Qualifiche Australia: Alfa e Toro Rosso più veloci di 2 secondi, i top team di 6 decimi
Le monoposto 2019 si sono rivelate subito più veloci delle F1 dello scorso anno, nonostante le nuove regole aerodinamiche dovessero ridurre le prestazioni. Se Mercedes, Ferrari e Red Bull sono cresciute di 6 decimi, stupisce il miglioramento delle squadre di centro gruppo.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Vetture più lunghe, più pesanti e con un’ala anteriore che costerà parecchi punti di carico aerodinamico. Fu commentato così il varo del regolamento tecnico 2019, con il tradizionale pessimismo degli ingegneri, maestri assoluti nell’arte di mettersi sulla difensiva.
I test
pre-campionato hanno insinuato il dubbio sulle previsioni dei tecnici, ma serviva la verifica della prima sessione di qualifica della stagione.
L’attesa dei riscontri arrivati nel sabato di Albert Park è stata in effetti giustificata, perché i numeri hanno disegnato un contesto imprevisto. Le monoposto 2019 vanno di più, in alcuni casi parecchio di più, di quelle che hanno calcato le piste nello scorso Mondiale.
Ovviamente arriveranno altri riscontri nelle prossime settimane, ma difficilmente (se le condizioni di pista saranno quelle attese) vedremo dei passi indietro rispetto ai tempi 2018.
Se i tecnici delle squadre amano mettere le mani avanti, c’è un dato che in effetti nessuno poteva prevedere. I numeri delle qualifiche di Albert Park hanno confermato una crescita generale, ma soprattutto del ‘middle field’, ovvero le squadre di metà classifica che seguono i tre top-team.
Il miglioramento di Mercedes, Ferrari e Red Bull rispetto alle qualifiche 2018 è stato in media di sei decimi di secondo, ma nelle zone centrali della classifica il passo in avanti è stato mediamente il doppio.
I numeri parlano chiaro, ma prima ancora dell’analisi delle cifre, le avvisaglie erano arrivate in tempo reale durante la sessione Q1 di Melbourne, con Lance Stroll eliminato nonostante fosse ad un secondo esatto da Charles Leclerc (autore del migliore tempo di sessione) e Pierre Gasly vittima dell’ottimismo del muretto box della Red Bull, che lo ha lasciato in pit-lane convinto che il tempo realizzato con il primo set di gomme fosse sufficiente a passare il taglio per l’accesso al Q2. Quest’anno le certezze sono molte meno, e Gasly lo ha capito subito… a sue spese.
L’Alfa Romeo cresce di più, la Williams effetto gambero
Alle spalle dei top-team la crescita è stata decisamente a sorpresa, mediamente il doppio rispetto ai top team. Su tutti spiccano Alfa Romeo e Toro Rosso, che vantano un incremento superiore ai due secondi complice anche un avvio di 2018 non certo dei migliori.
In entrambi i casi hanno probabilmente giocato un ruolo importante anche le partnership più stretta rispettivamente con Ferrari e Red Bull.
I dati di Melbourne parlano chiaro e, probabilmente, la prossima settimana in Bahrain arriverà anche la conferma di un salto in avanti più corposo della Renault, che per tanti e differenti motivi ha vissuto in Australia un weekend da dimenticare.
In questo quadro c’è una sola eccezione, e non può che essere la Williams, riuscita nell’impresa di non migliorare la sua già poco gratificante performance di dodici mesi fa.
Non è solo questione di monoposto, la FW42 non è certo un progetto che sembra nato bene, ma il disastro australiano è figlio soprattutto di una cattiva organizzazione e di un budget scadente.
Affrontare un weekend di gara senza ricambi, e informare i piloti di stare lontano dai cordoli per evitare di danneggiare fondi e ali, non è Formula 1. E il cronometro ancora una volta ha confermato di non far sconti a nessuno.
Nove team in qualifica meglio del 2018
Team |
Tempo 2018 |
Tempo 2019 |
Differenza |
Mercedes |
1’21”164 |
1’20”486 |
-0”678 |
Ferrari |
1’21”828 |
1’21”190 |
-0”638 |
Red Bull |
1’21”879 |
1’21”320 |
-0”559 |
Haas |
1’23”187 |
1’21”826 |
-1”361 |
McLaren |
1’23”597 |
1’22”304 |
-1”293 |
Alfa Romeo |
1’24”556 |
1’22”314 |
-2”242 |
Racing Point |
1’24”005 |
1’22”532 |
-1”473 |
Renault |
1’23”061 |
1’22”540 |
-0”521 |
Toro Rosso |
1’24”532 |
1’22”511 |
-2”021 |
Williams |
1’24”230 |
1’24”360 |
+0”130 |
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