Proposta Liberty: nuovo sistema di attribuzione di punti che premia i primi 15
Nello Strategy Group che si è riunito il 4 luglio in Gran Bretagna è stata discussa l'idea di allargare la concessione dei punti mondiali a 15 o 20 piloti, riducendo il gap fra il vincitore di un GP e il secondo da sette a cinque punti.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
Più punti per tutti! Sembra uno slogan elettorale, ma in realtà sono le intenzioni di Liberty Media in merito al format del punteggio futuro della Formula 1.
Nell’incontro dello Strategy Group tenutosi alla vigilia del weekend di Silverstone, si è parlato di un nuovo sistema di attribuzione di punti che mira a portare l’assegnazione ai primi 15 o 20 piloti. Anche se non vi è ancora un accordo in merito alle proposte, è trapelato che il sistema sarebbe il seguente: 25, 20, 18, 16, 14, 12, 10, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2 e 1.
Questo è il format che prevede punti per i primi quindici piloti classificati, mentre se passasse la proposta di premiare i primi venti, ci sarebbe un decremento di un punto dal quarto posto fino alla ventesima posizione.
Non tutti sono favorevoli a questa proposta, che di fatto diminuirebbe l’importanza di una vittoria di tappa. Al momento la differenza in percentuale tra primo posto ed una seconda posizione è del 28%, mentre con il nuovo sistema scenderebbe al 20%.
“Il rischio è di ritrovarsi con un sistema che premia i passisti – ha commentato un addetto ai lavori – se fosse approvato questo provvedimento il primo obiettivo sarebbe quello di non correre rischi ed arrivare al traguardo. L’importante diventerebbe non registrare battute a vuoto, quindi zero azzardi".
"In passato non è stata male l’idea di portare a dieci il numero di piloti premiati, perché di alcuni piloti non c’era praticamente traccia in classifica. Ma oggi nella classifica finale troviamo praticamente tutti, quindi non vedo la necessità di cambiare le regole se non per forzare il campionato a rimanere aperto il più a lungo possibile. Può essere un vantaggio per l’interesse generale, ma con il rischio di vedere laurearsi campione del mondo un pilota che ha messo insieme un bel filotto di terze posizioni!”.
Se lo Strategy Group partorirà una proposta condivisa da tutti i componenti (sei squadre, Liberty e Fia), il tutto sarà successivamente inviato all’approvazione della F1 Commission ed infine allo Consiglio Mondiale. Ma non è chiaro se un’eventuale entrata in vigore sarebbe per il 2019 o il 2020.
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