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Pressione delle gomme: la Renault non è soddisfatta della situazione

La Renault è favorevole al cambiamento della norma, passando dalla pressione misurata in griglia a quella che può essere monitorata in tempo reale. Bob Bell, dt di Enstone, ammette che ogni squadra cercherà delle idee per abbassare i valori in corsa.

Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team RS16 makes a pit stop

Foto di: XPB Images

Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team
Kevin Magnussen, Renault Sport F1 Team
Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team
Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team RS16 makes a pit stop
Nick Chester, Renault Sport F1 Team Chassis Technical Director and Bob Bell, Renault Sport F1 Team
Bob Bell, Renault Sport F1 Team Chief Technical Officer
Kevin Magnussen, Renault Sport F1 Team RS16
Kevin Magnussen, Renault Sport F1 Team RS16 makes a pit stop
Kevin Magnussen, Renault Sport F1 Team RS16 and team mate Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team RS16

La FIA ha ufficializzato che nel GP di Monaco terrà sotto controllo la pressione delle gomme di tutte le monoposto in tempo reale per verificare se ci sono squadre che riescono a girare andando al di sotto dei limiti fissati dalla Pirelli insieme ai commissari delle Federazione Internazionale.

L'attuale regolamento impone ai team di rispettare una "starting pressure", vale a dire una pressione di gonfiaggio degli pneumatici che viene verificata solo in griglia di partenza, ma è ormai chiaro a tutti che ci sono squadre che riescono a mantenere il controllo della pressione anche quando le monoposto girano in pista, mentre sarebbe lecito attendersi un incrento dei valori con il crescere delle temperature.

La Renault si dice preoccupata per la piega che sta prendendo la questione dal momento che si dice che siano Red Bull Racing e Toro Rosso le squadre che sanno beneficiare di sistemi in grado di mantenere costante la pressione al valore limite concesso dalle norme.

La Casa francese teme che la questione possa scatenare una drammatica escalation dei costi perché tutti i team cercheranno di non lasciare un importante vantaggio solo alle squadre che hanno trovato il modo di abbassare le pressioni

Bob Bell, direttore tecnico di Enstone, non gira intorno al problema...
"E' deludente avere a che fare con questa questione - ha detto Motorsport.com - forse era meglio quando ciascuna squadra poteva cercare la pressione più adatta alla propria monoposto alla ricerca della migliore prestazione, senza dover passare dai vincoli che poi sono stati introdotti".

Nessun inganno

Si parla dell'adozione di cerchi con una doppia camera d'aria o di valvole intelligenti...
"Noi non abbiamo trucchi - ammette Bob Bell - e se ci fosse una soluzione valida mi piacerebbe dirvi di che si tratta".

"Penso che si possa lavorare per riscaldare i cerchi e le gomme, usando tutti i modi che possono influenzare la pressione delle gomme". 

"Non credo che si intervenga sui bordi delle ruote, ma non sarei sorpreso se ci fosse un'idea a cui nessuno aveva ancora pensato. Al momento, come ogni altra squadra stiamo studiando delle situazioni legali per trovare la condizione migliore".

"Lo scopo è chiaro: ci sono team che cercano un piccolo vantaggio sulle altre, ma senza ricorrere a niente che sia illegale".

Running pressure

La Renault si è dichiarata favorevole alla proposta che è stata lanciata dalla McLaren per sostituire la pressione controllata in griglia con quella in corsa. Perché ciò accada, la F.1 ha bisogno di trovare un sistema di monitoraggio delle pressioni  in tempo reale (si parla di dare il via ad una gara d'appalto per scegliere un sensore standard che controlli la pressione degli pneumatici.

Intervista di Jonathan Noble

 

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