Proposta Renault: anticipare i nuovi regolamenti power unit
Il team principal della Renault, Cyril Abiteboul, ritiene che l'imminente ritiro della Honda dalla F1 dovrebbe innescate un cambiamento anticipato sui regolamenti delle power unit.

Le regole attuali dovrebbero rimanere in vigore fino al 2025, e le discussioni sono già in corso su quale direzione dovrebbe prendere la Formula 1 successivamente.
Ross Brawn ha riconosciuto pubblicamente che nessun nuovo costruttore potrà aderire alla F1 fino all'entrata in vigore dei nuovi regolamenti.
Abiteboul suggerisce che il ritiro della Honda indica che le regole attuali non hanno il successo che dovrebbero avere, e che il cambiamento previsto per il 2026 dovrebbe essere anticipato per incoraggiare ad entrare nuovi costruttori.
La Honda ha annunciato la scorsa settimana che interromperà il suo programma in F1 alla fine della stagione 2021, lasciando Red Bull ed AlphaTauri alla ricerca di un nuovo partner.
"Voglio essere molto chiaro sul fatto che non siamo soddisfatti della situazione della Honda" ha detto Abiteboul a Motorsport.com.
"Dobbiamo chiamarla così com'è, non è uno sviluppo positivo per la F1. Vogliamo una F1 con i costruttori, con i fornitori di motori e non è uno sviluppo positivo il fatto che ne siano rimasti solo tre".
"Dobbiamo trarre conclusioni chiare da questa situazione, ed è un qualcosa per cui ho esortato l'organo di governo ad avere più attenzione".
"La situazione dei motori è semplicemente insostenibile. In particolare dal punto di vista economico, ma anche da quello tecnologico".
"Non sono sicuro che possiamo permetterci questa percezione. O siamo in grado di cambiare questa percezione dell'attuale architettura dei motori, o probabilmente dobbiamo accelerare l'adozione di una nuova architettura, in modo da fare un passo avanti".
"Mi aspetto che questa situazione inneschi qualche riflessione in più sulla programmazione per le power unit di nuova generazione".
Abiteboul ammette che, con le regole attuali, la F1 non è attraente per i nuovi costruttori, date le risorse necessarie per sviluppare un pacchetto competitivo.
Leggi anche:
"Il biglietto d'ingresso è molto alto in termini di costi, ma anche in termini di tecnologia" ha detto.
"Anche se si spende molto, ci vorrà un po' di tempo per essere competitivi. Ne abbiamo avuto la dimostrazione, anche se ovviamente ora le cose vanno un po' meglio".
"Si potrebbe stare su un'isola e dire che va tutto bene perché abbiamo attraversato il mare, ma quel mare è semplicemente troppo grande per la sostenibilità della F1".
"E dobbiamo avere più persone su quest'isola. Quindi dobbiamo fare qualcosa, pensando sia alla sostenibilità ambientale che a quella economica del motore".
"Qualcosa è stato fatto, ma non è sufficiente. Dobbiamo essere più duri su questo. Proprio come abbiamo fatto sul fronte del telaio negli ultimi mesi, dobbiamo colpire molto duramente sul lato del motore se non vogliamo che la F1 si faccia male".
Abiteboul ha concordato sul fatto che il ragionamento fatto dalla Honda per il suo ritiro, basato sui piani per perseguire la sostenibilità, non si riflette bene sulla Formula 1 e sulle sue credenziali di efficienza.
"E' solo un'ulteriore prova del fatto che non siamo riusciti a mandare i messaggi giusti con questi motori, che in realtà sono strabilianti: non c'è niente di più avanzato al mondo in termini di propulsione automobilistica".
"Non c'è niente che si avvicini a questo livello di efficienza, quindi è notevole".
"Ma è altrettanto degno di nota il fatto che non si sia riusciti a spiegare al mondo e a far capire al mondo intero di cosa si tratti, e i vantaggi che potrebbero avere a livello di impatto sulla tecnologia più tradizionale".
"E' solo una dimostrazione del fatto che la quando la percezione è sbagliata dall'inizio, è molto difficile cambiarla, e credo che dobbiamo riflettere molto bene su ciò che abbiamo sbagliato e su come possiamo cambiarla".
"Possiamo cambiarla nell'ambito delle norme vigenti o dobbiamo cambiare il regolamento per farlo? Non ho la risposta a queste domande".
Abiteboul dice che i costruttori possono fare di più per promuovere la loro tecnologia.
"E' un po' triste che non abbiamo fatto un lavoro collettivo in questo senso, non solo Honda, ma tutti noi. La F1 ha perso l'opportunità di sfruttare un vantaggio".
"Abbiamo investito su un asset, sulla piattaforma, sulla tecnologia, probabilmente miliardi a livello collettivo".
"Sono le basi del marketing: dobbiamo far sapre al mondo cosa stiamo facendo, non semplicemente farlo e lamentarcene".
"Ogni tanto, quando i piloti parlano dei motori, è per lamentarsi, ed è molto spiacevole che abbiamo pochissime opportunità di parlare di quanto siano fantastici questi motori".
"Allo stesso modo, accetto che sia difficile, e forse dobbiamo chiederci se abbiamo bisogno di avere quel livello di tecnologia nei motori se la tecnologia è considerata dannosa per la competitività di una squadra e di una vettura".
Video correlati

Articolo precedente
Il ritorno della F1 a Rio dipende dai protocolli ambientali
Prossimo Articolo
Vettel: "Ho fallito, volevo essere campione con la Ferrari"

Riguardo questo articolo
Serie | Formula 1 |
Team | Renault F1 Team |
Autore | Adam Cooper |
Proposta Renault: anticipare i nuovi regolamenti power unit
Di tendenza
F1 Stories: Lella Lombardi, l'unica
Il 3 marzo del 1992 ci lasciava Lella Lombardi, l'unica donna a conquistare punti nella storia della Formula1. Riviviamo la sua storia, la sua impresa, e il suo più grande amore: le corse.
Mercedes W12: estremizzare per continuare a dominare
La Mercedes W12 è una monoposto che va ad estremizzare alcuni concetti visti sulla W11 ma anche sulla concorrenza. Gli attenti uomini guidati da James Allison sono andati alla ricerca del carico perduto - per motivi regolamentari - al retrotreno, massimizzando l'effetto Coanda. Ma non solo...
I 10 punti interrogativi sulla stagione 2021 di Formula 1
23 gare sono troppe? La Red Bull riuscirà a lottare con la Mercedes? Sainz sarà al livello di Leclerc in Ferrari? Karun Chandhok ha analizzato i 10 punti interrogativi della stagione 2021 di Formula 1.
Alfa Romeo: oggi di Racing c'è solo un adesivo
La Casa del Biscione è solo all'apparenza impegnata in F1, ma di ingegneristico non c'è praticamente nulla, mentre nel turismo sono tante le realtà che in questi anni hanno provato a rilanciare il marchio, ma solo coi propri investimenti.
Come i nuovi investitori McLaren hanno già avuto un impatto in F1
L’accordo che McLaren ha concluso l'anno scorso con MSP Sports Capital, che aiuterà il team di Formula 1 a corto di liquidità a pagare per i tanto necessari aggiornamenti delle infrastrutture, punta anche al futuro della Formula 1 stessa, come analizza Stuart Codling di GP Racing.
F1 Stories: W01, la prima Mercedes di Schumacher
La W01 è la monoposto che rappresenta il ritorno della firma Mercedes in Formula 1, un'assenza che perdurava dal lontano 1955. Ma è anche la vettura che accompagna il ritorno della leggenda Schumacher in un campionato del mondo, nel 2010.
Verstappen: un basso profilo per sorprendere nel 2021?
L'olandese non si è voluto sbilanciare in occasione del filming day della Red Bull circa le reali potenzialità della RB16B. Pretattica o forse Max è rimasto scottato troppe volte negli anni passati?
Alfa Romeo: si sacrifica il 2021 per puntare tutto sul 2022
Già dalla presentazione si è capito che l'Alfa Romeo deciderà di sacrificare il 2021 e portare pochi sviluppi per puntare tutto sul 2022 e cercare di risalire la china sfruttando il cambiamento regolamentare.