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Raikkonen: "Ho aiutato Sebastian perché avevo abortito il giro buono"

Kimi Raikkonen è deluso del quarto tempo in qualifica nel GP del Belgio perché il finlandese si sentiva di avere il passo per sfidare Hamilton. "Peccato l'errore alla curva 9: ho visto che arrivava Vettel e allora ho cercato di dargli una mano. Niente di più".

Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari, firma autografi ai fan
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H, supera un fan mentre scatta una foto
Kimi Raikkonen, Ferrari nella conferenza stampa
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Kimi Raikkonen, Ferrari, firma autografi ai fan

Da una parte c’è stata la delusione per una chance gettata al vento nel momento ‘clou’ delle qualifiche. Ma non si può riassumere solo così una giornata comunque importante per Kimi Raikkonen.

Iceman è il pilota in attività che vanta più vittorie sul circuito di Spa-Francorchamps, un feeling noto da molti anni. In più Kimi è arrivato in Belgio fresco di rinnovo contrattuale con la Ferrari, un bel ‘boost’ per il finale di stagione che ha subito confermato in pista dalle prime prove libere di venerdì.

Sembrava essere la giornata di Kimi Raikkonen, con una prima fila in tasca (risultato che sarebbe stato comunque di grande peso) e una pole position da sognare sull’ultimo millesimo di secondo. A rovinare lo scenario perfetto è stato un errore alla curva 9, nell’ultimo giri della qualifica, quando si tirano le somme.

Kimi ci ha messo un po’ a sbollire la delusione, poi ha risposto alle domande di rito con un approccio anche più amichevole del solito.

Hai iniziato il weekend con ottimi riscontri nelle prove libere. Ma in qualifica ti abbiamo sentito lamentare delle vibrazioni. Cosa è successo?
“Non sappiamo ancora cosa ha generato il problema. Nei primi giri delle era molto fastidioso, poi la situazione è progressivamente migliorata ma il problema non è mai scomparso del tutto. Ma a parte questo la performance era buona. Nell’ultimo run ho poi commesso un errore”.

Sebastian ti ha ringraziato per avergli offerto la scia nell’ultimo giro, un aiuto che gli ha consentito di conquistare la prima fila. E’ stata una tua decisione o sono arrivate indicazioni dal team?
“Non cerchiamo di creare speculazioni dal nulla! Ho commesso un errore ed abortito il mio giro, così mentre tornavo ai box ho visto che stava arrivando Sebastian alle mie spalle ed ho accelerato offrendo il mio aiuto. Non mi è costato nulla, e soprattutto è tutto qui, non ci sono altre storie”.

Ci sono stati altri problemi che hanno condizionato la tua sessione Q3?
“No, solo la vibrazione, ma non sappiamo ancora il perché. E’ strano perché fino a quel momento il weekend era stato ottimo. Inizialmente ho pensato che fosse un set di gomme non equilibrato, ma cambiando gli pneumatici il problema non è scomparso".

"Purtroppo non abbiamo potuto completare la qualifica come avevamo previsto, ed anche se non sapremo mai il tempo che avrei potuto ottenere, la velocità è stata ottima, e nel giro che non sono riuscito a completare il primo settore era stato molto buono. Purtroppo ho commesso un primo errore, e cercando di recuperare è arrivata una seconda sbavatura. Speravo in qualcosa di molto migliore, ma a volte va così”.

Dove è arrivato l’errore?
“Alla curva 9, ho avuto qualche problema con le temperature delle gomme anteriori, ma comunque nel primo settore il mio tempo era buono, mezzo decimo dal mio migliore. Ho spinto ancora di più, e sono finito oltre il cordolo. A quel punto sapevo che non avrei potuto migliorare il mio crono precedente, ed ho abortito il giro”.

Pensi che Lewis fosse fuori dalla tua portata o, se tutto fosse andato per il meglio, avresti potuto toglierli la pole position?
“E’ difficile rispondere. Siamo stati vicini tutto il fine settimana fino a quel momento, ed anche se i tempi delle prove libere dipendono dal tipo di programma di lavoro che si fa, avevo la sensazione di poter essere lì a giocarmela. Il risultato finale è che sono quarto, ma c’era il potenziale per essergli vicino. Domani è un altro giorno, affronteremo una gara che prevedo non semplice nella gestione degli pneumatici, vedremo”.

Se confronti le prestazioni della tua monoposto viste qui a Spa con quelle del weekend di Silverstone, è giusto dire che la Ferrari ha fatto un grande passo in avanti?
“Sì, se confrontiamo con Silverstone abbiamo migliorato. Ma non sono così convinto che siano piste simili, anche se parliamo di circuiti ad alte velocità, ci sono molte variabili differenti”.

 

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