Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Racing Point: un pit stop di troppo costa il podio a Perez!

Il team ha richiamato il messicano ai box durante la Safety Car per montare un set di Soft ed evitare di avere problemi nel mettere in temperatura le gomme alla ripartenza. Con il senno di poi, un errore di prudenza che è costato un podio più che possibile.

Sergio Perez, Racing Point RP20, ai box durante le prove libere

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Il direttore tecnico del team Racing Point, Andy Green, ha affermato a fine gara che la decisione presa di far rientrare ai box Sergio Perez in maniera tardiva per il pit stop sia stata giusta.

Questa sosta è costata a Perez un potenziale terzo posto e lo ha lasciato con l'amaro in bocca, facendogli terminare il Gran Premio dell'Emilia Romagna di Imola al sesto posto finale.

Perez è stato molto bravo a gestire la corsa dopo essere scattato dall'11esimo posto e anche le gomme. Per questo è riuscito a salire in quarta posizione fino ad arrivare al momento della sosta, in cui ha montato gomme dure.

Quando il ritiro di Max Verstappen ha costretto la Direzione Gara a far entrare la Safety Car in ritardo, Racing Point era preoccupata che Perez potesse avere difficoltà nel portare in temperatura le sue gomme alla ripartenza. Per questo è stato richiamato ai box per montare un set di gomme Soft.

Tuttavia, i tre piloti immediatamente dietro di lui - ossia Daniel Ricciardo, Charles Leclerc e Alexander Albon - lo hanno passato rimanendo in pista. Così Perez è stato costretto a ripartire in sesta posizione, che ha poi mantenuto sino al traguardo.

Andy Green ha dichiarato che il team era preoccupato della ripartenza dalla Safety Car: "La gara stava volgendo a nostro favore. Fino all'ingresso della Safety Car, Checo è riuscito a guidare molto forte e a risalire al quarto posto. E' riuscito a passare tanto piloti sfruttando bene un set di gomme medie. Eravamo molto contenti di come stava andando".

"Il peggior scenario possibile, per noi, era l'ingresso della Safety Car. Avevamo montato gomme dure, perché la nostra monoposto era stata preparata per lunghi stint e in quel frangente eravamo molto preoccupati di dover riprendere la corsa su un set di gomme dure. Penso proprio che avremmo fatto fatica".

Dunque, la cosa più sicura da fare, era sostituirle con un set di Soft in modo tale da non doverci più preoccupare di mandare in temperatura le gomme alla ripartenza. Pensavamo che anche gli altri avrebbero fatto la medesima cosa".

Green ha anche sottolineato come le cose siano ulteriormente peggiorate dopo l'incidente di George Russell: "Il secondo incidente dietro la Safety Car non avremmo certo potuto prevederlo. A quel punto avevamo pochi giri per cercare i sorpassi. Questo non ci ha certo aiutato. Con il senno di poi, avremmo preso una decisione differente. Credo però che il quel frangente, con le informazioni che avevamo, sia stata la decisione corretta".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Report F1: perché Wolff e Lewis tirano la corda sui rinnovi?
Prossimo Articolo Bonaccini: "Lavoriamo perché Imola resti in F1"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia