprattutto nella giornata di ieri.
Uno scambio fitto di dati con Maranello, dove Charles Leclerc è stato impegnato nella notte (italiana) per verificare al simulatore i dati arrivati dalla notte di Singapore. Uno sviluppo che è progredito nella giusta direzione, ma il tocco finale è stata l’evoluzione della pista. Più i 5.065 metri del circuito di Marina Bay si sono gommati, più Raikkonen ha visto progressivamente sparire i suoi problemi. Kimi, insomma, non gradisce le stuazioni "low drag", vale a dire a bassa resistenza aerodinamica, ma ha bisogno di "sentire" la macchina, specie sul treno anteriore...
“Il quarto posto va bene – ha confermato il finlandese al termine delle qualifiche – perché se ripenso alla situazione in cui mi trovano prima delle qualifiche, la giornata avrebbe potuto essere ben peggiore”.
Un’analisi corretta, ma i progressi improvvisi di Kimi ad un certo punto avevano fatto pensare anche ad obiettivi anche migliori.
Raikkonen aveva nel piede una secondo o terzo tempo, ma nel momento cruciale è arrivata una sbavatura costata due decimi, senza la quale si sarebbe assicurato la terza piazza e la certezza di partire dalla parte pulita della pista.
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