Qualifiche F1: ecco le differenze fra compagni di team
Max Verstappen e George Russell hanno sempre prevalso nel giro secco su Alexander Albon e Nicholas Latifi, ma al di là delle gerarchie molto chiare di Red Bull Racing e Williams, vale la pena andare a vedere cosa è successo nelle dieci squadre, valutando anche il distacco in tempo fra i due conduttori di ciascun team. E vengono fuori alcuni dati molto curiosi...
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
A pochi giorni dal termine della stagione 2020, in Formula 1 è tempo di bilanci. I titoli Mondiali sono in realtà già da tempo nelle mani dei vincitori, ovvero Lewis Hamilton e la Mercedes, ma al di là dei massimi traguardi ci sono molti altri dati che aiutano a fotografare i valori in campo in modo più completo, un quadro con conferme ma anche alcune sorprese.
I dati a disposizione permettono molte e differenti analisi, ed iniziamo dal momento più performante in assoluto, ovvero la qualifica.
Il confronto tra i compagni di squadra è decisamente interessante. Abbiamo sommato i tempi in qualifica ottenuti da ciascun pilota nell’arco dei diciassette weekend di gara, eliminando ovviamente quei Gran Premi in cui la line-up di un team è stato forzatamente cambiata, come nei casi Covid di Hamilton, Perez e Stroll o, nel caso della Haas, delle ultime due gare in cui Grosjean non è stato al via.
Quando in un team uno solo dei due piloti è passato alla Q2 (o Q3) è stato calcolato il tempo della sessione in cui entrambi erano in pista.
È emerso un quadro che si presta a molte chiavi di lettura. Iniziando da casa Mercedes emerge che in gap in qualifica di Bottas rispetto a Hamilton si è confermato con un 11 a 5 a favore del campione del Mondo, ed un distacco complessivo di 3,798s rimediati nei 16 Gran Premi disputati insieme, per una media/gara di 0,237s. Bottas ha pagato molto le qualifiche di Stiria e Turchia, poiché senza queste due gare il suo gap (in quattordici weekend) sarebbe di 1,672s, ovvero 0,119 di media.
Le differenze fra i compagni di squadra
Hamilton - Bottas |
11 - 5 |
Pole position: 10 Hamilton, 5 Bottas |
Verstappen - Albon |
17 - 0 |
Pole position: 1 Verstappen |
Perez - Stroll |
10 – 4 |
Pole position: 1 Stroll |
Norris - Sainz |
9 - 8 |
Q3: 14 Sainz, 14 Norris |
Ricciardo - Ocon |
15 - 2 |
Q3: 14 Ricciardo, 8 Ocon |
Vettel - Leclerc |
13 - 4 |
Q3: 11 Leclerc, 3 Vettel |
Gasly - Kvyat |
13 - 4 |
Q3: 11 Gasly, 4 Kvyat |
Giovinazzi - Raikkonen |
9 - 8 |
Q3: 1 Giovinazzi, 1 Raikkonen |
Magnussen - Grosjean |
8 - 7 |
Q2: 3 Grosjean, 3 Magnussen |
Russell - Latifi |
16 - 0 |
Q2: 9 Russell, 1 Latifi |
Gerarchie chiarissime in casa Red Bull, dove Verstappen ha letteralmente sovrastato il compagno di squadra Alexander Albon (17-0 il bilancio) con un gap finale di ben 10,757s, ovvero 0,632s di media nell’arco dei diciassette weekend di gara.
È il margine maggiore confermato tra tutte le squadre, a conferma dei problemi avuto dal giovane pilota della Red Bull nell’arco di tutto il campionato.
Quasi a senso unico anche il bilancio del tandem Ferrari, con Charles Leclerc che ha preceduto 13 volte Vettel, con un gap finale di 3,906s (media 0,229s), il margine maggiore dopo quello di casa Red Bull e Williams.
Più curiosi sono i risultati emersi in Racing Point, dove Sergio Perez ha confermato un trend molto positivo come risultati (10-4 a suo favore) ma il margine finale è stato a favore di Stroll, anche se davvero di un soffio (0,124s).
C’è un motivo, ed è legato agli esiti delle qualifiche dei Gran Premi di Stiria e Turchia, che hanno visto Stroll sopravanzare il compagno di ben 3,466s.
Esiti simili a quelli Ferrari anche in casa Renault, a favore in questo caso di Daniel Ricciardo, così come in Alpha Tauri, dove Pierre Gasly ha avuto la meglio in modo chiaro su Daniil Kvyat.
Pilota |
Tempo Totale |
Gap (sec) |
GP |
Lewis Hamilton |
1338,401 |
|
|
Valtteri Bottas |
1342,199 |
+ 3,798 |
16 |
Max Verstappen |
1397,771 |
|
|
Alexander Albon |
1408,528 |
+ 10,757 |
17 |
Charles Leclerc |
1415,034 |
|
|
Sebastian Vettel |
1418,940 |
+ 3,906 |
17 |
Daniel Ricciardo |
1410,364 |
|
|
Esteban Ocon |
1414,097 |
+ 3,733 |
17 |
Carlos Sainz |
1414,129 |
|
|
Lando Norris |
1414,362 |
+ 0,233 |
17 |
Lance Stroll |
1148,208 |
|
|
Sergio Perez |
1148,332 |
+ 0,124 |
14 |
Pierre Gasly |
1299,678 |
|
|
Daniil Kvyat |
1303,005 |
+ 3,327 |
16 |
Antonio Giovinazzi |
1431,359 |
|
|
Kimi Raikkonen |
1432,037 |
+ 0,678 |
17 |
Romain Grosjean |
1083,362 |
|
|
Kevin Magnussen |
1083,619 |
+ 0,257 |
14 |
George Russell |
1258,955 |
|
|
Nicolas Latifi |
1268,169 |
+ 9,214 |
15 |
Decisamente più equilibrata è la fotografia che emerge in altre squadre, come McLaren, Alfa Romeo e Haas. Tra Carlos Sainz e Lando Norris il gap finale (sommando le 17 qualifiche) è incredibilmente di soli 0,233s, con un 9 a 8 nel bilancio finale a favore di Norris sul fronte delle posizioni in qualifica.
Stesso verdetto in Alfa Romeo a favore di Antonio Giovinazzi, vincitore di misura su Kimi Raikkonen, mentre alla Haas l’ha spuntata Kevin Magnussen nelle quindici gare disputate insieme a Romain Grosjean.
Di tutt’altro tipo è invece il verdetto finale della Williams. Il 16 a 0 finale a favore di George Russell è decisamente chiaro, un dato confermato dal margine cronometrico che l’inglese ha inflitto al compagno di squadra (9,214s), il secondo assoluto dopo quello accusato da Albon.
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