Raikkonen: "Chi critica la visibilità dell'Halo non ha guidato una F.1!"
Il pilota finlandese considera la protezione della testa che la FIA imporrà nel 2018 un passaggio positivo per la sicurezza delle monoposto. Iceman è convinto che la Ferrari possa fare molto bene in Ungheria e si augura di iniziare bene il weekend.
Kimi Raikkonen, Ferrari nella conferenza stampa
Sutton Motorsport Images
Kimi Raikkonen (a modo suo) mostra ottimismo alla vigilia del weekend di Budapest. Come è nello stile di Iceman bisogna leggerlo tra le righe. Kimi sa che l’Hungaroring dovrebbe esaltare le doti della SF70H, e pur se deluso dal risultato, nel weekend di Silverstone ha raccolto sensazioni positive nel feeling con la vettura.
Nel giorno in cui Vettel ha preparato la strada verso il suo rinnovo con la Ferrari, Raikkonen si trova ancora con un grande punto interrogativo alla voce futuro. Un risultato importante a Budapest renderebbe più serena la pausa estiva, anche se gara dopo gara le possibilità di un'altra stagione Vettel-Raikkonen prende sempre più forma.
Sono state chiarite le cause del problema di pneumatici che hai avuto a Silverstone?
“Non so niente di più di ciò che è già stato detto. Una circostanza sfortunata, che non ha sicuramente niente a che fare col numero di giri percorsi, quelle sono sciocchezze. Ovviamente qualcosa è andato storto, ma non abbiamo scoperto le cause”.
Nessun contatto con cordoli?
“Ogni giro si sale sui cordoli, su ogni pista, e non credo che questo sia qualcosa di strano. Non ho visto nulla di particolare a Silverstone, non mi è sembrato di aver colpito nulla”.
Sia tu che Vettel siete al quarto turbo. Temi che possano arrivare delle penalità?
“Ci sono dei limiti imposti dal regolamento, e se si resta dentro i margini si può alternare il materiale quanto si vuole. Non c’è nulla di strano, teoricamente si possono utilizzare quattro power unit nel primo weekend dell’anno, e poi alternarli fino all’ultima gara”.
Credi che in Ferrari ci sia una “emergenza qualifica”?
“Non proprio. Ovviamente vogliamo sempre migliorare, cerchiamo di essere sempre in prima fila. Ma credo che molto sia anche dipendente dalla tipologia di pista, e speriamo qui a Budapest di essere molto più forti che a Silverstone”.
Come giudichi questa prima parte di stagione?
“Guardando solo i risultati ottenuti non mi sembra molto buona. Ma al di là dei numeri, penso che in alcune occasioni siamo andati molto bene. Anche la scorsa gara a Silverstone il feeling non era male, anzi, ma il risultato finale non è stato quello atteso per altri motivi. Spero di iniziare questo weekend con buone sensazioni, questo circuito dovrebbe essere buono per noi, potrei sbagliarmi, ma non credo”.
Come giudichi invece la tua guida?
“Personalmente non sono soddisfatto dei risultati. Voglio vincere le gare, voglio essere sempre nelle migliori posizioni. E questo non è accaduto spesso quest'anno. So quando le cose vanno nella giusta direzione, e ci sono state diverse occasioni in cui non è stato così, pagando un prezzo per questo. Se parliamo solo di guida, credo di avere la velocità, quindi non mi preoccupo”.
Che posizione hai nei confronti dell’Halo?
“Lo abbiamo provato un paio di volte e credo che aumenti la sicurezza per noi piloti, anche se non ci metterà al riparo da tutti i possibili problemi. Personalmente mi sta bene, abbiamo visto tanti cambiamenti nel corso degli anni e la gente inizialmente è sempre stata contraria, poi ci si abitua e non ci si pensa più. Penso che tutti i discorsi sulla visibilità siano sciocchezze, le persone che scrivono su questo presunto problema non hanno mai guidato una monoposto di F1. È un passo avanti per la sicurezza, e credo sia una buona cosa”.
Prima della pausa estiva che voto ti dai?
“In questi giorni le scuole sono chiuse, niente voti…”.
Il momento peggiore e migliore della prima metà del 2017?
“I peggiori sono stati quelli che mi sono costati dei ritiri, ma sono cose che succedono. Il momento più importante è difficile da identificare. A Silverstone ho avuto un buon feeling, è sempre bello quando le cose vanno come ti aspetti. Ci sono sempre momenti buoni e meno buoni in ogni weekend, guardare solo i risultati e dire che questo era buono e questo meno…non dice tutto".
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