Raikkonen: "Aiutare Vettel? Se non sarò più in lotta per il titolo..."
Nonostante il distacco di 68 punti sul compagno di squadra, il finlandese ha spiegato che al momento in Ferrari la situazione è immutata, con entrambi i piloti liberi di correre. Se la matematica dirà cose diverse, è aperto al gioco di squadra.
Kimi Raikkonen, Ferrari
Andrew Hone / Motorsport Images
Kimi Raikkonen è stato il protagonista della prima parte della conferenza stampa che oggi ha aperto il weekend di Baku. Per il finlandese ci sono state soprattutto richieste relative alla possibilità di aiutare Sebastian Vettel nel proseguimento della stagione, visto che dopo i primi 7 GP il suo gap nei confronti della Ferrari gemella è già di ben 68 punti (quasi 3 GP).
Quando gli è stato chiesto se è disposto a mettersi al servizio della squadra e del tedesco, "Iceman" ha detto: "Credo che le regole all'interno del team siano molto chiare. Ci viene consentito di correre liberamente, ma poi dobbiamo ascoltare anche quello che ci chiede il team. Maurizio (Arrivabene) ci ha detto che per ora nulla è cambiato, ma sappiamo come vanno queste cose".
"Quando non avrò alcuna possibilità matematica di lottare per il titolo, sicuramente aiuterò il mio compagno di squadra. Non è assolutamente un problema per me, non ne ho mai avuti in passato, ma credo che sia una decisione molto semplice per tutti noi. Sicuramente la prima cosa è cercare di fare in modo che entrambi possiamo stare davanti come Ferrari, poi ovviamente se Seb può vincere ed io no, allora cercherò di fare in modo di aiutarlo. Il primo obiettivo però è lavorare per la Ferrari e mettere la vettura nella miglior posizione possibile" ha aggiunto.
Poi sul gap accumulato in queste prime gare nei confronti di Vettel, ha proseguito: "La differenza è grossa, ma quando hai delle gare negative succede. Io ho fatto solo alcune buone gare, mentre Seb è stato veloce ovunque. Io ho avuto delle difficoltà nelle prime gare, che non sono state troppo negative, ma non mi hanno permesso di raggiungere quello che avrei voluto. Ho avuto anche un ritiro e l'ultima gara non è stata ideale. Poi quando il tuo compagno di squadra sale sul podio praticamente in ogni gara, allora è normale che il gap si possa fare ampio".
Successivamente l'ex iridato ha ammesso di aver avuto anche un pizzico di sfortuna, ma la sua intenzione comunque è di non appigliarsi a questo: "La fortuna non è una cosa su cui puoi contare. Siamo stati sfortunati diverse volte, ma gli episodi di questo tipo possono accadere, ma non sono qualcosa che dipendono dalla tua volontà. Se non altro nell'ultima gara sono riuscito ad arrivare alla fine e a raccogliere dei punti. Non è stata la situazione ideale, ma può capitare".
Questo weekend si corre di nuovo su un tracciato cittadino e a Monaco Raikkonen è riuscito a firmare la pole position. Tuttavia, Kimi non crede che si possa fare un raffronto, perché il tracciato azero ha caratteristiche molto differenti rispetto a quello del Principato (lo scorso anno qui fu fatto il record per quanto riguarda la velocità di punta).
"Purtroppo non ci sono garanzie rispetto a quanto è accaduto in passato, perché è un circuito completamente diverso rispetto a Monaco, anche se è un cittadino. Credo comunque che la nostra vettura sia competitiva ovunque, quindi vedremo come si comporterà qui, sperando di poter essere ancora una volta davanti" ha spiegato.
E non è neanche stupito del fatto che la Pirelli quindi abbia deciso di rinunciare alla mescola ultrasoft per questo weekend: "Siamo stati molto vicini in ogni gara quest'anno. I circuiti però sono molto diversi tra loro, quindi non è una sorpresa che la Pirelli abbia scelto delle mescole differenti. Ma non sono molto interessato a tirare ad indovinare quello che potrà accadere, perché credo che saremo molto vicini. Semmai sarà una sorpresa se un team sarà molto avanti rispetto agli altri".
Come detto, il tracciato di Baku presenta il rettilineo più lungo dell'intero Mondiale, con i suoi ben 2,2 km. In casa Ferrari però per il momento non stanno pensando di provare a sfruttare le scie in qualifica, perché temono che possa rivelarsi addirittura controproducente.
"Non abbiamo alcun programma a riguardo. Non lo vedo come una possibilità, perché è molto difficile da gestire con tutte le macchine che puoi trovare davanti. La cosa più importante è avere un giro libero dal traffico, quindi temo che sia una cosa che potrebbe portare più danni che vantaggi".
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